A seguito di un’assemblea tenutasi domenica scorsa, la Confcommercio di Ruvo ha indetto per venerdì 23 e sabato 24 novembre il "Black Out Day". Si tratta di una iniziativa di protesta che vedrà i commercianti che aderiranno, tenere spente le luci di vetrine ed insegne per rivendicare nei confronti delle autorità competenti «un dialogo sui problemi per trovare soluzioni condivise».
Problemi legati ad esempio alla mancata redazione del Piano commerciale, alla sicurezza, all’abusivismo commerciale, e al mercato settimanale. Confcommercio indica il Black Out Day come un "atto primo" che annuncia altre forme di protesta «contro la cecità dell’Amministrazione comunale».
(nella foto: un incontro tenutosi a febbraio tra i commercianti e il Sindaco di Ruvo).
Anche se non conosco il merito della protesta dei commercianti concordo sulla protesta riguardo l’abusivismo commerciale… possibile che c’è gente che vende frutta verdura e quant’altro senza pagare nulla.. e fuori dagli spazi assegnati.. questa cosa non l’ho mai capita!
….egregi commercianti di ruvo, due settimane fa mi sono fatto un giretto nei vostri negozietti….non voglio citare il negozio, però ho trovato abbigliamento astyle al costo di 70 euro…ma ci rendiamo conto??? ma siete fuori??? fate tutti i black out che volte, da voi nn verremo mai a comprare se non abbassate i prezzi, e invito l’amministrazione a fregarsene della gente che fa ricarichi del 200% sull’abbigliamento.
e chi lo vedrà il blackout dei commercianti in una città che è da quasi due anni in totale blackout?
questa amministrazione non ha pudore: vedi ciò che è successo ieri sera al consiglio sulla ruvo servizi. vergognatevi, statalisti di sinistra degni eredi del clientelismo della destra. siete tutti uguali. andata a casa per favore
I commercianti ruvesi fanno bene a protestare! Altrimenti diventeremo il “paese dei fruttivendoli” che ormai hanno invaso la zona del passeggio e chissà fin dove arriveranno… Ma possibile che l’Amministrazione non riesce a contenere questo fenomeno? Perché non si vieta ai fruttivendoli di sporcare i marciapiedi con l’esposizione (oscena) della propria merce? Perché sul corso non si incentiva l’apertura di negozi che invece sono costretti a rimanere in periferia?
allora cominciamo da piazzetta cervone su Corso G. Jatta: perchè è totalmente occupata dai fruttivendoli da sempre? Perchè questo sfacciato abuso? Per il blackout-day mi viene da ridere…e da piangere: D’ingeo pensa ai fatti suoi, diversamente avrebbe consigliato ai suoi iscritti la scoperta dell’acqua calda, ovvero abbassare i prezzi folli ed illuminare le vetrine….
Ci risiamo con le idee disfattiste!Ma è possibile che non avete ancora capito che non si risolve nulla oscurando le vetrine!Piuttosto che continuare a piangere, se l’amministrazione non può concedere fondi perchè non ci stanno!Pensiamo ad una alternativa! Potremmo pensare di cavarcela con le nostre forze!Pensiamo piuttosto a come poter rendere le nostre vie e i nostri negozi più accoglienti!Un pò di ottimismo farebbe bene e le lacrime non fanno altro che affossare la nostra cultura!
si và per estremi o fuorilegge o non lavori.mi auguro che questa azione sia solo l’inizio e che se non dovesse portare i risultati sperati, proporrei una serrata totale di una settimana a tutti i commercianti e artigiani e che nel frattempo si regolarizzi chi è in difetto,
altro che black out day
Mi aspettavo una iniziativa simile. Ogno anno di questi tempi il Sig. D’Ingeo prende sempre questo tipo di iniziative, e tutto il resto dell’anno silenzio, lo fa perchè essendo vicina la scadenza dell’anno e con l’anno nuovo bisogna rinnovare il tesseramento alla associazione, vuole dimostrare che l’Ascom esiste.
Per quanto riguarda l’abusivismo, è facile scaricare le responsabilità sugli altri(vedi amministrazione, Vigili urbani, ecc.) e le proposte dell’Ascom quali sono? Se il sig. D’Ingeo è sicuro che a Ruvo esiste l’abusivismo, non deve fare altro che prendere carta e penna scrivere i nomi degli abusivi e FIRMARE e denunciare a chi di competenza. E’ora che ognuno si prenda le proprie responsabilità e non solo lo stipendio.
CARO D’INGEO COME PUOI TU DARE INDICAZIONI DEL GENERE AI COMMERCIANTI DI RUVO CHE TU RAPPRESENTI? A ME POI RISULTA CHE TU VIVA A corato COME PUO’ ESSERTI A CUORE LA SORTE DEL COMMERCIO (se così si può chiamare) DI RUVO?
Tutti bravi a parlare nessuno è capace di intervenire a favore del commercio e dei commercianti ruvesi.Il paese muore e le colonne portanti cadono,con la loro economia,con le loro luci risvegliano un paese che da anni è deprimente e fa deprimere.A gennaio ci saranno ancora tanti negozi che chiuderanno e noi continuiamo a parlare del dott.D’ingeo e del suo operato. Propongo ai commercianti chiusura per almeno un mese per che tutti si possano render conto di quello che è un paese senza commercio.
un mese mi sembra esagerato mbavnginz poichè potrebbe succedere davvero che qualcuno non apra più,penso che una settimana sia un tempo giusto per far maturare qualcosa di concreto e poi pensi davvero che chiudano tutti?vedi gli scioperi chi aderisce e chi no pertanto deve essere una azione dove tutti aderiscono anche perche ci sono sempre i soliti furbi che si sfregano subito le mani solo al pensiero che gli altri sono chiusi per protesta.
Rispondo memoriastorica e blasius in qualità di “antica” conoscente di D’Ingeo, rammentando (a chi di memoria ne ha poca) che la famiglia D’Ingeo è nel commercio da tre generazioni. Il Presidente dell’Ascom è “figlio d’arte”
Per residenza e/o domicilio (per il distinguo rinvio alla lettura del par. 45 Manuale di Diritto Privato Torrente-Schlesinger) non necessita dimorare stabilmente in un luogo per intervenire su abusi e soprusi di cui è fatta segno una categoria.
Intelligentibus pauca!
Si sta parlando molto e solo dei commercianti, ma della cittadinanza che questo tipo di commercio lo subisce (nel bene e nel male) non ne sta parlando nessuno. E’ possibile che i problemi stanno solo dalla parte dei commercianti e non anche dalla parte dei cittadini? L’associazione dei commercianti può organizzare un dibattito con la cittadinanza sui problemi del commercio visto dall’ottica dei fruitori cioè la cittadinanza? Ai posteri l’ardua sentenza.
bravo baffodoro hai ragione i furbi ci sono sempre……….pensano solo a fregare gli altri commercianti non rispettando tante cose tra cui il riposo settimanale……..questa purtroppo e la realta ruvese ci vorrebbero piu controlli.mancanza di rispetto verso gli altri commercianti.
Cara sara_00 o parente stretta di D’Ingeo, fare l’avvocato del diavolo solo sulle cose che si conviene, alla fine si diventa l’avvocato delle cose perse. Non è scritto da nessuna parte che il D’Ingeo deve per forza essere esperto del commercio solo perchè ha avuto parenti o qualche zio commerciante. Deve ancora dimostrare di essere un serio e competente dirigente dell’associazione, sgangiato da qualsiasi carro o personaggio politico il quale è sempre stato attaccato caro avvocato.
Scusate ma qualcuno esagera: solo per il fatto che il padre del d’ingeo vendeva il pesce parliamo di generazione di commercianti? I commercianti ruvesi imparino prima l’educazione ed il rispetto, salutando i clienti ed offrendo varietà di merce e prezzi da paese e non da metropoli. D’ingeo poi, lui pensa solo a sè,chiacchiere al vento…ma va…
ha voi commercianti;magari chiudevate del tutto!tanto non sapete che cose la concorrenza,una maglia la vendete per 10 volte in piu rispetto ad altri paesi vicino.non si puo avere la botte piena e la moglie ubriaca!!!!!!!!e ve la prendete con il mercato,ma andate……. guardate il potere d acquisto delle famiglie di ruvo anzi menomale che c e il mercato ,e sta bene dové..
Bravi, bravi!! Tutti bravi a criticare il lavoro altrui. Guai però se qualcuno ci tocca il nostro bel posticino statale da sei ore al giorno e tutti i privilegi che i commercianti si sognano! Si provi solo a passare un giorno in un negozio qualsiasi e poi ne riparliamo!!!
concordo pienamente con Pessimista, il quale ha proprio ragione oramai Ruvo è diventato il paese dei fruttivendoli, delle macellerie e quant’alro! Il corso che deve essere un luogo x passeggiare mi sembra un mercato ortofrutticolo!
Se mi avrebbero proposto di non pagare il prossimo “acconto Irpef” per l’anno 2008 avrei sicuramente aderito e rifatto la tessera.
Perchè manifestare con un insegna spenta mi dà troppo di strumentalizzazione politica.
Possiamo anche dire che i problemi dei commercianti di Ruvo sono gli stessi dei commercianti di altri paesi limitrofi.
Ogni settore è stato colpito dall’apertura piu o meno vicina dei centri commerciali..e lì dove davvero avevamo bisogno del nostro portavoce per ostacolare dall’origine le aperture non si è riusciti a fare proprio nulla.
Sapete che si aprirà l’ipercoop a Molfetta?
E la confcommercio Ruvese pensa a spegnere le insegne?
sabato sera stavo entrando in un supermercato, all’ingresso c’era il titolare a cui ho detto: buonasera…non ho ricevuto risposta, evidentemente non ritiene doveroso farlo! Sono entrato dispiaciuto, ma anche lì nessuno mi ha salutato. Ho fatto pochi passi, mi sono girato indietro e me ne sono andato. Crisi? Imparino l’educazione ed il rispetto!
D’altrone la risposta alla cosiddetta crisi dei commercianti è atavica e risiede nell’oggettiva mancanza di professionalità e competitività, oltre che di assortimento…e di educazione e garbo sempre assenti: sono decenni che per i veri acquisti andiamo sempre fuori Ruvo, a maggior ragione oggi tra centri commerciali e scuse per fare le classiche gitarelle! UNITEVI E LAVORATE
rispondo a george. hai pefettamente ragione. sono una commerciante di ruvo e ho sempre sostenuto ke più gentilezza, garbo, disponibilità e prezzi competitivi avrebbero dato frutti. x me è stato così e continuerò ad osservare questa linea ke mi ha dato frutti e mi permette oggi, a ruvo, di vivere decorosamente. voglio spendere a ruvo mi sforzo di farlo ma incontro sempre maleducazione e scarso assortimento. è vero un pò di ascolto dovremmo averlo dai politici xò piangersi sempre addosso. . .
Grazie xenakis, complimenti anche x il tuo nick! Finalmente una commerciante che esce allo scoperto. Ci vuole così tanto a capire gli ingredienti del successo? Se sapessi qual’è la tua attività, verrei certamente a spendere da te. Imparate gente, i Clienti vanno rispettati e coccolati. Inutile piangere se non azionate il cervello!