Cultura

Giovedì e venerdì ultimi appuntamenti con la stagione teatrale

La redazione
Cirano Lonely Hearts Club Band è un faticoso viaggio nel passato del Signor di Bergerac, che conduce lo spettatore attraverso gli antri nascosti delle sue frustrazioni
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Ultimi due appuntamenti al Teatro Comunale di Ruvo di Puglia, via A.Pertini 43, per la stagione di prosa 2008-2009:

L’Odissea riscritta e diretta dall’argentino César Brie per il Teatro de Los Andes – da lui fondato nel 1991 in Bolivia, sua patria d’adozione – sarà in scena Giovedi’ 30 Aprile alle 21.00.

Sono stati necessari tre anni di lavoro per questa rilettura personale e collettiva del poema omerico, che rimescola generi teatrali e discipline, passando dalla commedia alla tragedia e contaminando la prosa con musica, danza e canto.

Sul palco dieci giovani ma esperti attori. La scenografia è essenziale: lunghe canne di totora del Lago Titicaca che, aprendosi, richiudendosi e spostandosi lungo binari mobili, creano stanze, prigioni, spiagge, marosi e paesaggi onirici.

Brie cala Ulisse nella realtà contemporanea offrendo diverse chiavi di lettura, mescolando miti classici e miti andini, memoria e attualità, sfera interiore e sfera sociale, introspezione e denuncia, per poi sempre tornare a Omero e all’universalità del suo canto. E come Omero ci parla di guerra, brutalità, smarrimento, passione, nostalgia, amore, fedeltà, attesa, umiliazione, solitudine, assenza… uomini che partono, figli che crescono senza l’affetto dei padri, donne abusate, mogli che aspettano e scrutano il mare, viaggi senza ritorno.

Vi ritroviamo l’odissea personale di ciascuno di noi, con i nostri naufragi, i nostri approdi temporanei, i nostri mostri e la nostra Itaca. Ma il viaggio di ritorno da Troia nel testo di César Brie diviene anche e soprattutto metafora del viaggio dei nuovi naufraghi, di quei milioni di moderni migranti che come Ulisse si chiamano Nessuno, perché spesso è loro negata anche un’identità… “il mio nome non importa, qui siamo nessuno”. ( Anna Maspero)

Venerdi’ 1 Maggio alle 21.00 CYRANO LONELY HART CLUB BAND della compagnia C.R.E.S.T./Grammelot di e con Salvetore Marci

Cirano de Bergerac che in vita fu tutto e non fu niente ripassa la sua scrittura scenica dimenticando la memoria e da commediante di razza abbisogna anche questa sera della menzogna per essere vero.
All’interno della propria solitudine (o)scena inventa e re-inventa, disfa e si disfa, si perde e perde, inciampa incessantemente nella sensazione a dispetto del narrativo confrontandosi con il suo doppio-Cristiano, cercando di confondersi a lui ma ormai non riuscendoci più…Cristiano è morto ed è faticoso mantenere un doppio che non c’è più, soprattutto quando si è vecchi e moribondi. Diventa tutto incompatibile, la musica continuamente negata, l’incontro con la platea-morte, con le luci, ma quali luci, sono dei proiettori quelli…Anche Rostand diventa incompatibile, chi lo cerca casca male poichè il personaggio è ribelle anche al suo principale cantore. Quì Cirano è definitivamente solo, forse sta morendo, ma con una gran voglia di risorgere e di rimorire per poi risorgere ancora una volta come fa ogni volta l’attore quando si rovina in scena, a dispetto di ogni testo a monte e di ogni applauso a valle.

La nostra ricerca su Cirano arriva alla terza tappa. I precedenti studi, entrambi in carcere con attori "ristretti", al carcere minorile "Fornelli" di Bari e alla "Casa Penale Femminile" di Trani, ci hanno offerto le motivazioni giuste per ritornare ad esplorare la forma del monologo con all’origine comunque il respiro di tante persone.

E’ possibile assistere allo spettacolo del venerdì presentando al botteghino il biglietto dello spettacolo del giovedì.

lunedì 27 Aprile 2009

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