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“My home”, parte ufficialmente il primo progetto di “autocostruzione” della casa

La Redazione
L'iniziativa è stata promossa grazie ad un gruppo di persone che spinti dalla forte esigenza di realizzare alloggi a costi accessibili, hanno dato il via alla sperimentazione della metodologia diffusa in Puglia e in altre parti d'Italia
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Parte da oggi a Ruvo il progetto “My home”, primo progetto di “autocostruzione” della casa

L’iniziativa tra le prime avviate in Puglia è stata promossa grazie ad un gruppo di persone (tecnici, professionisti, giovani coppie) riunitesi in un comitato promotore, che dopo una fase di approfondimento, incontri e verifiche di fattibilità, spinti dalla forte esigenza di realizzare alloggi a costi accessibili, hanno dato il via alla sperimentazione della metodologia già diffusa in Puglia e in altre parti d’Italia (esempi a Barletta con l’associazione “Fraternità per il Diritto alla Casa” e San Giovanni Rotondo con l’associazione Suda).

I responsabili sono da diversi mesi alle prese con la “gestazione” del progetto propedeutico al battesimo del futuro cantiere (immobile, suolo, procedure amministrative e burocratiche, ecc.). A breve si passerà alla fase operativa, prevedendo anche brevi percorsi formativi di preparazione e costituzione di una coop.. Tutto secondo i requisiti e termini previsti dalla normativa della Regione Puglia in tema di realizzazione di interventi in autocostruzione e autorecupero (linee guida). 

Infatti, Il modello di realizzare casa in autocostruzione già piuttosto collaudato altrove, segue la scìa di altre esperienze svolte in altre regioni e da pochi anni si è affacciato anche dalle nostre parti. In internet è nutrito l’elenco di esempi, testimonianze, normativa, eccetera.

Parola d’ordine per tutti è la “sostenibilità”, partendo soprattutto dalla sostenibilità finanziaria e nelle sue forme agevolative.

«E’ una formula sviluppatasi da diversi anni e che in momenti di difficoltà economiche come quelle in cui stiamo vivendo può diventare una valida soluzione per chi ha bisogno di casa», hanno esordito i componenti della neonata iniziativa. «In un periodo in cui infatti l’acquisto della prima casa è diventato piuttosto complicato – hanno aggiunto – pensare allora di realizzarla in autocostruzione (o in autorecupero) mettendoci del proprio in termini di tempo e manualità può davvero rappresentare una risposta». 

Ma che cos'è l'Autocostruzione.
Consiste nel costruire direttamente del tutto o in parte la casa in cui si andrà ad abitare con il diretto coinvolgimento dei proprietari, al fine di ridurre i costi di fabbricazione e ottenere forme agevolative e alla fine condizioni migliori.

«I protagonisti del processo costruttivo sono gli stessi proprietari – ha spiegato l’arch. Francesca De Ruvo del team tra gli sviluppatori del progetto – con il supporto di alcune competenze che garantiscono l’assistenza tecnica e le certificazioni indispensabili all’intero processo di realizzazione».

Primo obiettivo quindi è quello di rendere possibile l’accesso al bisogno abitativo di nuclei familiari a reddito medio/basso e soddisfare così a costi accettabili l’acquisto di casa, visto che nel corso degli anni il costo degli alloggi è lievitato molto più in fretta dei redditi, sia per l’affitto che per la proprietà.

Come funziona.
Secondo le linee guida della Regione Puglia approvate nel 2012 nella   pratica dell’autocostruzione   i   futuri proprietari   partecipano   alla   costruzione   della  loro   casa con   l’apporto   del   proprio   lavoro   che   varia   fino   ad   un massimo del 70% del processo costruttivo con un ammontare stabilito di ore di lavoro prestato dal nucleo familiare per singolo alloggio. Gli auto costruttori lavorano sotto la   guida   di   professionisti   che   nel   corso dell’intero processo edificatorio garantiscono l’assistenza   tecnica indispensabile, la qualità architettonica, la sostenibilità ambientale dell’intervento e il rispetto delle norme di sicurezza.

«E’ una pratica già consolidata in altri paesi europei, in particolare del Nord Europa, e che si sta diffondendo anche in Italia e da oggi contiamo di farlo anche in Puglia – ha spiegato l’allora assessore regionale all’urbanistica Angela Barbanente – soprattutto per la possibilità di risparmiare sul prezzo finale della casa. I vantaggi sono tanti: dalla possibilità di dotarsi di un’abitazione a un prezzo contenuto, alla maggiore aderenza dell’alloggio ai bisogni, aspettative e desideri di chi lo abiterà, alla creazione di un senso di appartenenza al proprio luogo di vita alla promozione di un senso di comunità tra i partecipanti, alla riappropriazione di tecniche tradizionali, semplici e maggiormente legate ai contesti locali, e quindi spesso anche a abitazioni a più basso impatto ambientale e più sostenibili».

Un ruolo lo hanno anche i Comuni che potranno prevedere le proposte progettuali in autocostruzione nell’ambito della normativa urbanistica comunale (PUG) considerato che in un periodo in cui le risorse pubbliche sono scarse e gli investimenti sulla casa ridotti e a volte esclusi, l’autocostruzione può rappresentare una valida soluzione.

lunedì 27 Luglio 2015

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autocostruttore
autocostruttore
8 anni fa

Eh si, il metodo è già piuttosto consolidato e ha già dato molte soddisfazioni. Queste le immagini delle abitazioni realizzate in autocostruzione a Ravenna, con audio di Liberaradio http://matteo-equilibrio1.blogspot.com/2013/11/immagini-del-cantiere-occupato-di.html

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