Consumi

Energia, nell’ultima bolletta stangata da +220% per agriturismi, fattorie e stalle

Pannello elettrico © Unsplash
Coldiretti Puglia: «Con l’arrivo dell’autunno i rincari graveranno in maniera preoccupante su frantoi e serre»
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Con una stangata del +220% dei prezzi alla produzione di energia elettrica sono oltre 20mila le aziende agricole pugliesi, quasi un terzo del totale (34%), che si trovano oggi costrette a produrre in perdita a causa dei rincari  e delle speculazioni scatenati dalla guerra in Ucraina: un bilancio pesante che, nell’estate, ha gravato sugli agriturismi e sulle spese per la gestione e l’irrigazione di fattorie e stalle, ma che con l’arrivo dell’autunno peserà in maniera preoccupante su frantoi e serre. È quanto denuncia Coldiretti Puglia, con la bolletta del bimestre alle aziende agricole, agrituristiche e agroalimentari che fanno i conti con spese di energia, carburante, mangimi per l’alimentazione degli animali ormai insostenibili.

Nel sistema agricolo i consumi diretti di energia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti, oltre all’energia per la gestione degli agriturismi, mentre i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti, mangimi per gli animali  e impiego di materiali come la plastica. Il comparto alimentare richiede invece – continua la Coldiretti regionale – ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro.

Per le operazioni colturali gli agricoltori – insiste la Coldiretti Puglia – sono stati costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 120% per il gasolio agricolo necessario per le lavorazioni dei terreni, senza dimenticare che l’impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%). Tra l’altro, in Puglia l’agroalimentare – spiega Coldiretti Puglia –  assorbe dal campo alla tavola oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali.

Si tratta di una bolletta energetica pesante nonostante nel tempo si sia verificato un contenimento dei consumi energetici grazie alle nuove tecniche e all’impegno degli agricoltori per la maggiore sostenibilità delle produzioni anche con l’adozione di tecnologie 4.0 per ottimizzare l’impiego dei fattori della produzione. Senza dimenticare che a migliorare il bilancio energetico della filiera ci sono gli investimenti nell’economia circolare con la produzione di bioenergie, dal fotovoltaico sui tetti di stalle, serre e capannoni rurali fino agli impianti a cippato e  alla valorizzazione dei reflui degli allevamenti con il biometano.

lunedì 22 Agosto 2022

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