Tre quintali di uva da tavola, destinati ad appassire sulle viti perché, a causa della crisi energetica, i costi connessi alla raccolta, preparazione e distribuzione sono di gran lunga superiori al guadagno, sono stati donati da un’azienda agricola all’Emporio solidale Legàmi.
«Il coraggio e la lungimiranza di un legame provvidenziale – scrivono dall’Emporio – ha consentito di dare una svolta a una scelta già drammaticamente segnata: quell’uva è stata raccolta, grappolo dopo grappolo e con la stessa cura e attenzione, che avrebbero avuto qualora fosse stata consegnata sul mercato, è stata invece donata all’Emporio Legàmi».
Si tratta di un virtuoso esempio di economia circolare e antispreco, scrivono ancora i volontari, che rispetta l’ambiente e la dignità delle persone. L’uva è stata mondata e confezionata accuratamente per essere distribuita ai beneficiari della rete solidale.