Il punto

Cantatore e Rutigliani, un’interrogazione urgente sulla questione di Vico Pasolini 1

Il caso di Vico Pasolini n.1
I consiglieri Vito Cantatore (Alleanza civica) e Mariatiziana Rutigliani (Forza Italia) hanno presentato interrogazione, con richiesta di risposta scritta e verbale, da discutere nel prossimo Consiglio comunale
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La vicenda della messa in sicurezza del muretto in vico Pasolini 1 è al centro dell’interrogazione urgente, con richiesta di risposta scritta e verbale, presentata dai consiglieri Vito Cantatore (Alleanza civica) e Mariatiziana Rutigliani (Forza Italia), per la discussione in Consiglio comunale. Destinatari il sindaco Pasquale Chieco e l’assessore al Territorio, Antonio Mazzone.

Il fatto

Come spiegano in premessa i consiglieri, in vico Pasolini n. 1 insiste un muro condominiale in cemento armato, avente funzione di contenimento, che è pericolante e minaccia l’incolumità di persone e cose.

«Questo stato di messa in pericolo era stato già oggetto di argomentata segnalazione del 18/8/2021 da parte dell’avv. Antonio Visicchio in nome, per conto e nell’interesse della sua cliente. Con l’ordinanza dirigenziale del 25/8/2021 n. 4 a firma dell’arch. Francesca Sorricaro, dirigente dell’Area 5 – Edilizia e Urbanistica, sono stati ordinati il divieto di accesso al piazzale
condominiale di vico Pasolini n. 1, l’immediata messa in sicurezza del muro di contenimento nonché l’esecuzione degli interventi necessari al consolidamento della struttura pericolante previa verifica strutturale.

In realtà la competenza dell’ordinanza di questo tipo spetta solo al Sindaco ed è per questo che Visicchio ha sempre presentato preventivi e reiterato inviti e diffide  rivolte al Sindaco per la ratifica di tale atto con l’intento di evitare una soccombenza nel giudizio amministrativo. L’ordinanza dirigenziale è stata impugnata presso il T.A.R. Puglia e annullata con sentenza n. 1540/2021 del 13/10/2021 sull’assunto che “i dirigenti amministrativi non hanno il potere di emettere ordinanze contingibili e urgenti per motivi di pubblica incolumità, per i quali sussiste
un’esclusione oggettiva, essendo i provvedimenti da adottare di pertinenza esclusiva del sindaco” e ritenendo, perciò, la ridetta ordinanza ascrivibile al genere di quelle contingibili e urgenti ex art 54 Tuel».

«La “bozza” di ordinanza sindacale veniva, poi, trasmessa alla Prefettura di Bari che, con nota del  5/11/2021, stabiliva che prima dell’adozione dell’ordinanza contingibile ed urgente, sarebbe stato necessario predisporre approfondita istruttoria con la quale “accertare la situazione di
pericolo e di danno grave ed imminente per la incolumità pubblica…”.

In seguito furono compiute verifiche dal Servizio Edilizia Pubblica e Territorio – Sezione Genio Civile, Calcoli Statici ed Edilizia Sismica della Città Metropolitana di Bari, ma con nota acquisita dal Comune di
Ruvo di Puglia al prot. n. 23075 del 10/11/2021, la Regione Puglia Sezione Opere Pubbliche e infrastrutture ha comunicato che gli elaborati depositati non contengono riferimenti al muro di contenimento e, pertanto, tale muro è stato abusivamente realizzato in assenza di deposito dei calcoli
strutturali, in spregio alla normativa all’epoca vigente per le opere in cemento armato.

In data 9/11/2021, dall’Ufficio tecnico comunale, a seguito di ispezione, fu rilevata “la presenza in più punti di fessure verticali sul paramento del muro di contenimento nonché il distacco di una parte del muro… dove si è potuto riscontrare l’assenza di armatura di collegamento”.

In seguito alla nota prefettizia e  alle risultanze istruttorie, viene emanata altra ordinanza dirigenziale del 10/11/2021 n. 6 a firma dell’arch. Francesca Sorricaro, dirigente dell’Area 5 – Edilizia e Urbanistica, in cui sono ordinati nuovamente l’inibizione dell’accesso al piazzale condominiale di vico Pasolini n. 1, l’immediata messa in sicurezza del muro di contenimento nonché l’esecuzione degli interventi necessari di consolidamento della struttura pericolante, previa verifica strutturale.

Successivamente,  con note inoltrate alla competente Area tecnica dal geom. Ferrieri e dall’avv. Visicchio in data 2-3/11/2021, venivano rilevati numerosi abusi e irregolarità sull’area condominiale di vico Pasolini
n. 1, come l’esistenza di un altro muro di contenimento in cemento armato,  presumibilmente realizzato in assenza di calcoli strutturali e sormontato da un cancello carrabile sospeso ad altezza ragguardevole rispetto all’area di calpestio che risulta essere non soltanto inutilizzabile ma gravemente pericoloso.

Con ordinanza del 10/01/2021 il Sindaco emanava l’ordinanza n. 2 con cui intimava alle parti di eseguire “gli interventi necessari di consolidamento del muro di contenimento a seguito di verifica strutturale, presentando a  entro e non oltre 15 (quindici) giorni dalla notifica dell’ordinanza, le risultanze e il titolo abilitativo a firma di tecnico abilitato e competente in materia strutturale, così come da indicazioni della Sezione Genio Civile della Città Metropolitana di Bari».

Il 15 marzo 2022 la Polizia municipale, su sollecitazione di alcuni condomini, fecero un sopralluogo che si concluse con la constatazione dell’inottemperanza all’ordinanza del Sindaco. Il 22 marzo, l’Area 5 notificava alle parti interessate l’inottemperanza e il contestuale procedimento teso alla messa in sicurezza del muro pericolante.

Le premesse dell'interrogazione

Le premesse dell’interrogazione riguardano i costi sostenuti, con danaro pubblico, per affidare a un ingegnere strutturista e a un geologo la redazione di «apposite perizie tecniche sullo stato dei luoghi, puntualmente trasmesse e depositate al Comune, in qualità di committente, già verso la fine del 2022».

Inoltre, dalla data di comunicazione dell’inizio del procedimento di esecuzione in danno dei proprietari, proseguono i consiglieri, è passato più di un anno e mezzo sebbene i lavori di messa in sicurezza del muro pericolante non siano ancora iniziati. Sul muro pericolante risultano installati, inoltre, tre misuratori del gas metano che «rendono assai temibili e nefaste le conseguenze di un cedimento strutturale, come ribadito nella nota del Comando Provinciale dei VV.FF. del 27/1/2022 inviata per conoscenza anche al Comune di Ruvo di Puglia. Inoltre, l’installazione risulterebbe abusiva in mancanza delle prescritte autorizzazioni da parte dall’Ente comunale».

Alcuni condomini del comprensorio di vico Pasolini n. 1, si legge ancora nell’interrogazione, continuano a utilizzare impropriamente e
«in spregio alle disposizioni comunali l’area interdetta, transitando quotidianamente anche con mezzi agricoli pesanti, come peraltro attestato dalla fotografia pubblicata sul portale RuvoLive in data 15/9/2023, in cui sono stati divelte le transenne ed è altresì visibile una autovettura(con targa oscurata) parcheggiata nella zona interdetta. Tanto a dimostrazione dello stato di deprecabile abbandono e perenne noncuranza nell’osservanza della ridetta ordinanza aggravato dal mancato e costante pattugliamento del territorio da parte della Polizia Municipale».

Le richieste

Cantatore e Rutigliani, constatato che, a oggi, non si è concretizzato alcun intervento di messa in sicurezza da parte Comune, «in spregio alle prescrizioni che lo stesso ente aveva indicato, rinnegando cioè i presupposti
di contingibilità e urgenza di cui all’ordinanza sindacale 2/2022 nonché in spregio alle tempistiche imposte dalla legge  per la conclusione del procedimento amministrativo», chiedono di «conoscere gli esborsi finora sostenuti dall’Ente sia per vertenze giudiziarie dinanzi al Tar Puglia sia per le perizie tecniche commissionate all’ingegnere strutturista e al geologo; di conoscere i motivi ostativi per i quali il Sindaco ha indugiato nell’emanazione dell’ordinanza contingibile e urgente, nonostante sia stato debitamente e ripetutamente sollecitato, finanche alla ratifica dell’ordinanza dirigenziale prima della pronuncia del Tar Puglia; di conoscere le tempistiche di intervento per la messa in sicurezza del muro; di conoscere i provvedimenti intrapresi per la rimozione dei misuratori di gas metano installati sul muro pericolante; di conoscere se vi è attività di controllo periodico dell’area interdetta da parte della Polizia Municipale, finalizzato a far osservare l’ordinanza dirigenziale e a verificare se il transennamento e il segnalamento di pericolo, a presidio dell’incolumità di persone e cose,
non siano stati illecitamente, incautamente e arbitrariamente divelti».

giovedì 21 Settembre 2023

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