A Barbara Jatta è stato conferito il dottorato di ricerca honoris causa in Belle Arti da The University of Notre Dame du Lac, istituzione cattolica statunitense presso South Bend, nell’Indiana.
La cerimonia di conferimento si è svolta lo scorso 29 gennaio, nella sede romana dell’Università di Notre Dame, il Rome Global Gateway. Oltre alla direttrice dei Musei Vaticani, hanno ricevuto il dottorato honoris causa monsignor Brian Farrell L.C., segretario del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani (Giurisprudenza); e l’attore Roberto Benigni (Belle Arti).
«È un onore per l’Università riconoscere questi tre leader eccezionali nei rispettivi campi – ha affermato il presidente dell’Università, il reverendo John I. Jenkins, C.S.C -. In virtù della sua leadership fedele e pionieristica, Barbara Jatta ha dato un contributo duraturo alla Chiesa e al mondo della conservazione dell’arte. L’instancabile lavoro del vescovo Farrell per costruire relazioni ecumeniche ha arricchito le espressioni di fede e di amore compassionevole della Chiesa. E Roberto Benigni, attraverso la sua narrazione innovativa e schietta, ha invitato tutti coloro che sperimentano la sua arte a un rapporto più profondo con l’umanità e il divino. Tutti e tre fungono da modelli per la comunità internazionale di Notre Dame».
Chi è Barbara Jatta
Barbara Jatta è la prima donna a dirigere i Musei Vaticani: la nomina fu conferita, verso la fine del 2016, da Papa Francesco.
Ha partecipato a importanti scambi diplomatici ed interreligiosi, tra cui uno scambio d’arte con la Cina e una mostra congiunta con il Museo Ebraico di Roma. Durante la pandemia Covid, Jatta ha guidato la transizione verso l’offerta di esperienze museali digitali, tra cui sette nuovi tour virtuali e una serie di video che hanno ampliato la platea di coloro che possono ammirare le collezioni vaticane.
Prima del suo incarico ai Musei Vaticani, Barbara Jatta è stata nominata da Papa Benedetto XVI curatrice delle Stampe nella Biblioteca Apostolica Vaticana.
È stata insignita, nel 2019, dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia, quale “riconoscimento del suo eccezionale profilo accademico scientifico e del costante impegno nella valorizzazione del comune patrimonio artistico e del turismo d’arte e religioso”.