Basket

Con 79-63 l’Air batte il Corato

Elio Tedone
Dopo la sconfitta nella partita di andata, i biancocelesti conquistano la vittoria e proseguono il cammino in Summer Cup
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L’Adriatica industriale Ruvo riesce finalmente a cancellare la Granoro Corato al Palacolombo e prosegue nel migliore dei modi il cammino in Summer Cup.

Dopo il secco 3-0 degli ultimi derby il team di Brogialdi, spinto da un maiuscolo Giuffrida, diventato già l’idolo dei tifosi, dà un +16 ai neroverdi e recupera pienamente lo svantaggio della gara d’andata.

Dopo le coreografie delle due tifoserie, calde come al solito e questa volta anche corrette, si scatenano subito Labate, Giuffrida ed Onetto, che si rispondono colpo su colpo. Il punteggio decolla già nei primi minuti prima che il match ritorni su binari più tranquilli e diventi più tattico. Il Corato, privo tra gli altri di Stura sotto le plance, trova il pareggio al 4’ con Stella (15-15), ma Ruvo piazza subito il +9 di break (24-15 al 7’).

De Bellis e compagni poi amministrano fino alla fine del periodo, chiudendo sul 29-18 grazie ad un tripla di Labate. Il “principe” ruvese continua a pungere e in apertura di secondo quarto il vantaggio diventa +12 (34-22 al 2’).

Ma come in ogni derby che si rispetti le distanze si riducono in men che non si dica: l’Air si dimostra un po’ imprecisa nell’impostazione e sotto canestro e il team di Gatta ne approfitta rosicchiando punti. Si passa dal -7 al -4, poi al -1 (41-40 al 9’).

Ma proprio quando i tanti tifosi ospiti invocavano già il pareggio ci pensa il solito De Bellis a rubar palla e a realizzare subendo anche fallo. Si va all’intervallo lungo sul 45-42, dopo i 2/2 di Onetto da una parte e D’Ambruoso dall’altra.

Le menti un po’ annebbiate e la grande tensione agonistica bloccano il terzo quarto su un punteggio basso. Fessia commette un paio di errori madornali sotto canestro e Corato dall’altra parte non riesce ad approfittarne. Si arriva a metà tempo con i padroni di casa sul + 4 (50-46), prima che, nel finale, il “cecchino” Giuffrida salga in cattedra e faccia andare in visibilio il Palacolombo. La 32enne guardia ex Matera recupera pallone su pallone e schiaccia da solo un Corato che non sa resistere all’impeto del Terminator ruvese.

Il suo quarto fallo, come quello di Onetto dall’altra parte, mandano i due provvisoriamente in panca e privano il match di due grandi protagonisti. Ruvo conserva il vantaggio e il terzo periodo si chiude sul 61-51.

Negli ultimi 10’ ti aspetti il forcing di Corato e invece sono subito Giuffrida, Fessia e il buon Cacciani a mettere le cose in chiaro, portando l’Air al +16 (69-53 al 5’). Onetto prova a trascinare da solo la sua squadra verso un’impresa che viene però subito resa vana da un’altra magia del solito Luca Giuffrida (73-57 al 7’).

La gara è ormai archiviata e il quinto fallo di Giuffrida serve al numero 7 ruvese per andare a rifiatare in panca e prendersi l’ovazione del suo pubblico. Al suono della sirena il tabellone luminoso segna 79-63 e i tifosi ruvesi possono finalmente cantare quel “non vincete più” che avevano in gola ormai da tempo e che da speranza si materializza in convinzione.

Adesso si pensa al campionato, vero obiettivo stagionale, tenendo però sempre un occhio a questa Summer Cup, che adesso per i biancocelesti riserva l’ostacolo Ostuni. Per il Corato, autore comunque di una buona prova, ci sarà il Molfetta.

Al termine della gara le due tifoserie lasciano il Palacolombo senza incidenti: ognuna torna a casa sapendo che un altro capitolo di questo derby infinito è stato scritto: questa volta il campo ha detto Ruvo, ma questa rivalità prosegue, scrivendo gara dopo gara nuove pagine di buon basket.     

lunedì 4 Settembre 2006

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