79° anniversario

25 aprile, le celebrazioni a Ruvo di Puglia: «Essere italiani significa essere antifascisti»

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
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Corteo del 25 aprile a Ruvo di Puglia
Ieri, Festa della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo, si è svolto il corteo con istituzioni, associazioni, partiti e cittadini. Non è stato letto il monologo di Antonio Scurati ma ne sono stati evidenziati alcuni punti
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Partecipare al 25 aprile è un piccolo e grande atto di resistenza perché significa avere la forza di tutelare la Costituzione.

Questo il tema portante degli interventi di Vincenzo Colaprice dell’Anpi di Ruvo di Puglia e del sindaco Pasquale Chieco a chiusura della celebrazione del 79° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

Il corteo con istituzioni, una rappresentanza del II circolo San Giovanni Bosco, esponenti di partiti, l’Associazione nazionale partigiani d’Italia di Ruvo di Puglia, l’Associazione nazionale Bersaglieri di Ruvo di Puglia, cittadini, accompagnati dal concerto bandistico “Basilio Giandonato”, si è snodato da piazza Matteotti e ha percorso le vie principali della città, onorando i caduti in piazza Bovio, con deposizione della corona di alloro. Durante il corteo sono stati intonati  Bella Ciao e Fischia il vento. Non è mancato l’invito a cessare il fuoco ovunque ci siano guerre e a uscire dalla Nato.

A differenza di quanto avvenuto nelle altre piazze italiane, non è stato letto il monologo sul 25 aprile di Antonio Scurati,  censurato dalla Rai, ma ne sono stati evidenziati alcuni punti come la denuncia della violenta ascesa al potere da parte dei fascisti e la necessità che gli attuali rappresentanti del Governo, che hanno giurato sulla Costituzione repubblicana e democratica, si dichiarino  antifascisti.

Colaprice ricorda il deputato socialista Giacomo Matteotti che, nel 1923, un anno prima di morire – il 10 giugno ricorre il centenario della sua morte – diede alle stampe “Un anno di dominazione fascista” in cui denunciò la  mala politica, la corruzione e la violenza dei fascisti. Nelle ultime pagine aveva stilato un elenco delle amministrazioni comunali che erano state sciolte e commissariate dal fascismo, tra il 1922 e il 1923: tra quelle c’era Ruvo di Puglia. E non è un caso che subito dopo la guerra, il comitato locale di liberazione, composto da ruvesi antifascisti e democratici riuniti intorno alla figura dell’avvocato Giuseppe Gramegna,  decise di intitolare al coraggioso deputato, ucciso dagli squadristi, la piazza che portava il nome della regina Margherita. «Ed è bene riaffermare il valore politico di questa scelta», ricorda Colaprice, in onore di un uomo la cui memoria è stata contesa in questa città.

Inoltre, la stessa piazza Matteotti ha conosciuto la violenza. Il 5 aprile 1920, quando i fasci italiani di combattimento erano diventato strumento di violenza da parte dei latifondisti, i vessati contadini occuparono le terre. Il 25 aprile tornarono a Ruvo e tentarono di assaltare la sede del neonato fascio di combattimento ruvese,  sul muraglione. Gli uomini armati spararono sulla folla e uccisero una donna e un bambino. Inoltre, anche a Ruvo si consumarono violenze e torture su antifascisti come, per esempio, il sacerdote Domenico Paparella.

Per questo è importante preservare la memoria, nonché i valori della resistenza e dell’antifascismo che sono la pace, la democrazia e la giustizia sociale e i governi devono attuare politiche “antifasciste” ispirate alla fratellanza tra i popoli, alla rappresentatività dei cittadini, alla equità: valori che si oppongono all’attuale scenario caratterizzato da genocidio, dal restringimento degli spazi di democrazia e dal disegno di autonomia differenziata. Viene citato il presidente della Repubblica Sandro Pertini che ricordava come la libertà fosse il valore per cui i giovani dovrebbero sempre lottare, affinché si realizzi la giustizia sociale. Viene ricordato anche il partigiano Giuseppe Balduzzi, detto Marco II, secondo cui il fascismo è corruzione dei costumi morali è il vero tradimento. Come è tradimento il tentativo di ridimensionare la portata dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, avvenuto con la complicità di fascisti italiani. La Resistenza e, quindi, la liberazione dell’Italia dal nazifascismo è stata possibile grazie a italiani che non piegarono mai la testa e morirono per la libertà.

«Quello che proviamo a fare  – ha sottolineato il sindaco Chieco – è custodire la memoria anche attraverso una serie di iniziative come gli incontri sulla storia dell’antifascismo (fino al 3 maggio è possibile visitare la mostra “Donne resistenti. 1936-1945”, ndr) Si ritiene che l’antifascismo sia un valore superato, ma non è così. L’antifascismo va coltivato, va curato, attraverso la memoria. L’antifascismo ha guidato tutti coloro che erano contro la violenza, il sopruso: è paradossale essere italiani e non essere antifascisti». Dopo aver ricordato il sacrificio di Giuseppe Di Vagno, ucciso da squadristi, Chieco invita tutti a essere vigili, anche alla luce degli scenari attuali, affinché la pace e la libertà siano tutelate.

venerdì 26 Aprile 2024

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emanuele valenza
10 giorni fa

Senza andare molto indietro nei ricordi, bisogna urlare forte al PD che deve VOTARE CONTRO lo stanziamento da parte dell’Italia di somme per armamenti. L’Italia oggi sta chiudendo 10 occhi alle crudeltà e al genocidio che sta effettuando Israele nei confronti della popolazione palestinese. Non e’ una giustificazione l’uccisione di civili, 10.000 donne 13.000 BAMBINI palestinesi con il pretesto della “caccia” ad Hammas. Non è giustificabile l’opposizione agli aiuti umanitari che vengono da tutto il mondo per portare cibo ed medicine al popolo palestinese.
I ricordi di quello che fecero i fascisti sono abbondantemente rinfrescati da quello che sta facendo oggi Israele, con “distrazione” e “scarso approfondimento” della RAI……ed oggi sappiamo pure perchè (caso Scurati).
Magari un forte segnale lo possiamo fare votando quei partiti che VOTANO (non soltanto lo pronunciano a parole, come fa il PD) contro lo stanziamento di nuove armi. C’è perfino un ex comunista che sta creando un movimento per la PACE…… Seguite su YOUTUBE queste cose perchè se aspettate che ne parli la RAI…… state freschi…..aspetterete decenni….già da Berlusconi i telegiornali RAI sono molto …..”edulcorati”….. dicono soltanto quello che vogliono si sappia….. Salute a tutti

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