Attualità

Con “Puliamo il mondo” i bambini hanno un occhio critico verso la realtà

Francesca Elicio
Gli alunni del 2° circolo didattico si sono divertiti molto nella pulizia del paese, attraverso cui hanno imparato come bisogna comportarsi da perfetti cittadini. E in più rimproverano gli adulti per il loro mancato buon esempio
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Si è tenuta ieri mattina l’iniziativa del II Circolo didattico “San Giovanni Bosco” dal titolo “Puliamo il mondo".

Un’idea interessante e formativa quella pensata dal dirigente Angelo Panebianco, che è voluto andare oltre l’insegnamento cognitivo e ha collocato i bambini nel bel mezzo della realtà vissuta ogni giorno.

Ogni plesso si è occupato di una zona: gli alunni della Bartolo di Terlizzi si sono recati in piazza Bovio, quelli della san Giovanni Bosco negli spazi antistanti corso Jatta e i bambini del plesso di via dell’Aquila, in collaborazione con i piccoli della Peter Pan, sono rimasti in zona per ripulire le aree circostanti la loro scuola.

Dalle 9 di ieri quindi, carichi di buste, palette, guanti, cartelloni, cappellini, si sono impegnati a ripulire il paese da tutta la sporcizia e la nostra noncuranza.
Musica, tanta allegria e la gioia di rendersi utili hanno regnato durante la giornata, complice anche il bel tempo.
A questo proposito abbiamo intervistato il dirigente Panebianco, soddisfatto del risultato dell’iniziativa: «L’idea di “Puliamo il mondo” nasce dal fatto che il nostro circolo punta molto sulla formazione del futuro cittadino, che passa attraverso diverse fasi: innanzitutto la cura degli ambienti scolastici, poi degli spazi antistanti la scuola e infine attraverso l’occhio critico puntato sul paese.
Un esempio è appunto piazza Bovio o la zona che circonda la piscina comunale. Quest’anno abbiamo voluto coinvolgere tutte le classi: questa mattina infatti sono stati protagonista circa 605 alunni divisi nelle zone interessate.

Il lavoro in classe svolto da circa un mese è stato di fondamentale importanza per focalizzare meglio l’obiettivo dell’azione: sta al docente infatti dare l’impostazione generale e al genitore cercar di far comprendere al figlio ciò che gli sta intorno.
Cerchiamo comunque in tutti i modi di dare continuità: a questo proposito abbiamo in cantiere un progetto sull’educazione alla legalità con un taglio ambientale. Attendiamo la fine dell’anno solare per sapere se andrà in porto. Di sicuro lavoreremo con la scuola media e il biennio del liceo scientifico di Ruvo.

La nostra prerogativa è mettere il bambino in contatto con la realtà quotidiana».
E i bambini invece che ne pensano? Ci hanno espresso la loro impressione due bambine del plesso “Bartolo di Terlizzi” impegnate nella pulizia di piazza Bovio.

«Ci siamo molto divertite stamattina. E’ stato veramente bello, ma la cosa che non ci è piaciuta è che abbiamo tenuto i giubbotti e i cappellini con i quali era difficile lavorare. Da questa esperienza abbiamo imparato che noi siamo cattivi nei confronti della natura e dovremmo imparare a rispettare il mondo che ci circonda. Ai nostri coetanei e a tutti gli adulti vorremmo dire che loro devono educarci a tenere pulito l’ambiente dando l’esempio. Non va buttato nulla per terra, né le gomme da masticare, né le sigarette. Promettiamo a noi stesse di non sporcare mai più l’ambiente, ma non è giusto che dopo questi eventi si ritorna sempre alla stessa storia: sporcizia e non rispetto dell’ambiente».

Una delle due ha affermato che però non ripeterebbe l’esperienza perché è stata circondata da tanta sporcizia: ha infatti trovato un pannolino sporco.

Crediamo che questa ultima affermazione debba essere da monito per tutti quanti noi.

mercoledì 28 Ottobre 2015

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