Politica

«Fare rete» il concetto chiave di Chieco

Raffaella Anna Dell'Aere
«Vuol dire tenere tutto dentro, avere la consapevolezza che, toccando un nodo, si toccano altre parti. Quando si parla di turismo, si parla anche di cultura e un buon amministratore deve avere una visione periscopica»
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Pasquale Chieco, candidato sindaco della coalizione di centrosinistra che comprende il Pd e Sinistra ruvese, ieri sera si è presentato ufficialmente alla cittadinanza nell’atrio ventoso dell’ex convento dei Domenicani.

Unico protagonista dello schieramento, Chieco si fa carico del passaggio del testimone di un'amministrazione uscente, presente a tratti in platea e raccolta in un silenzio quasi religioso. Campane, brezza, silenzio e timidi applausi creano il simbolismo giusto durante tutta la performance dialettica del candidato.

«Fare rete»

Il suo concetto chiave è «fare rete».Usando un linguaggio medico e scientifico, Ninni Chieco rivela che il suo operato avrà una funzione «periscopica» e non solo supportata dall’uso del «microscopio». Si orienterà per amministrare sapientemente sia in profondità, che allargandosi in una sezione più ampia, trasversale, orizzontale che tenga conto degli effetti sinergici con gli altri territori, nel presente e nel futuro, prevedendone concretamente gli effetti a lungo termine. «Fare rete vuol dire tenere tutto dentro, avere la consapevolezza che, toccando un nodo, si toccano altre parti. Quando si parla di turismo, si parla anche di cultura e un buon amministratore deve avere una visione periscopica».

Storia di Ninni

Accompagnato dal testo proiettato sul maxi schermo e dalle domande a lui proposte dalla giovane giornalista di RuvoLive.it Francesca Elicio, Pasquale Chieco ripercorre la sua poliedrica vita professionale, citando in primis gli studi in giurisprudenza, la professione legale, l’esperienza universitaria come docente in Diritto del lavoro e non ultimi i ruoli di responsabilità come dirigente e componente scientifico di diverse aree dell’assessorato alla regione Puglia.

Il suo primo intento è quello di volersi riaccreditare come cittadino ruvese considerandosi risorsa, insieme agli altri compaesani in trasferta, e non limite, per aver operato professionalmente a 30 chilometri da Ruvo.

Il programma

Affrontare la questione della Ruvo Servizi, affermare trasparenza e legalità in tutti i settori, creare connubio tra tradizione, valorizzazione e innovazione, fare rete tra i soggetti e le attività, valorizzare l’agricoltura, alimentare la cultura, strutturare un contenitore per l’esperienza bandistica, musicale e cinematografica sono i nodi essenziali del progetto politico di Chieco.

Il candidato si sofferma sull’importanza della promozione degli strumenti innovativi, di salvaguardia delle tradizioni sociali e culturali, della conoscenza del passato tramite la fruizione della digital library, raccolta digitale sistematica della storia ruvese.

La domanda sul passato della giunta Ottombrini fa calare una breve pausa prima della risposta di Chieco, che assolve l’uscente amministrazione giustificandola per essersi insediata e aver operato durante il peggior periodo dell’ultimo secolo, ma che nonostante ciò ha portato a compimento alcune opere pubbliche come la realizzazione del centro per anziani o la sede polifunzionale per l’accoglienza di cittadini extracomunitari.

Gli espropri

Da qui, il passaggio alla grave problematica sugli espropri è breve. «Il modo migliore per risolvere i problemi è non farli nascere», è la sua risposta. Cita le prime sentenze di condanna del Comune chiamato a pagare ingenti somme ai proprietari dei suoli a suo tempo espropriati per assegnarli alle cooperative edilizie. Illustra rapidamente il grave problema nato negli anni '90 e giunto con i suoi effetti disastrosi a cavallo tra l’amministrazione Stragapede e quella Ottombrini.

Fare squadra

Chieco propone la costituzione di un’agenzia per il miglioramento del servizio pubblico e, così come gli altri candidati, espone l’importanza di attingere ai fondi europei come risorsa per realizzare i punti programmatici fondamentali all’evoluzione strutturale, economica e culturale del paese. Evidenzia l’importanza di fare squadra, nella quale pone il suo ruolo di allenatore in gamba per costruirla, allenarla, determinarla, ribadendo che il suo obiettivo è quello di fare una buona amministrazione.

Ninni Chieco calca la scena con abilità attoriale in un pacato monologo che non subisce repliche nemmeno dal pubblico, non invitato a porgere domande al termine della serata. Il candidato si congeda dai presenti anticipando che uno dei suoi primi impegni sarà quello di invitare attorno a un tavolo comune tutte le eccellenze ruvesi nei diversi campi per dar voce alle idee trainanti che ne verranno fuori.

domenica 10 Aprile 2016

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