Cultura

Il bello di scoprirsi Clown!

Grazia Ippedico
si è tenuto la scorsa settimana un seminario per Clown, a cura di Robert McNeer, attraverso il metodo Nose to Nose.
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Il lavoro dell’attore, si sa è pieno di difficoltà, irto di ostacoli. Recitare è un’arte e in quanto tale non sempre viene compresa. Quando poi si parla di comicità, solo pochi riescono a percepire lo sforzo e il grande e raffinato lavoro che viene tessuto alle spalle.

Presso il teatro comunale di Ruvo si è tenuto la scorsa settimana un seminario per Clown, a cura di Robert McNeer, attraverso il metodo Nose to Nose.
Il viaggio alla scoperta del clown che vive dentro ciascuno di noi, è un viaggio nella spontaneità e nello humour, nelle vulnerabilità e potenzialità infantili. Mcneer lavorando sulle teorie dello psicologo Winnicot, per il quale noi diventiamo come siamo attraverso lo sguardo degli altri. Ovvero è così importante per l’essere umano lo sguardo dell’altro da diventare insopportabile l’essere invisibile.

Scoprire il proprio clown – non tanto il clown del circo con le sue gag preparate, ma una figura più enigmatica, non convenzionale – corrisponde a un viaggio nella spontaneità e nello humour, nelle proprie vulnerabilità e potenzialità infantili. I bambini piccoli sono dei clown naturali. Esplorano e comunicano con il loro ambiente, utilizzando soprattutto i linguaggi non verbali, attraverso il gioco simbolico del "far finta che". Da adulti, è attraverso la creatività che possiamo ritrovare quel potenziale, e scoprire che lo humour ama sperimentare ai confini della nostra "area protetta", tra paura ed eccitazione. Si lavora in gruppo, riscaldandosi con giochi ed esercizi vocali e fisici. Si procede con le improvvisazioni. Si discute ogni improvvisazione per notare gli aspetti positivi e importanti del proprio clown, e come essi vivono dentro di noi.
Il naso del clown, "la maschera più piccola del mondo", è la maschera che smaschera. Il clown lascia volare la nostra immaginazione, tenendo però i nostri piedi saldamente a terra, dando il benvenuto a tutto quello che emerge.

Il lavoro è durati tre giorni e vi hanno partecipato nove persone, ruvesi e terlizzesi, delle quali non tutti attori. Gli attori, vestiti con semplice comicità dietro il naso rosso, hanno saputo affascinare gli spettatori attraverso l’improvvisazione. Uno spettacolo fuori dal comune e senza pretese che ha dimostrato ancora una volta la validità osmotica del teatro comnale sul nostro territorio.

Infatti com’è è vero che il teatro di ruvo dà così anche riceve moltissimo. Un esempio tra tutti l’evento il Global talk show, organizzato dal Forum Giovani che ha usufruito dello spazio del teatro, presentandolo in maniera originale ed innovativa. Osmosi che va oltre le ideologie e le bandiere. E che finalmente fa cultura.

martedì 31 Marzo 2009

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duxx
duxx
15 anni fa

Cmq complimenti alla bionda del gruppo!é veramente fantastica!sei di ruvo?

cindy82
cindy82
15 anni fa

Il clawn con la maglia bianca è mia sorella!!!! Bellina!!!

cindy82
cindy82
15 anni fa

Il clown con la maglia bianca è mia sorella!!!! Bellina!!!

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