Le misure

Riscaldamento e risparmio, arriva il decreto del MiTe. I nuovi limiti, date e orari a Ruvo di Puglia

Riscaldamento: nuovi orari e limitazioni © Pixabay
In ragione della crisi energetica in atto, il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il Decreto n. 383 del 6 ottobre 2022 che posticipa di otto giorni la data di accensione e anticipa di sette quella di spegnimento
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In ragione della crisi energetica in atto, il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il Decreto (Dm n. 383 del 6 ottobre 2022) che definisce i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale e la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati, da applicare per la stagione invernale 2022-2023, come previsto dal Piano di riduzione dei consumi di gas naturale. 

Il periodo di accensione degli impianti è ridotto di un’ora al giorno e il periodo di funzionamento è accorciato di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di fine esercizio, in relazione alle diverse zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia. Ruvo di Puglia rientra nella zona climatica D (allegato A, parte 3 del Dpr 26 agosto 1993 n. 412), per cui la durata giornaliera di attivazione degli impianti di riscaldamento è di massimo undici ore, tra le ore 5 e le ore 23, a partire dall’8 novembre sino al 7 aprile 2023. 

Inoltre, i valori di temperatura dell’aria sono ridotti di 1° C: quindi, il limite massimo sarà 17°C + 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili; 19°C + 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici. Le riduzioni hanno delle esenzioni; in particolare non si applicano agli edifici adibiti a luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine, saune e assimilabili e agli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura dell’aria, oltre che agli edifici dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili. Inoltre, l’Enea, per agevolare l’applicazione delle nuove disposizioni, pubblicherà un vademecum con le indicazioni essenziali per impostare correttamente la temperatura di riscaldamento che gli amministratori di condominio potranno rendere disponibile ai condomini. Per esempio, nel caso di edifici o unità immobiliari dotati di impianti termici, anche centralizzati, non
provvisti di un sistema di regolazione che permetta la programmazione della temperatura in base alla scelta dei gradi centigradi, la riduzione di temperatura è effettuata sulla
base delle indicazioni fornite dall’Enea in una apposita sezione del vademecum. In presenza di situazioni climatiche particolarmente severe, tuttavia, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici alimentati a gas anche al di fuori dei periodi indicati al decreto, purché per una durata giornaliera ridotta.

 

sabato 8 Ottobre 2022

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