L'allarme

Gasolio agricolo, costi ancora troppo alti alla distribuzione. Cia Puglia: «Intervenga l’Antitrust»

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Scende il prezzo al barile, ma non accenna a diminuire quello in distribuzione, agricoltori esasperati. Grandi difficoltà per le vendemmie, ma anche per la raccolta di ortaggi, frutta e legumi settembrini
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Scende il prezzo al barile, non accenna a diminuire quello in distribuzione: il costo del gasolio agricolo per le imprese del comparto a luglio ha toccato quota 1,50 euro al litro; ad agosto era sceso di pochi centesimi, ma a oggi continua ad attestarsi attorno a 1,35-1,40 euro al litro, esattamente il doppio di qualche mese fa, addirittura il triplo rispetto all’inizio del conflitto russo-ucraino.

Tutto questo nonostante negli ultimi giorni le quotazioni al barile abbiano fatto segnare un calo, seppure lieve. «Ci chiediamo perché non intervenga l’antitrust –  commenta Cia Agricoltori Italiani di Puglia attraverso una nota -. Siamo in un contesto di economia di guerra. La verità è che il costo delle sanzioni all’aggressore russo lo stanno pagando le imprese e i cittadini. Sembrerà una provocazione, ma se la guerra durerà ancora a lungo, come annunciano gli esperti, occorrono misure drastiche come la nazionalizzazione delle grandi imprese energetiche».

«Siamo molto preoccupati. Le vendemmie e la raccolta settembrina di ortaggi, frutta e legumi sarà affrontata dagli imprenditori agricoli in condizioni di estrema difficoltà. La situazione è davvero critica, anche perché a fronte di un’emergenza economica che va peggiorando di giorno in giorno, ci aspettano ancora tre settimane di campagna elettorale e poi chissà quanto altro tempo occorrerà per avere un governo nella pienezza dei poteri, in grado di fare scelte capaci di incidere».

Le maggiori criticità, in questo momento, riguardano l’avvio delle vendemmie e il prezzo accordato alle imprese agricole per l’uva da vino. I produttori sono comprensibilmente preoccupati. Quello che temono è che a danno delle loro aziende si profili una nuova miserevole speculazione.

Non è poi così lontana, inoltre, la campagna olivicola, con una stagione che si annuncia già da molto difficoltosa non solo per i costi energetici e quelli delle materie prime, ma anche per le rese che saranno inferiori rispetto alla scorsa annata.

domenica 4 Settembre 2022

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Calimero nero
Calimero nero
1 anno fa

Sono mesi che parlate e sparlate tra ciliegie vendute a basso costo,fioroni regalati negli aereoporti di Bari, uva da tavola invenduta è rimasta appesa nei tendoni pugliesi,uva da vino con prezzi di 15 euro al quintale.ora parlate di prossima campagna olivicola che si annuncia scadente come quantitativo ma di tutto questo voi sindacati cosa avete fatto fino ad ora? Quale sono stati i risultati da voi raggiunti dopo aver per mesi sgambettato di qua’ e di là nei corridoi regionali dell’assessore Pentasuglia?Per non parlare dei tantissimi tavoli tecnici dove si parlava è si parla ancora per chi votare ma per risolvere i problemi su menzionati non fate niente per chi veramente vive dalla campagna.Ora per l’aumento del gasolio iniziamo a bloccare strade ed uffici vari e blocchiamo anche questa campagna politica dove la sparano tutti grossa ogni giorno e vediamo cosa succede.Un agricoltore molto molto incazzato.

francesco amenduni
francesco amenduni
1 anno fa
Rispondi a  Calimero nero

tutto questo (ed anche il peggio che potrebbe arrivare in futuro) è frutto del vergognoso assistenzialismo che ha finora caratterizzato l’agricoltura in italia e in particolar modo nel meridione. nessuna o pochissima modernizzazione, metodi produttivi paragonabili a quelli ottocenteschi , prodotti di eccelsa qualità ma tagliati fuori dai grandi flussi a causa di una micronizzazione degli operatori commerciali e produttivi, ognuno a tirare il suo pezzetto, senza mai pesare a fare categoria, se non per piangere, piangere, forte e rumorosamente e mungere , mungere dallo stato pantalone sussidi e sostegni che MAI nessun’altra categoria ha ottenuto … quindi oggi, di cosa ci lamentiamo?

Calimero nero
Calimero nero
1 anno fa

Caro signor amenduni volevo gentilmente sapere ma lei che mestiere fa? Certamente di come si vive in agricoltura lei con capisce un C……visto che è aggiornatissimo su come mungere le vacche da parte degli agricoltori che secondo lei beneficiano di aiuti a pioggia .Mi sorge pertanto spontaneo un dubbio :Forse lei è uno di quelli che ha sempre vissuto di “mungimenti a go go” ,oppure un percettore di reddito di cittadinanza nulla facit.A lei l’ardua risposta ma credo che sia meglio che continui a mungere in altri settori.Saluti

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