Talos Festival 2022, concerto di Vinicio Capossela © Cinzia Cantatore Photography
Il commento

Talos Festival, Chieco: «L’edizione 2022 ci dà forza ed entusiasmo per proseguire»

Terminato il segmento internazionale del Talos Festival targato Bass Culture, il Primo cittadino fa un primo bilancio che è positivo sia per la qualità artistica che per l'intenso flusso di persone nel centro antico e nei locali
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«Il Talos Festival è ripartito, ancora una volta, come è nella storia e nella natura di questa manifestazione».

Esordisce così il sindaco Pasquale Chieco, sulla pagina Facebook istituzionale, nel commentare la prima parte – il segmento internazionale – del Talos Festival, targato Bass Culture, che si è concluso ieri. Il Festival prosegue sino all’8 settembre a Torre dei Guardiani di Lama Pagliara.

«È ripartito – prosegue – ma non da zero, è ripartito dalla musica che da tanti anni risuona tra i muri del nucleo antico, dal suono che attraversa le strade, dalla danza dei gesti quotidiani di tutti noi. E soprattutto è ripartito dalla città in cui è nato e in cui vive, vecchia e nuova, orgogliosa di sé stessa e curiosa degli altri».

Concerti di grandissima qualità sempre davanti a platee tutte esaurite, le canzoni, il jazz, l’Africa, la banda, ancora una volta la danza, ancora una volta il nostro centro storico che si mostra ai nostri ospiti anche attraverso le guide della Pro loco, per la prima volta un dopofestival (con dj set, ndr) per il pubblico più giovane possibile anche grazie alla nuova collaborazione con i locali cittadini.

E poi giovani ruvesi sul palco ad aprire il concerto di sabato (i musicisti di Bembé Arti performative, ndr), a comporre la nuova banda comunale con un organico di ben 50 musicisti, quasi tutti ruvesi, quasi tutti giovani, un ambiente stimolante, un’occasione per chi studia e per chi si avvia alla professione, per crescere nella musica, nelle relazioni e nell’esperienza; una banda appena costituita, ma che suona già molto bene».

«Il Talos Festival è un progetto del Comune di Ruvo di Puglia, sostenuto da Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese e Ministero attraverso il Fus; è un progetto culturale al servizio della comunità, un bene comune che appartiene alla città e sempre lo sarà. Grazie a chi ci consente di portarlo avanti, alle istituzioni, al pubblico sempre molto esigente e a tutti coloro che sono venuti a trovarci anche da molto lontano. Grazie a Bass Culture per lo splendido lavoro, per l’attenzione e per il rispetto. Grazie all’assessora Monica Filograno per aver seguito e coordinato questo difficile lavoro di ripartenza. Questa edizione 2022 ci dà forza ed entusiasmo per proseguire. Siamo già al lavoro. Lunga vita al Talos Festival».

lunedì 5 Settembre 2022

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Rino Stasi
Rino Stasi
1 anno fa

Forse, egregio Sindaco, se si facesse una passeggiata in via Oberdan, li troverebbe forza ed entusiasmo, guardando il manto stradale, per immediati interventi.
Ma a Lei interessa poco il bene comune.
Le basta solo apparire: Talos Festival o quelle “fesserie” che propone a Natale nel centro storico o, ancora, quell’inutile ed insignificante ciclononsoche che ha orgogliosamente creato alla stazione, o quel parco che guarda al mare all’estramurale nord e non ha nessun senso (sempre vuoto).
E glielo dice uno che, ahimè, reiterando nell’errore, Le ha ridato fiducia.

Rino Stasi
Rino Stasi
1 anno fa
Rispondi a  Rino Stasi

…dimenticavo quell’obbrobrio in Via Madonna delle Grazie, quella pseudo pista ciclabile, pericolosissima per i bimbi che escono da scuola (molto più di quando non c’era) e per chi deve svoltare (a semaforo verde) a dx sull’estramurale (rialzo in cemento), realizzata in un paese dove TUTTI usano la bici.
L”estramurale (spigoli, restringimenti, enorme spartitraffico) poi, quello lo vedrà senza che nessuno glielo faccia notare.
Per le opere pubbliche, si affidi a gente capace, non ad incapaci patentati come a tutti è dato vedere

Calimero nero
Calimero nero
1 anno fa

Caro Rino Stasi quello che dice è perfettamente vero.Io non ho votato questo sindaco né la prima volta ne tanto meno la seconda volta perché era è sarà una persona spaesata.Per vedere un altra persona simile bisogna rifarsi al film ” Cado dalle Nuvole”.Saluti

Anonimo veneziano
Anonimo veneziano
1 anno fa

Sono perfettamente d’accordo con Calimero nero perché come dice un vecchio detto ” il buon giorno si vede dal mattino ” per cui se non era buono la prima volta che bisogno vi era di votarlo la seconda volta? Non sono i tecnici che comandano al massimo possono dare indicazioni più o meno tecniche ma chi veramente approva è mette in pratica è la giunta comunale con benestare del sig Sindaco.

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