"La Puglia nella tragedia del confine orientale: storie di profughi e accoglienza"

Giorno del Ricordo, a Palazzo Caputi incontro di approfondimento sul legame tra Puglia e profughi

La Redazione
Venerdì 11 febbraio, alle 18.30, nella sala conferenze del Museo del Libro. intervengono la professoressa Anna Gervasio dell'Ipsaic, l'assessora alle Politiche di comunità Monica Filograno; lo studioso Vincenzo Colaprice
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In occasione della Giornata del Ricordo, venerdì 11 febbraio, alle 18.30, nella sala conferenze del Museo del Libro – Casa della Cultura, in via Alcide de Gasperi, 26 a Ruvo di Puglia, l’Assessorato alle Politiche di Comunità del Comune organizza un incontro di carattere storico dal titolo "La Puglia nella tragedia del confine orientale: storie di profughi e accoglienza", dedicato alla drammatica vicenda del confine orientale e alle sue ripercussioni in Puglia. 

La professoressa Anna Gervasio, docente e ricercatrice dell'Ipsaic, affronterà il tema dell'accoglienza in Puglia dei profughi e degli esuli italiani dei territori del confine orientale. Dal 1944 fino alla fine degli anni Cinquanta, la Puglia ha affrontato l’emergenza dei rifugiati della Seconda guerra mondiale: tra questi migliaia di nostri connazionali profughi dall’Istria, dalla Dalmazia e dalla Grecia. Molti di loro trovarono sistemazione nei Crp (centro raccolta profughi) allestiti a Bari nella chiesa di Santa Chiara, nella caserma Regina Elena, nelle baracche di via Napoli e nell’attuale “Villaggio Trieste”; ad Altamura in un ex campo di prigionia; a Santeramo in Colle nella scuola elementare Balilla e a Barletta nella caserma Ettore Fieramosca. All'incontro parteciperà anche l'assessora al ramo Monica Filograno e lo studioso Vincenzo Colaprice.

«Quest’anno – ha detto l’Assessora – abbiamo scelto il Giorno del Ricordo per parlare di accoglienza, raccontando le ripercussioni che le vicende del fronte orientale ebbero sulla nostra regione con il passaggio e il soggiorno di tanti profughi istriani in Puglia. Questa ricorrenza, infatti, è anche un’occasione importante per parlare di pace e per condannare con decisione ogni forma di discriminazione e di razzismo. È molto importante che il Giorno del Ricordo non sia un momento di contrapposizione, ma piuttosto e per davvero una giornata di consapevolezza, rispettosa di tutte le memorie: dei crimini operati dagli Italiani contro le popolazioni slave come dell’orrore disumano delle foibe e del drammatico esodo istriano. Sia, il 10 febbraio, una giornata di analisi storica e non di propaganda, di pace e non di odio. È il solo modo che abbiamo per guardare avanti e costruire un Paese unito e solidale».

mercoledì 9 Febbraio 2022

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