Il sogno di Rosita Brucoli si è avverato: suonare e cantare sul palco del Talos Festival che lei, ragazzina, seguiva dalla soglia del ristorante dei suoi genitori, in piazzetta Le Monache.
Ieri sera, prima giornata del Talos Festival, a Rosita, voce e tastiera, in duo con il batterista Aldo Chiarulli, è stato affidato l’opening act del concerto di Carmen Consoli: al pubblico sono stati donati l’amore per la sua città, per quei luoghi di pietra a lei tanto cari e pregni di memoria, nonché la sua dimensione più intima in cui tutti si sono riconosciuti perché la musica e le parole di Rosita toccano le corde più segrete.
Rosita ha proposto brani da “Camminare e Correre” (Vetro Dischi), primo disco uscito nel 2022 per l’etichetta Vetro dischi. Mantra, Festa nella testa dedicata al suo amato papà scomparso qualche anno fa, Cuore mio, Camminare e correre; Dé-jà vu, Mantide e Una chiave, quale omaggio a uno dei suoi miti, Caparezza.
Dagli esordi con gli ep Nuda e Circuiti sino al suo primo album, il filo rosso delle canzoni di Rosita, scritte in punta di cuore, è l’urgenza di dare voce – e la sua limpida e pura – alle emozioni della sua generazione – quella dei Millennial e della Generazione Z – e di chi ha qualche anno in più.