L'approfondimento

Domenica Loiudice: «Al Tedone promuoviamo intelligenza emotiva per far conoscere il mondo e la vita»

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
Liceo scientifico e linguistico "O. Tedone"
Le criticità: «Ci sono carenze di personale Ata dovute alla mancata conferma per il nuovo anno scolastico dell’organico Covid. Le ore di potenziamento del personale docente sono state ridotte»
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È stato battezzato della ripartenza  l’anno scolastico 2022-2023, tra nuove speranze e vecchie criticità tra cui, come hanno sottolineano i sindacati a settembre, la carenza dei docenti, il precariato e l’assenza dell’organico Covid, ossia il personale docente e Ata aggiuntivo di cui hanno usufruito le scuole nelle fasi dell’emergenza sanitaria  Covid 19, pari a 80mila risorse nel 2020 e 40mila nel 2021.

Un problema che è rilevato da Domenica Loiudice, dirigente scolastica del Liceo Scientifico “Orazio Tedone” di Ruvo di Puglia , con la quale abbiamo fatto un focus sulle criticità ma anche su aspettative e speranze. «Ci sono carenze di personale Ata dovute alla mancata conferma per il nuovo anno scolastico dell’organico Covid – ci dice -. Anche le ore di potenziamento del personale docente sono state ridotte e questo determina criticità nella sostituzione dei docenti assenti».

Come affronterete le criticità?

«Con il post pandemia i giovani stanno combattendo un periodo e una condizione molto complessa della loro vita. La pandemia ha amplificato il disagio dei giovani e ora, a fare i conti con ragazzi che hanno bisogno di essere ascoltati sono le famiglie ma anche le scuole. La scuola secondaria di secondo grado, in particolare, si colloca in quella fase dell’età di ogni ragazzo e ragazza in cui imparare significa vivere con altri cercando nel gruppo la propria collocazione identitaria nel mondo. Una fase delicata nella quale i saperi disciplinari devono essere intersecati con le competenze emotive e le storie emotive di ciascuno perché queste diventino leve e non macigni nel fare scuola ogni giorno.

Per questo a inizio anno scolastico abbiamo deliberato l’attivazione di un corso di formazione laboratoriale in presenza finalizzato a valorizzare e a promuovere in ogni studentessa e ogni studente l’intelligenza emozionale e l’apprendimento significativo nella consapevolezza che aiutare gli studenti a sviluppare l’intelligenza emotiva significa metterli nella condizione favorevole per conoscere il mondo attraverso i sensi e le reazioni emotive a essi collegate e che rispondere ai bisogni emotivi e sociali degli studenti è un modo efficace per migliorare i loro risultati scolastici. Siamo profondamente convinti, infatti, che incorporando l’Intelligenza emotiva negli attuali programmi didattici di apprendimento, possiamo promuovere il successo dei nostri studenti nel presente e assicurargli quello nel futuro».

Questo è stato definito l’anno della ripartenza. Come è stato l’avvio al Tedone?

«L’anno scolastico 2022/23 è iniziato senza emergenza sanitaria, senza mascherine, senza severi protocolli. Si respira, dunque, una piccola ventata di normalità che fa ben sperare di affrontare un anno scolastico con attività in totale presenza. Per gli adolescenti il bisogno della scuola in presenza non è semplicemente il bisogno di discipline, conoscenze, contenuti e obiettivi quanto di un incontro con coetanei che sono a loro volta dentro il desiderio evolutivo di uscire di casa, di vivere nuove avventure e nuove scoperte anche a livello affettivo e sportivo e la scuola è il punto di convergenza della crescita per i nostri ragazzi».

Loiudice, quindi, parla delle azioni intraprese per favorire una anelata e arricchente  socialità ritrovata. «Per questo il  Liceo Tedone ha fatto dell’internazionalizzazione la sua mission e il ritorno alla normalità nell’a.s. 2022/23 è caratterizzato dalla ripresa dei progetti di gemellaggi e scambi con l’Olanda e la Francia, degli stage linguistici in Austria, Irlanda, Francia, Spagna e delle molteplici azioni virtuose volte a potenziare le competenze multilinguistiche e l’educazione interculturale, come il programma Erasmus+valido fino al 31/12/2027. Il sogno di incontrare l’Europa, seppur interrotto dall’emergenza sanitaria, non si è mai spento al Liceo Tedone, come dimostra la progettazione e l’accreditamento Erasmus Ka121 che consentirà mobilità individuali o per piccolo gruppi di docenti, studenti e personale ATA, ripristinando le sinergie fra le iniziative locali e le politiche europee in un piano pluriennale flessibile con obiettivi concreti quanto ambiziosi a sostegno delle priorità della Commissione europea (sostenibilità, transizione verde e digitale, inclusione sociale, partecipazione dei giovani alla vita democratica)».

«Dal punto di vista didattico e formativo  – prosegue – emerge la necessità di realizzare percorsi di studio capaci di guardare oltre i confini dei modelli di insegnamento tradizionali, lasciando spazio a percorsi personalizzati in base alle esigenze di ciascuno studente, basati su modalità di apprendimento più partecipative, flessibili ed esperienziali, in cui gli studenti siano al centro del processo di apprendimento. Questo il senso dell’imminente attivazione dei moduli Pon, nell’ambito del progetto “La Scuola d’Estate 2022. Volgere in positivo le difficoltà” che si propone di “prendersi cura delle necessità vecchie e nuove degli studenti, che siano di apprendimento, relazionali o di accoglienza” e di attivare laboratori volti a migliorare le competenze di base, a ridurre il divario digitale e a promuovere iniziative per l’aggregazione, la socialità e la vita di gruppo delle studentesse e degli studenti mettendo al centro competenze di carattere umano come la creatività e la collaborazione: laboratori di arte, scrittura creativa, teatro, musica, lingua straniera. E ancora laboratori di potenziamento delle Stem con l’attivazione di laboratori di matematica, di scienze, di tinkering (apprendere sperimentando, ndr) e making, di coding e robotica, di autocad di videoclip senza trascurare laboratori di attività ludico motorie e sportive».

Quali sono i vostri obiettivi e auspici?

«L’impegno per una scuola curata, accogliente, “calda”, al di là della bellezza, al di là della ricchezza dei materiali; una scuola che non odori di polvere, ma che infonda rispetto per l’ambiente, che non sia ferita dall’incuria, ma che lasci trasparire il senso di responsabilità. Una scuola trasparente nei propri intenti, con obiettivi educativi condivisi, con atteggiamenti adulti rispettosi dei ritmi e degli stili di apprendimento; una scuola che dà spazio all’ascolto, che è disposta a imparare, che sa stare in relazione con la famiglia e con il territorio di appartenenza, una scuola che cresce al passo con il mondo, mantenendo vivo il legame con la storia e con la cultura.

La comunità scolastica è fatta di incroci e intersezioni tra i diversi gruppi che devono sperimentare la quotidianità del fare insieme scuola che include, accoglie, motiva, accompagna ogni singolo studente nel percorso formativo finalizzato nella scuola media superiore di secondo grado a scegliere il proprio percorso di vita e lavorativo. È “la scuola della fiducia”, come l’ha definita il Capo Dipartimento del M.I. dott. Versari che afferma che “il mondo si salva una vita alla volta, un allievo alla volta. Con speranza, pazienza e metodica insistenza”».

mercoledì 9 Novembre 2022

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