La nota

Rifondazione comunista: «Scorie nucleari sulla Murgia? No, grazie. Il nostro Parco ha già dato»

Simbolo radioattività © Pixabay
«Chiediamo all'Amministrazione comunale che, in sinergia con la Regione e i Comuni del Parco, si impegni a scongiurare in tutti i modi questo ulteriore scempio. Noi proveremo a dare vita ad una mobilitazione partecipativa»
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In una nota, la sezione ruvese del Partito di Rifondazione comunista ribadisce il proprio “No” al deposito nazionale di scorie nucleari nel Parco dell’Alta Murgia.

«Lo scorso mercoledì – si legge – il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato sul proprio sito l’elenco delle aree idonee per il deposito nazionale delle scorie nucleari, contenuto nella Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI).

Tra le 51 aree individuate ce ne sono due che ricadono nei territori di Altamura, Gravina e Laterza, sull’Alta Murgia. Ancora una volta viene concepita la Murgia come un contenitore vuoto da riempire, una distesa di nuda roccia insignificante da poter violentare all’occorrenza. Riteniamo senza senso anche solo pensare ad una ipotesi del genere, soprattutto considerato che il patrimonio naturale dell’Alta Murgia è candidato a diventare geoparco Unesco. Ciò dovrebbe imporre scelte politiche differenti, che vadano nella direzione della tutela del paesaggio e non della devastazione.

Devastazione che, nonostante la presenza del Parco, continua a perpetuarsi ogni giorno attraverso le esercitazioni militari che trasformano pezzi di territorio in campi di battaglia in cui esplodono bombe e scorrazzano carri armati. Per non parlare delle piaghe dello spietramento, dell’abbandono dei rifiuti e del degrado in cui è lasciato a se stesso il patrimonio architettonico.

Continuano a non scorgersi in futuro serie opportunità di sviluppo e valorizzazione del Parco, a partire dalla promozione dell’agricoltura biologica, del turismo sostenibile e della tutela della biodiversità.

«Chiediamo all’Amministrazione comunale che, in sinergia con la Regione e i Comuni del Parco, si impegni a scongiurare in tutti i modi questo ulteriore scempio. Dal canto nostro, proveremo a dare vita ad una mobilitazione partecipativa allargata ai soggetti sociali interessati».

venerdì 15 Dicembre 2023

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