Politica

Ippedico: ” Da noi di An una vera idea alternativa di Ruvo”

La Redazione
Alleanza Nazionale risponde al segretario di Rifondazione Comunista.
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo dall’avv. Vito Ippedico (responsabile urbanistica nel direttivo locale e componente esecutivo provinciale AN), una nota a risposta di alcune dichiarazioni fatte dal segretario cittadino di Rifondazione Comunista, Giuliano Chiarulli.

Il giovane segretario di Rifondazione Comunista, qualche giorno orsono, chiosava su questo sito, stigmatizzando la classe dirigente del centro-destra che … osava riproporsi ai cittadini dopo aver “malgovernato” e provocato la crisi amministrativa. Paventava la esplosione di un filone neo-razzista, involontariamente assecondato da un comizio del centro-destra. Di più, pur attratto dall’altra idea proposta da noi di Alleanza Nazionale nel convegno sull’urbanistica tenutosi il 13 u.s., riteneva che tanto non fosse nato da un progetto “ruvese”. Il giovane segretario, però, dimentica, sicuramente a causa della giovane età, alcuni aspetti che non appartengono al dibattito ed al gioco della parti, ma alla realtà, in quanto …. fatti ed atti amministrativi.

Con ordine, cercherò di ristabilire …. il vero. Previamente, la sinistra deve ricordare di aver provocato la prima crisi amministrativa che ha portato al commissariamento del Comune e che la sua classe dirigente dell’epoca oggi governa, certo senza particolari splendori (dal Sindaco al vice-sindaco, dal presidente del consiglio al capo-gruppo Pd). Quindi, cercherò di esporre l’altra idea di Ruvo che noi di AN, all’interno del centro-destra, rappresentiamo con forza, coerenza e linearità. Tanto anche per il ruolo centrale svolto nel settore dell’urbanistica, dei lavori pubblici, della programmazione economico-finanziaria nei due anni di guida della città. Anni in cui – pur capendo la frustrazione della sinistra che non riesce a programmare, sognare, ideare – si è seminato ed avuta una visione rivoluzionaria della città.

Prove? Sin troppe: – Sa il giovane segretario di RC che si è elaborato ed attivato un piano culturale per cui, dopo aver acquisito completamente alla comunità ruvese Palazzo Caputi (sogno di tante amministrazioni), sono stati ottenuti finanziamenti per farvi una biblioteca multimediale, sala prove teatrali e musicali, un centro culturale in grado di ospitare anche lo sportello informativo sul Parco dell’Alta Murgia? Stessi fondi sono stati ottenuti per l’adeguamento del Convento ex-domenicani. Tra poco i lavori avranno inizio (in tutto, 2,5 milioni di euro). – E’ noto che i finanziamenti (oltre un milione di euro) per sistemare le reti di raccolta delle acque pluviali nell’abitato</strong>; il risanamento dell’ex discarica Lama dei Segni; la costruzione della rete idrica per la zona “Calendano” (circa un milione di Euro); la sistemazione degli impianti sportivi, per circa 1,5 milioni di Euro; tutti questi finanziamenti sono stati ottenuti su delibere attivate dal centro-destra, finalizzate al risanamento ambientale, al risparmio idrico ed alla prevenzione attraverso lo sport ? 

Ha osservato che il centro-destra ha ottimizzato le sedi degli uffici comunali, portando nella zona del centro storico la Polizia Municipale e la ripartizione economica-finanziaria, accorpando gli sportelli INPS ed Agenzia del Territorio, dalla stessa portati a Ruvo. Ha notato come si sia data assoluta centralità alla città, ottenendo la sede della Comunità Montana e la sede del Corpo Forestale, prima di allora inesistente a Ruvo, portandoli in un’unica palazzina, dedicata al controllo ed alla tutela del territorio ? Ed in questo contesto, è chiaro che la sistemazione dell’annoso problema degli usi civici è stata deliberata – ed oggi in vari casi, ottenuta – con provvedimento consiliare presentato dal centro-destra, su pressante richiesta di tanti poveri cittadini, da anni in attesa ?

Riguardo ai servizi, chi ha dato il via libera all’adeguamento e ristrutturazione dell’Hotel Pineta (non avevamo la possibilità di alloggiare un intero pulman !!!), a vari accordi di programma per la logistica e l’agricoltura; lo svecchiamento degli uffici, attraverso convenzioni per SIT, acquisto di software ed hardware informatico, oggi in parte inutilizzato? Conosce gli atti con cui si è deliberata la sistemazione del civico cimitero; approvata la variante al PRG cimiteriale e approvata l’imminente costruzione di loculi ed ossari. E la sistemazione del mercato rionale “S. Lucia”? – Non può aver dimenticato, ancora, le polemiche per una serie di atti tesi a dare un canile sanitario alla comunità, con annesso rifugio sanitario; o il centro di spiritualità della Diocesi nella zona Calendano; od il suolo per la struttura religiosa dei testimoni di Geova nel comparto B. – E’ arduo, poi, dimenticare che la nostra idea (assolutamente autoctona e legata a Ruvo) di valorizzazione e profonda spinta al cambiamento, inserita nel grande progetto del Contratto di Quartiere II – il cui protocollo finalmente ha firmato pure la attuale amministrazione – è stata resa nota durante il consiglio comunale del 2/4/2004, in maniera chiara, operativa e lungimirante. Il giovane segretario di RC – forse assente in quel consiglio – potrà leggerla nel verbale del medesimo e penso si troverà d’accordo con noi.

Come spiegare ai giovani, alle associazioni teatrali, musicali e creative in generale, che si intende rinunciare a spazi all’aperto (anfiteatro) ed a due sale per prove o spettacoli (auditorium), mentre si sta per autorizzare la conversione del Politeama in civili abitazioni ? Come spiegare ai giovani che non si devono costruire e locare a canoni sovvenzionati o agevolati diverse decine di appartamenti o rinunciare a spazi verdi attrezzati o scuole materne e piste ciclabili ? Allora, caro segretario, prima di dare un giudizio, è sempre opportuno conoscere, partendo da quanto si sta facendo. In due anni, Ruvo ha ottenuto fondi, investito e programmato interventi per oltre 40 milioni di Euro. Non a casaccio, ma seguendo un filo conduttore preciso, un cambiamento dal sapore forte, rivoluzionario nel metodo, negli uomini e conservatore nei contenuti. Senza nessuna intercessione con “poteri forti” economici (edili o delle comunicazioni).

Spero, per la nostra comunità, che oltre a proseguire i nostri progetti (dal contratto di quartiere II alla Fondazione Talos, dalla caserma dei Carabinieri alla regolamentazione delle attività nel centro storico ex L.R. 11/2003, al distretto agro-alimentare) siate capaci di dare qualche colpo d’ala, magari lavorando alle politiche giovanili (BUR 18/4/2007). I cittadini sono scettici, come dimostra la scarsissima adesione di privati al PIRP, per il cui grado di coinvolgimento l’amministrazione non può certo farsi merito. E’ il caso, infine, di confrontarsi con serenità, con argomenti, idee e progetti, lasciando stare slogan e tenendo il clima sereno. Non ci piacciono i “bastardi” sui muri, come i manifestini adattati ed infamanti e siamo certo maturi da capire che non nascono da chi ha letto un’intervista, male interpretando e forzando toni e contenuti.

martedì 15 Maggio 2007

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