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Fiori anticrisi per la Festa della mamma

La Redazione
Tra i regali floreali più gettonati prevalgono rose, petunie, calle e gerbere e tra le piante begonie, gerani e bouganvillea
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Fiori anticrisi per la Festa della Mamma dopo un lungo periodo di lockdown con il primo appuntamento per esprimere i propri sentimenti con un gesto tradizionale particolarmente apprezzato dalle mamme pugliesi.

Tra

i regali floreali più gettonati – spiega la Coldiretti Puglia – prevalgono

rose, petunie, calle e gerbere e tra le piante begonie, gerani e

bouganvillea.

Con la Fase 2 tornano progressivamente i fiori anche nei cimiteri

pugliesi, dopo due mesi di chiusura forzata che ha impedito la visita

degli italiani ai propri cari defunti. Gli effetti della pandemia

coronavirus – sottolinea la Coldiretti – sono stati resi

ancora più dolorosi dalla necessità per i congiunti di rinunciare al

culto dei propri cari e molti italiani colgono proprio l’occasione della

ricorrenza per fare visita alle proprie mamme.

«Si tratta di una boccata d’ossigeno per i floricoltori pugliesi che a causa
dell’emergenza Coronavirus hanno perso 200 milioni di euro di fatturato,
per
i problemi sull’export, con blocchi al confine ed in dogana di tanti
paesi Ue ed extra-Ue, ritardi e ostacoli nel trasporto su gomma, la
chiusura dei canali distributivi ma anche il divieto di cerimonie come
battesimi, matrimoni, lauree e funerali che ora
riprendono ma con forti limitazioni e la cancellazione di tutte le
manifestazioni fieristiche dedicate agli appassionati», dice
Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Il
settore sviluppa in Puglia una Produzione Lorda Vendibile di oltre 300
milioni di euro – riferisce Coldiretti Puglia – con un risvolto
occupazione
di oltre 2 milioni di giornate di lavoro. Il risultato dell’emergenza
con il blocco delle vendite è stato di quasi un miliardo di fiori e
piante appassiti e distrutti nei vivai dove – conclude la Coldiretti –
sono crollati gli acquisti di fiori recisi, di
piante fiorite in vaso, le produzioni tipiche della primavera e si sono
fermate anche le vendite e l’export di alberature e cespugli, in un
periodo in cui per molte aziende si realizza oltre il 75% del fatturato
annuale.

«Servono
interventi urgenti per indennizzare le imprese florovivaistiche per
l’ingente danno diretto e ridare liquidità alle aziende – incalza il
presidente Muraglia – attraverso la dichiarazione di stato di calamità,
con una declaratoria specifica per il comparto florovivaistico,
l’aumento del fondo rotativo che dispone al momento di una dotazione di
10 milioni di euro, del tutto insufficiente a dare
sostegno alle imprese florovivaistiche, il sostegno in de minimis alle
imprese e lo snellimento delle procedure per lo smaltimento del prodotto
invenduto».

L’erogazione
di finanziamenti da parte delle banche alle aziende in difficoltà a
causa dell’emergenza Coronavirus, con le opportunità previste dal
cosiddetto DL Liquidità (decreto legge 8 aprile 2020), attraverso cui
lo Stato si fa garante, interessa sia le aziende agricole che presentano
il bilancio sia quelle che presentano la semplice dichiarazione Iva
prevede diversi canali per l’attivazione dei
quali è possibile rivolgersi alla Rete Agricorporatefinance (www.agricorporatefinance.it) promossa da Coldiretti.

domenica 10 Maggio 2020

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