Attualità

Si azzeri la Tari 2020 per aziende agricole e agriturismi, l’appello di Coldiretti

La Redazione
L'associazione, insieme a Terranostra Puglia, chiede, poi, che i Comuni supportino gli imprenditori agricoli, prorogando il termine di pagamento della tassa dovuta, sia pure ridotta
scrivi un commento 133

Appello ai Comuni affinché o azzerino la Tari per le aziende agricole e soprattutto per gli agriturismi che sono stati chiusi per effetto del lungo lockdown, causato dall’emergenza Covid-19, o proroghino il termine di pagamento della tassa dovuta – ancorché in misura ridotta – per l’anno 2020.

Con una lettera di Coldiretti Puglia e Terranostra Puglia, associazione agrituristica e ambientale, è stato chiesto alle Amministrazioni Comunali di deliberare, relativamente alla Tari 2020 e in aderenza alle indicazioni contenute nella nota dell’Ifel, la Fondazione di Anci, indirizzata ai Comuni.

«L’attuale situazione di incertezza in ordine alla ripresa delle attività e del turismo non consente a tali imprese di riprogrammare gli impegni e di far fronte agli obblighi di natura tributaria. Per superare la crisi occorrono misure finanziarie in grado di sostenere la capacità economica e produttiva delle nostre imprese», ha detto il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

L’emergenza CoViD19 ha causato, in un breve lasso di tempo, gravissimi danni all’economia del Paese – aggiungono Coldiretti Puglia e Terranostra Puglia –, con le misure restrittive adottate per contrastare il diffondersi dell’epidemia che hanno determinato una forte contrazione delle attività multifunzionali delle imprese agricole le quali, nonostante tutto, non hanno interrotto le attività principali di coltivazione e di allevamento e continuano a garantire la produzione di cibo, pur in presenza di una forte concorrenza di prodotti esteri di bassa qualità sui banchi dei supermercati.

«L’Ifel ha confermato la facoltà dei Comuni di deliberare riduzioni della Tari – aggiunge Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia – per le imprese (utenze non domestiche) che siano state costrette a sospendere l’attività o a esercitarla in forma ridotta a causa della situazione emergenziale. Da quando è cominciata la pandemia in Puglia il 57% delle aziende agricole ha registrato una diminuzione dell’attività con un impatto che varia da settore a settore, con picchi anche del 100%. come per l’agriturismo dove sono chiuse per le misure anti contagio tutte le 876 strutture agrituristiche».

«Una anticipazione dell’apertura è necessaria per gli agriturismi – aggiunge De Miccolis -. Ma per riaprire i nostri agriturismi devono essere messi nella condizione di garantire la massima sicurezza con protocolli certi e senza costi insostenibili che si tradurrebbero in un colpo di grazia».

martedì 12 Maggio 2020

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti