Mercoledì 29 luglio (lo spettacolo era previsto per venerdì 17, ma la pioggia ne ha impedito lo svolgimento), alle 20, nella quarta serata di “E state in periferia”, la rassegna di eventi promossa dall’Azione Cattolica della parrocchia S. Michele Arcangelo e dal Coordinamento cittadino, sul sagrato della stessa chiesa, andrà in scena “Il fuoco di Culincenere“, spettacolo teatrale, a cura del Collettivo Autonomo “Sangue Dirapa”, che sollecita a riflettere sul tema della condizione della donna.
Il collettivo, formatosi nella comune dell’ex Villa Roth e della Ex Caserma Rossani (ora Caserma Liberata), a Bari, è composto Daniele Diomede, Elisa Manzari e Angela Faniello.
Sarà proposta una rilettura moderna della favola di Cenerentola ovvero Culincenere, la badante che deve occuparsi del marito diversamente abile della matrigna la quale, come nella fiaba originaria, insieme alle sorellastre maltratta la ragazza. Culincenere, stanca e sottopagata, scappa alla ricerca di un lavoro migliore. Incontra il Principe Azzurro, che non è proprietario di un castello.
Lo spettacolo farà riflettere, attraverso il riso, sulle vicissitudini di Culincenere, una Cenerentola contemporanea alla ricerca della libertà. In scena attori in carne e ossa e gommapiuma.
«L’altra sorellastra, la più triviale, la chiamava Culincenere” (Perrault) e noi abbiamo scelto di raccontare l’aspetto più triviale della fiaba di Cenerentola, immaginandocela badante, donna delle pulizie, insomma tuttofare ai tempi del precariato. La nostra Cenerentola, o meglio Culincenere, racconta della dura vita di chi è costretto a fare lavori alienanti, ma non per questo rinuncia al sogno: la nostra Culincenere non è alla ricerca del principe azzurro ma della liberazione dalle oppressioni di un mondo del lavoro che sfrutta» dicono dal Collettivo.
La partecipazione è libera e saranno rispettate le norme di sicurezza antiCovid-19.
Il nome del musicista attuale é Fabio Gemelli!
Attenzione lo spettacolo si terra' nell'ORATORIO POI XII