È assurta agli onori della cronaca nazionale la casula “a stampa macchia di leopardo”, indossata da Monsignor Nicola Girasoli in occasione della Messa celebrata nei giardini della Nunziatura apostolica, a Bratislava, alla presenza di don Salvatore Summo, già parroco della Cattedrale, e di alcuni parrocchiani, impegnati in un viaggio nel Centro Europa. Don Girasoli – ricordiamo – da luglio 2022, è Nunzio apostolico per la Santa Sede in Slovacchia.
Se molti hanno storto il naso, invocando una maggiore sobrietà dei paramenti liturgici, altri si sono abbandonati a commenti ironici e sarcastici sulla decadenza morale della Chiesa, altri ancora hanno semplicemente sorriso. «Ci rendiamo conto che i commenti irrispettosi sono dovuti alla non conoscenza» fanno sapere dalla Cattedrale di Ruvo di Puglia, sul cui profilo Facebook erano state pubblicate le foto della Messa en plein air. «Si precisa – proseguono – che la casula indossata per la celebrazione fa parte della espressione locale della liturgia ufficiale dei popoli poveri africani di cui il Celebrante (Monsignor Girasoli, ndr) si è sempre interessato con passione nel suo mandato pastorale. Tale casula è stata indossata per ringraziare il Signore in merito alla costruzione di una casa per i più bisognosi di quei territori».
Quindi la casula “leopardata” è il dono che le popolazioni africane hanno voluto tributare alla generosità e sensibilità di Monsignor Girasoli e dei fedeli. Monsignor Girasoli, infatti, dal 2006 al 2011, è stato nunzio apostolico nello Zambia e nel Malawi e, in quell’occasione, disse: «In Africa non si viene per vedere, quanto per vivere». Tuttavia, i decori “animalier” su paramenti liturgici non sono una novità: era il 6 settembre 2019 quando Papa Francesco, per la Messa nello Stadio di Zimpeto, in Mozambico, indossò una casula, realizzata da religiose e laici locali, ornata da bordure “a macchia di leopardo”, richiamo alla cultura e al sentimento locale (qui il video su Tv2000).
È tutto l’abbigliamento a essere sciatto. Possibile che un Vescovo trascuri di mettere l’ammitto? La mantellina intorno alle spalle e al collo? E la tunica bianca dov’è finita? Spunta il collarino da prete. La pezza messa (a colore Leonardo) è peggio dello strappo.
della serie , l’abito fa il monaco?
o era al contrario? bho?
io più che all’abito (per me poteva anche venire in canottiera) avrei badato al suo messaggio e al suo insegnamento.
dai, andiamo, non è che vestito come Bonifacio VIII la sua figura avrebbe avuto più carisma … intendo dire che anche se si fosse vestito canonicamente, con tutti gli ammennicoli previsti dal diritto e rovescio canonico, dal calendario liturgico , dalla settimana icom o dal pret à porter di otelma, il suo pensiero sarebbe stato più o meno pregnante di significato…
Certo, meglio delle scarpette rosse e della cuffia alla nonna Abelarda sfoggiati da un recente Pontefice.
Purtroppo per te nella Fede la forma è anche sostanza e la sostanza è anche bellezza. Una casula ghe’-pardata è un obbrobrio anche a livello estetico e denota una strategia di banalizzazione della Messa ed esibizionismo.
basti vedere in merito quel simpaticone di Kirill …
lui sì che si veste da dio, ma che faccia, brrr …
e quello che dice poi … altro brrrivido …
Certo che invece di ragionare la si butta in caciara. Ma con la vostra retorica buonista siete minoritari e perdenti perché l’Italia intera, cattolica e laica, ride in questi giorni per questa ridicola mise.
E cosa ha la faccia di Kirill che non ti garba?
Pezza a colore malmessa (messa minuscolo). alla Diocesi dovrebbero sapere, come tutti i cattolici , che i colori liturgici vanno rispettati e non mi pare che siamo nel periodo del leopardo o del giaguaro.
E quindi vorrebbe pure nascondersi dietro Papa Francesco per giustificarsi….
Attenti, che questo potrebbe essere uno dei prossimi Papi e vi farà mettere tutti al rogo.
Peccato che quando si discute seriamente qualcuno senta l’esigenza di buttarla in caciara.
“seriamente” è proprio l’avverbio giusto per questa discussione sulla ca …sula
Voleva essere una battuta? Pensavi di far ridere qualcuno?
Ma io ero serissimo.
Evidentemente hai un concerto tutto tuo di serietà. Non posso farci niente…
Nemmeno io, per il tuo.
Per essere comici bisogna fare ridere anche gli altri non solo sé stessi
Il migliori comici sono quelli che fanno ridere gli altri senza volerlo.
Non è il tuo caso comunque
Il tuo sì.
Un Vescovo che non agisce dopo questi episodi si prende gravi responsabilità spirituali di omissione e concorso alla distruzione e banalizzazione della liturgie e quindi del cristianesimo.
Infatti i Vescovi difronte a questi episodi sempre più frequenti non prendono posizione Don Salvatore Summo ha addirittura messo un ostensorio col Santissimo al centro di una piscina sopra un galleggiante. Sono abusi liturgici il Vescovo dovrebbe intervenire.
Gen. 1,1-3 “In principio Dio creò il cielo e la terra [ …] e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque [ …]
mi sembra che sia tutto a posto.