Domenica 11 novembre tanti nostri concittadini avranno potuto notare un fiume umano attraversare le vie principali, i vicoli, le stradine e le piazze del centro storico ruvese, nel corso di una manifestazioni dedicata al “fungo cardoncello”.
Gli organizzatori – Confcommercio e Pro Loco, con supporto amministrativo – hanno semplicemente dedicato la manifestazione ad uno dei più prelibati frutti del territorio murgiano. Che poi si sia trattato di un pretesto per offrire tanti prodotti tipici, lo ha dimostrato il fatto che i cardoncelli siano stati molto ai margini delle pietanze che si trovavano sulle decine di stando e bancarelle.
Quindi, un’occasione per creare economia, produzioni tipiche, artigianato e valorizzare la città. In molti, passando per la piazza Menotti-Garibaldi piuttosto che per via Modesti o altro, ci siamo chiesti il perché del fatto che tali manifestazioni siano un “unicum” invece che la “regola”, dato che il nostro “centro storico”, regolare urbanisticamente e pregevole architettonicamente, si presta ad essere vissuto e non abbandonato.
Venerdì 23 e sabato 24, di sera, i negozi di Ruvo – in buona parte – hanno tenuto spente le insegne esterne, in segno di protesta per la situazione del commercio ruvese (mancanza di un piano del commercio, probabilità di apertura di grande strutture al dettaglio, scarsi aiuti da parte dell’amministrazione in prospettiva del Natale).
Ancor più buia la nostra città, a riprova che se la crisi economica della Nazione viaggia su binari di estrema velocità, Ruvo riesce a risentirne ancora di più.
Ed allora, l’unica seria ricetta che una amministrazione locale può mettere in campo per aiutare il tessuto connettivo delle categorie della produzione e del commercio è quella di creare regole e strumenti per lo sviluppo. Ed il guaio è che gli strumenti esistono e sono assolutamente utilizzabili….. anche domani mattina.
Sanno i nostri amministratori che giace da oltre due anni nei cassetti o sulle scrivanie (speriamo non… polverose) un regolamento per lo sviluppo e per l’insediamento delle attività produttive e commerciali nel centro storico di Ruvo (ai sensi della L.R. n. 11/2003), accompagnato da un verbale di intesa per gli aspetti sanitari ed urbanistici più importanti per le attività del centro storico (altezze per i locali, norme per le pedane e la somministrazione, servizi igienici, ecc.), pure sottoscritto dalle amministrazioni interessate e realizzato dal sottoscritto e dall’Avv. Bonadies, assessori dell’epoca?
Sanno gli stessi nostri amministratori che vi sono associazioni di categoria che stanno proponendo di elaborare gratuitamente il piano del commercio, forse al fine di contribuire come costi e per la difesa dei piccoli operatori ruvesi ?
Cosa impedisca di approvare norme che sblocchino settori nevralgici per la nostra economia e la stessa vita cittadina, quando non vi sono veramente difficoltà a poterlo fare in pochi giorni, rimane un mistero. Così come è pernicioso l’atteggiamento del centro-sinistra che lamenta il mancato rispetto delle regole nel passato e poi presenta in consiglio comunale un “debito fuori bilancio” di notevole portata per pagare la segnaletica stradale di cui la città è (sin) troppo piena ed anzi, in alcune zone, veramente stufa!
Quel che non vorremmo vedere è una nuova manifestazione “sotto il Comune” per ottenere un qualche risultato, al fine di non ingenerare una pericolosa spirale di condizionamenti ed azioni poco serie.
*Componente esecutivo regionale An.
A mio avviso un piano di commercio gratuito è di per sè… improduttivo.
I progetti di qualsiasi natura, per essere validi, vanno fatti da gente competente e non “raccomandata”, di conseguenza ogni progetto prodotto affinchè sia serio deve essere retribuito.
Egr. avv. ma cosa pensa sul fatto che la sua coalizione altro non fa (anke su qsto forum) che dire che Ruvo è solo una sagra??? quindi le sagre non sono questo grande schifo…
non sono d’accordo, e mi riferisco a levantino, che ogni progetto affinchè sia serio debba essere retribuito non è detto che più costosa è la medicina e meglio è, certe volte basta solo una supposta nel sedere giusto che tutto funzioni.
Egr. Avv. Ippedico,la bozza di regolamento che Lei tanto decanta, mi risulta sia frutto del lavoro esclusivo fatto da alcuni suoi amici, già prima della vostra esperienza amministrativa (eravate opposizione), che si sono adoperati per il rilancio del centro storico e del commercio.Ciò premesso, le sottopongo queste semplici domande.1)In più di due anni di amministrazione cosa ha fatto per il commercio e per il centro storico? … segue …
…continua…Non mi risponda che il Suo assessorato non ne aveva le competenze, in quanto avrebbe potuto suggerire quantomeno la volontà politica del partito da Lei rappresentato (AN), in qualità sia di assessore, sia di presidente del circolo?2)Quali sono state le priorità del commercio per Lei? 3)Cosa ha proposto quando c’è stata l’istituzione dei grattini, che tanto hanno penalizzato i commercianti ?…segue…
…continua…4)Lei che sì e sempre “glorificato” come paladino del rispetto delle regole e delle pari opportunità, cosa ha proposto sul tema delle occupazioni selvagge di suolo pubblico, che creano una concorrenza tanto sleale tra commercianti? 5)Cosa ha suggerito per rilanciare la nostra Città, dal punto di vista culturale, turistico ed enogastronomico? …segue…
…continua…6)Corre voce che si sia stata concessa la possibilità di costruire in zona Calentano, un centro di spiritualità con annesse camere, sala ristorazione e sale conferenze, su un suolo comunale. GRATIS.I titolari dei pubblici esercizi e delle strutture ricettive della Città, devono mettersi alla ricerca di un nuovo lavoro?…segue…
…continua…7)Considerata già l’esistenza del Contratto di Quartiere 1, quale è stata la necessità di formulare un nuovo Contratto di Quartiere 2, visto che il bando stesso prevedeva la riqualificazione delle aree degradate? Il centro storico non era forse abbastanza degradato?
Il suo parlare a posteriori mi sembra tanto la riproposizione di una commedia antica, alla quale i soliti spettatori paganti (i commercianti ed i Ruvesi tutti) assistono ormai da troppo tempo.
Secondo me la ragione non sta ne a Destra e ne a Sinistra. Infatti vorrei porgere una semplice domanda ad Ippedico: Perché l’attuale Amministrazione dovrebbe ignorare un regolamento che, secondo Lei, è vantaggioso per il nostro paese mettendoci così in crisi? Non vedo il motivo di questo autolesionismo. Per cui ci sarà qualcosa che non torna….come al solito!
Caro baffodoro ti ribadisco che se si mira a qualsiasi progetto serio bisogna essere pronti a retribuirlo ed a retribuirlo adeguatamente;tutto questo perchè studiare seriamente ed approfondire seriamente costa tempo e denaro. In genere la minestra riscaldata costa pochissimo ma…è minestra riscaldata appunto. Quanto alle supposte, ebbene,quelle sono medicine a poco prezzo delle quali volendo ti puoi accontentare.
In data 05.12.07 la Giunta di Ruvo ha dato mandato per la predisposizione del piano di commercio della città. (la delibera è affissa all’albo comunale chiunque la può vedere). L’intevento dell’avv. Ippedico mi pare troppo tempestivo.. ora continuate ad accusare la giunta d’immobilità!
caro levantino io mi accontento anche delle medicine a poco prezzo ma sembra invece che tu abbia bisogno di qualcosa che ti lasci il ricordo ogni volta che ti siedi,credimi si inizia sempre con la medicina economica e poi……..
Il piano commerciale ha a valenza urbanistica e riguarda moltissimi aspetti, compreso quello della normativa nel centro storico. La riforma delle pensioni non si può far fare alla cgil nè agli imprenditori, come il piano regolatore non si può far fare ai costruttori o ai proprietari di suoli. i piani generali li fanno gli esperti sentendo tutte le parti interessate, con pari dignità. Così funziona normalmente, altrimenti ognuno fa il piano che conviene esclusivamente a sè. o non è così?
Caro baffodoro quello che a te sembra non conta nulla, perchè sono i fatti che contano. I fatti dicono (tu stesso lo ammetti) che ti accontenti di medicine a poco prezzo, quindi di supposte. Chi si accontenta gode. Buon divertimento.
caro:sig vito angelo ippedico,ma qundo eri assesore,cosa ai fatto? (solo danni)
Abbiamo un bellissimo centro storico valorizziamolo, perchè la storia di Ruvo è molto bella,però spesso nn ci sono giude oppure ci sono ma sotto pagate ecco perchè il turismo a Ruvo nn esiste.
Caro levantino mi sembra di capire che certi progetti li hai già vissuti e pertanto insisti sul fatto che, un progetto, per avere successo venga ben retribuito,ma chi ci assicura il successo del ben retribuito progetto?o la retribuzione avviene dopo aver accertato che il progetto funziona?ma fra questi esperti ci sei anche tu?
Caro Baffodoro finalmente mi hai posto delle belle domande. Non sono esperto di progetti di natura commerciale, le mie perplessità su quanto affermato dall’avv. Ippedico, tra l’altro libero professionista, nascono quando egli parla di piano commerciale a titolo gratuito. Se un artigiano ti ripara un qualcosa gratuitamente e la cosa riparata continua a non funzionare, nel momento in cui l’ho rimproveri ti dice:”a quel prezzo che pretendevi”.
Caro Levantino scusami ma avrei un ultima domanda,ma qui a ruvo c’è qualche esperto in materia?
con questa ti saluto e…………..
Buon Natale e un Buon Anno.
Caro baffodoro non so dirti se a Ruvo ci sia qualche esperto della materia di cui ci stiamo occupando.
Ma ritengo che ciò non sia un problema: se non c’è a Ruvo, l’esperto, si prende da fuori, l’importante che sia preparato, non “raccomandato” e sappia assumersi le proprie responsabilità. Buon Natale e Buon Anno anche a te.