Quando si parla di sicurezza informatica si fa riferimento a quella che viene definita con il termine di cybersecurity. Si tratta di tutto ciò che viene utilizzato, sia dal punto di vista software che per ciò che concerne i dispositivi hardware, per proteggere i sistemi tecnologici e le informazioni. È un meccanismo che viene messo in atto in diversi modi, usando differenti strategie, per proteggere adeguatamente infrastrutture e dati da eventuali attacchi. Un argomento di grande attualità, che sta coinvolgendo aziende e utenti di tutto il mondo in una riflessione sempre più profonda.
La maggiore consapevolezza
I rischi informatici possono essere diversi e possono riguardare molti settori che hanno a che fare con la tecnologia. Si pensi, ad esempio, ai siti internet e agli hosting, che ospitano i portali sulla rete. L’italianissimo Tophost molto in voga nel 2022, nel suo catalogo di offerte hosting mette a disposizione degli utenti antivirus e antispam professionali, garantendo una buona protezione di base che risponde alle esigenze delle PMI.
La scelta delle soluzioni maggiormente adeguate, che possano rispondere anche ad un più elevato grado di sicurezza dai rischi informatici, è essenziale in tutti i campi. Secondo le ultime stime, il mercato in tutto il mondo relativo alla sicurezza nel settore informatico subirà una crescita che raggiungerà, in termini di dimensioni, 345,4 miliardi di dollari entro il 2026.
Le aziende e gli enti di tutto il mondo stanno riflettendo su questo argomento, acquistando una maggiore consapevolezza relativamente all’importanza di proteggersi da intrusioni e da minacce di questo genere.
La sicurezza informatica nel mondo
Fatti di attualità che sono emersi negli ultimi tempi hanno portato già ad una più elevata consapevolezza, tanto che nel nostro Paese è stata istituita l’Autorità Nazionale per la Cybersicurezza, che ha il compito di coordinare gli enti pubblici in questo settore dai numerosi risvolti.
Una situazione simile è avvenuta negli Stati Uniti, considerando che all’inizio dell’anno scorso è stata messa a punto una norma che prevede l’istituzione del National Cyber Director. Questa figura ha un compito molto importante, che consiste anche nel coordinamento delle strategie di sicurezza che vengono attuate in tutti i Paesi degli Stati Uniti.
I costi dei rischi e delle violazioni
Le azioni che riguardano gli attacchi capaci di mettere in pericolo la sicurezza informatica hanno degli effetti ben precisi anche in termini di costi da affrontare. Una recente indagine ha messo in luce che il costo medio, dal punto di vista del settore della sanità, di un problema nella sicurezza delle informazioni potrebbe corrispondere nel 2020 a 7,13 milioni di dollari.
In questo elenco di settori che potrebbero dover affrontare maggiori costi in seguito ad una violazione dei dati si possono trovare successivamente l’ambito energetico, con 6,39 milioni di dollari, e quello finanziario, con 5,85 milioni di dollari.
Anche il settore pubblico potrebbe avere costi non indifferenti, visto che, sempre per il periodo preso come punto di riferimento, si parla di un costo in media di 1,08 milioni di dollari.
Negli ultimi anni, in particolare nel 2019, le violazioni di dati sono state effettuate in misura maggiore con sistemi che hanno avuto l’obiettivo di accedere ad un sistema informatico, come un computer, ma anche un dispositivo mobile o delle reti.
È stato osservato a questo proposito che gli attacchi effettuati attraverso i social e gli errori commessi sono delle situazioni che si collocano in seconda posizione.
Per tutti questi motivi è sempre necessario tenere conto di tutti i contesti di riferimento in cui si opera, anche in ambito aziendale, per usufruire delle soluzioni migliori che possano proteggere dagli attacchi informatici e dai rischi per la sicurezza, evitando perdite di dati e costi da sostenere anche in termini economici.