Talos Festival 2023, i protagonisti e i luoghi

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
scrivi un commento 484
Da piazzetta Le Monache a Palazzo Caputi, da piazza Dante al sagrato della Cattedrale. Questi i luoghi del Talos Festival vissuti tra musica e danza, dal 7 al 10 settembre
scrivi un commento 484
Da piazzetta Le Monache a Palazzo Caputi, da piazza Dante al sagrato della Cattedrale. Questi i luoghi del Talos Festival vissuti tra musica e danza, dal 7 al 10 settembre

Bilancio positivo per l’edizione 2023 del Talos Festival, promosso dal Comune di Ruvo di Puglia e diretto e organizzato in partnership con Bass Culture srl, in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese, la Compagnia di danza Menhir e il supporto di enti pubblici e aziende.

Il festival si è svolto dal 7 al 10 settembre e si è diffuso per il centro storico di Ruvo di Puglia, animandone i luoghi consueti come piazzetta Le Monache, il sagrato della Cattedrale e piazza Dante. Il focus di questa edizione è stata la promozione dei talenti locali a partire dalla giovanissima Rosita Brucoli, a cui è stato affidato l’opening act del concerto di Carmen Consoli, e la maggior parte dei 50 componenti della Banda Talos Città di Ruvo di Puglia (la più giovane ha 16 anni).La presentazione e la guida all’ascolto sono state affidate a Livio Costarella.

Spazio al clubbing in alcuni locali della movida ruvese con Rosapaeda Sound; Nino Conte che presenta Umoja; Misspia Djset.

Al via con la Masterclass di David Short

Il Festival Talos si inaugura il 7 settembre con la Masterclass di ottoni, condotta dal Maestro David Short con alcuni componenti della Banda Talos Città di Ruvo di Puglia e altri musicisti.

Presenti il sindaco Pasquale Chieco, l’assessora alle Politiche di Comunità Monica Filograno, il giornalista Livio Costarella come guida all’ascolto.

David Short è protagonista, come compositore, arrangiatore, direttore e trombettista, nel campo della musica da camera per ottoni.

Un sogno che si avvera: l'opening act di Rosita Brucoli

Rosita Brucoli e Aldo Chiarulli © Veronique Fracchiolla/RuvoLive
Rosita Brucoli e Aldo Chiarulli © Veronique Fracchiolla/RuvoLive

Il sogno di Rosita Brucoli si è avverato: suonare e cantare sul palco del Talos Festival che lei, ragazzina, seguiva dalla soglia del ristorante dei suoi genitori, in piazzetta Le Monache.

Nella prima giornata del Talos Festival, a Rosita, voce e tastiera, in duo con il batterista Aldo Chiarulli, è stato affidato l’opening act del concerto di Carmen Consoli: al pubblico sono stati donati l’amore per la sua città, per quei luoghi di pietra a lei tanto cari e pregni di memoria, nonché la sua dimensione più intima in cui tutti si sono riconosciuti perché la musica e le parole di Rosita toccano le corde più segrete.

Rosita ha proposto brani da “Camminare e Correre” (Vetro Dischi), primo disco uscito nel 2022 per l’etichetta Vetro dischi. Mantra, Festa nella testa dedicata al suo amato papà scomparso qualche anno fa, Cuore mio, Camminare e correreDé-jà vuMantide e Una chiave, quale omaggio a uno dei suoi miti, Caparezza.

La forza delle donne e l'impegno civile della cantantessa Carmen Consoli

Talos Festival 2023, Carmen Consoli in concerto © Veronique Fracchiolla/RuvoLive
Talos Festival 2023, Carmen Consoli in concerto © Veronique Fracchiolla/RuvoLive

Le speranze, le illusioni della Generazione X e la forza, il coraggio delle donne sul palco del Talos Festival, nella gremita piazzetta Le Monache.

A portarli la chitarrista e Cantantessa, Carmen Consoli, nel concerto in acustico con Adriano Murania al violino e Massimo Roccaforte alle chitarre, giovedì sera.

Parole di burro in solo ha dato il via a un racconto intimo, vero e ironico. Una domenica al mare («a Ferragosto in Sicilia grandi tavolate, con la suocera che comanda»); L’ultimo bacio, tratto dall’omonimo film di Gabriele Muccino (2001) sulle “crisi esistenziali” degli allora 30enni – oggi 50enni -, della Generazione X; Fiori d’arancio e la quasi autobiografica Inde bianco e neroConfusa e feliceGeisha tra i brani proposti dalla cantautrice catanese.

Ma l’arte di Carmen Consoli è anche vocata all’impegno civile. La Cantantessa denuncia il dramma degli abusi sessuali in famiglia ne “Mio zio”, dove una giovane donna si presenta al funerale del suo aguzzino vestita solo di un soprabito nero e un rossetto rosso fuoco. Un atto di ribellione nei confronti dell’ipocrita ossequio alle convenzioni sociali osservate dalla sua famiglia, preoccupata di salvaguardare la rispettabilità: questo, in fondo, era stato già denunciato da Lara Cardella nel libro “Volevo i pantaloni” di Lara Cardella (1989). Per questa canzone, a Carmen Consoli fu conferito, nel 2010, il premio Amnesty International Italia al festival Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty.
Omaggio anche alla cantastorie e cantautrice siciliana Rosa Balistreri, con Buttana di to mà, dove un innocente dovrà scontare oltre 29 anni in carcere ma, nonostante tutto, sa di essere vivo, di essere animato da una forza che gli consentirà di resistere  e di fare giustizia. Non poteva mancare anche l’omaggio al suo amico Franco Battiato che per lei ha scritto e musicato Stranizza d’amuri (frevi mi trasi ‘nda ll’ossa‘ccu tuttu ca fora c’è ‘a guerra mi sentu stranizza d’amuri“) che è la capacità di scoprire il bello anche quando tutto intorno è distruzione, è dolore, oppressione. La conclusione del concerto è affidata a uno dei suoi primi successi, Amore di plastica del 1996: orgoglioso inno a liberarsi dalle relazioni disfunzionali. Orgoglioso inno a rispettare sé stessi.

Sciamanica e ancestrale Daniela Pes

Daniela Pes in
Daniela Pes in "Spira" © Talos Festival

Nella seconda serata del Talos Festival, sul palco di piazzetta Le Monache la Sardegna ancestrale, misteriosa e magica si è incarnata nella voce potente di Daniela Pes che ha presentato Spira (Tanca Records), album d’esordio, lanciato quest’anno.

Illa sera, Laira, Ca mira sono alcuni dei brani scritti e musicati da Pes – a eccezione di Ora e Arca che vedono la collaborazione con Iosonouncane, pseudonimo di Jacopo Incani – che hanno catturato gli l’uditorio in flusso continuo di suoni e di parole che sono parte di una lingua nuova, nata dalla fusione tra l’antico gallurese e la lingua italiana.

 

Musica di libertà con Rosa Brunello

Talos Festival 2023, Rosa Brunello, Tamar Osborn, Enrico Terragnoli e Marco Frattini © Talos Festival
Talos Festival 2023, Rosa Brunello, Tamar Osborn, Enrico Terragnoli e Marco Frattini © Talos Festival

Nato durante la pandemia Covid, il progetto Sounds like Freedom è un inno jazz alla libertà e alla coralità, ricco delle sfumature, dei colori, dei suoni del mondo. A calcare il palco del Talos, venerdì sera, la compositrice Rosa Brunello al contrabbasso e al basso; Tamar Osborn al sax; alla chitarra Enrico Terragnoli, alla batteria Marco Frattini. Furgonauta è la composizione dedicata al continuo viaggio per il mondo con un furgone, che diventa simbolo della ricerca di sé e degli altri.

Pangea, la musica universale secondo Carolina Bubbico con la Banda Talos Città di Ruvo di Puglia

Pangea è il nome del progetto ideato, scritto e arrangiato dalla Maestra Carolina Bubbico, portato in scena sabato sera, sul palco in piazzetta Le Monache. Con lei alcuni componenti della Banda Talos Città di Ruvo di Puglia, diretti dal Maestro Vincenzo Anselmi.

Il progetto, raffinata reinterpretazione di grandi artisti e opere proprie, ha i profumi, le emozioni, i colori del Mediterraneo, dell’Europa dell’Est e delle Americhe che si intessono nelle note, dando vita a melodie apparentemente diverse, in realtà parti di una musica universale, unica

Questo il repertorio eseguito: El gaucho (Tito Schipa), Seascape (Bill Evans), Al Maya (Radiodervish), Lazzari felici (Pino Daniele), Libro d’amore (Redi Hasa e Maria Mazzotta), il trittico di brani corali tradizionali bulgari (Moma Houbava/Ergen Deda/Dilmano Dilbero), eseguito dal coro “Corolla”, da lei fondato;  Il terzo fuochista (Ruggiero Mascellino, arr. Peppe Vessicchio), di Tosca e Massimo Venturiello; e Nina (Carolina Bubbico), una giovane donna che si dibatte tra la tensione a lasciare la propria terra per raggiungere Milano e il desiderio di non abbandonarla. Nina sarà anche il nome della bimba di cui Bubbico è in dolce attesa. Intenso il duo con la cantante Cristiana Verardo.

close
">
Carolina Bubbico e la Banda Talos Città di Ruvo di Puglia

"Dal Mediterraneo al Nuovo Mondo", gran concerto finale con la Banda Talos Città di Ruvo di Puglia

Ultima serata del Talos Festival, sul sagrato della Cattedrale, con il gran concerto “Dal Mediterraneo al Nuovo Mondo” della Banda Talos Città di Ruvo di Puglia, diretta dai Maestri Vincenzo Anselmi e Rino Campanale. In apertura gli interventi del sindaco Pasquale Chieco che ha suggerito, vista la grande affluenza di pubblico, di tenere il concerto conclusivo del prossimo Talos Festival in piazzetta Le Monache e ha ricordato gli investimenti fatti per valorizzare il genius loci di Ruvo di Puglia come la ristrutturazione dell’ex Convento dei Cappuccini che diventerà una Casa della Musica. Il direttore regionale al Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio e il presidente nazionale Anbg Benedetto Grillo hanno sottolineato il valore della Banda Talos che promuove la professionalizzazione dei musicisti, soprattutto i più giovani.

Sono state eseguite in particolare alcune composizioni di autori legati al Mediterraneo, dalla Spagna al Medio Oriente: De Falla, Ravel, Saxseus composta dal maestro Paolo Carlomè e dedicata alla Banda ruvese. Hanno completato la prima parte, diretta dal maestro Vincenzo Anselmi, altri brani contemporanei tra cui l‘Ouverture mediterranea di Vanni Boccuzzi e Paolo Lepore trascritta per banda dallo stesso Anselmi.
Nella seconda parte diretta dal maestro Rino Campanale, da segnalare la versione integrale del Quarto Movimento della Sinfonia del nuovo mondo di Antonín Dvořák in una trascrizione originale dello stesso Campanale, Le Ebridi – La grotta di Fingal Ouverture di Mendelsshon, Masquarede suite – Walz di A. Kachaturian e un Medley di P. Prado.

La danza protagonista al Talos Festival

Sin dal 2017, nel Talos Festival è inserito il segmento della danza contemporanea, a cura della Compagnia Menhir e in collaborazione con associazioni del territorio e artisti internazionali.

Venerdì 8 settembre, nell’atrio di Palazzo Caputi si è svolta la performance Estemporanea, con Erika Guastamacchia che ne ha curato la coreografia. La danzatrice è stata accompagnata dalla musica di Admir Skurtaj con Contemporary Brass ensemble & Admir Shkurtaj.

Nel solco della sperimentazione e dell’incontro istintivo tra danza e musica, Guastamacchia, storica interprete della Compagnia Menhir Danza, ha creato dei paesaggi corporei in dialogo con i timbri, i ritmi e le atmosfere musicali di Admir Skurtaj, straordinario musicista albanese da molti anni in Italia e oggi docente di fisarmonica presso il Conservatorio Nino Rota di Monopoli.

Sul palco di piazzetta Le Monache, è andato in scena Tirana My Rhythm, con Mariel Brahimllari, Valentina Myteveli, Semela Skënderasi, con coreografia di Giulio De Leo su musiche di Sergio Altamura. Lo spettacolo è una produzione Menhir/Le danzatrici en plein air 2023, in coproduzione Teatro Nazionale Sperimentale “Kujtim Spahivogli” di Tirana (ALB), Albania Dance Meeting Festival e Albanian Dance Theater Company.

Il progetto nasce dall’invito di Gjergi Prevazi, direttore del TEATRIT KOMBETAR EKSPERIMENTAL di Tirana, a sviluppare una creazione con i giovanissimi interpreti dell’ALBANIAN DANCE THEATRE COMPANY e dall’ interesse del coreografo italiano verso il paesaggio culturale albanese. Un’opera che mette in campo i linguaggi della danza, della fotografia e della videografia per realizzare una creazione innovativa e fuori dagli schemi. Elementi della tradizione coreutica popolare albanese vengono rielaborati in chiave contemporanea e declinati in chiave ciclica e rituale, per costruire un viaggio poetico in cui il corpo diventa esso stesso paesaggio e territorio d’incontro fra sguardi e culture differenti. Il progetto che ha debuttato in anteprima a Tirana con il titolo di Dieci Danze è stato ospitato e sostenuto dal programma di residenze SINE METU (finanziato da TEATRO PUBBLICO PUGLIESE nell’ambito di “HERMES – Heritage Rehabilitation as Multiplier cultural Empowerment with in Social contest” – Programma Interreg V-A Greece Italy 2014 – 2020), dall’Istituto Italiano di Cultura a Tirana e sviluppato in collaborazione con UNIVERSITETI I ARTEVE_TIRANA.

In grazia di ricamo è la performance site-specific che ha visto, sabato pomeriggio, in piazza Dante, come protagonisti alcuni allievi dell’Università della Terza Età. Coreografia Giulio De Leo con Erika Guastamacchia, su musiche di Michele Di Modugno. Protagonisti Tina Boccaccio, Franca Cantatore, Rosa Caldarola, Fabio Cucumazzo, Agata De Leo, Giovanna De Venuto, Maria Di Vittorio, Nuccia Gangale, Filomena Ferrieri, Gino Lorusso, Piero Mazzone, Anna Riccardi, Francesca Suriano, Tina Tambone, Maria Tricarico, Francesca Vendola.
è un progetto coreografico di Giulio De Leo con l’assistenza di Erika Guastamacchia, dedicato alla bellezza che nasce dalla cura artigianale del dettaglio e dalla dedizione alla costruzione generale del disegno di un’opera. Cura e dedizione sono le predisposizioni dell’animo necessarie a vivere la creazione in uno stato di grazia, un’attitudine simile a quella che si può maturare in una passeggiata meditativa in natura. Memorizzazione di partiture gestuali complesse, precisione nell’esecuzione e maturazione di un ascolto sottile sono gli ingredienti di un grande mandala corale.

Il clubbing al Talos Festival

Il clubbing è uno degli appuntamenti fissi del Talos Festival, nato con l’intento di favorire la socializzazione nonché dare impulso alle attività commerciali di somministrazione di bevande.

Venerdì, al Caffè 79, appuntamento con il progetto Rosapaeda Sound, che nasce dalla storica collaborazione artistica tra la cantante Rosapaeda ed il dj Mimmo Superbass, ed unisce la roots music del sud Italia alle moderne forme globali di musica popolare elettronica, reggae, dub.

Sabato, al Fanilù e al Cafè Cafè, protagonista della serata, con warm up di Adriano Cantatore, è stato Nicola Conte, celebre maestro italiano di spiritual jazz, DJ, produttore, chitarrista e bandleader che ha presentato il suo nuovo album Umoja per l’etichetta londinese Far Out Recordings. Sulla torre campanaria videomapping di Pit Campanella.

Gran finale, al Karibu-Bar con Miss Pia Dj set. Una delle più apprezzate dj del Sud Italia, in Miss Pia la maschera e la donna si fondono in pura espressione artistica. Il vinile è il filo conduttore delle sue serate a base di musica in cui qualcosa di assolutamente familiare crea atmosfere d’antan e ironiche  tra swing, rock’n’roll, rockabilly, beat.

martedì 12 Settembre 2023

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti