Cronaca

Grano contaminato: la posizione di Coldiretti

La Redazione
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L’intenzione dichiarata ufficialmente  da parte di Pietro Salcuni, Presidente della Coldiretti Puglia, di costituirsi parte civile per gli eventuali danni già accertati e quelli ancora da accertare alla salute umana ed all’ambiente, legati  alla vicenda del grano contaminato ed allo spietramento dell’Alta Murgia, deriva da una netta  presa di posizione  da parte della Coldiretti di fronte ad un fatto assai grave in termini di salute per i consumatori, per l’ambiente e naturalmente in termini di immagine per l’agricoltura stessa.


Se all’indomani dell’esito dell’operazione “Apocalisse”, condotta congiuntamente da Corpo Forestale dello Stato, dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza su ordine della Procura di Trani, il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Gianni Alemanno, aveva commentato questo intervento come “il segnale tangibile di un deciso rafforzamento dell’attività di controllo e di ripristino della legalità nel settore agricolo e non solo” a testimonianza di “ un impegno del Ministero e del Governo nella prevenzione e nella repressione delle frodi che si conferma dunque decisivo nell’azione di tutela dei consumatori e dei produttori onesti, oltre che nella salvaguardia del territorio”, alla Coldiretti invece, pongono l’accento  su quanto bisognerebbe fare ancora in termini di prevenzione e di sicurezza.


Secondo il Direttore della Coldiretti Puglia, Giuseppe Brillante  “non è pensabile attendere che siano imminenti i rischi a carico della salute umana per intervenire con i controlli e con le dovute misure di sicurezza e per accertare le reali importazioni nei porti pugliesi che avvengono spesso a dispetto delle più elementari regole di sicurezza alimentare introdotte dalla Comunità Europea.


Tutto questo sarebbe stato evitato se solo si fosse data attuazione alla Legge 204 dell’agosto 2004 sull’etichettatura obbligatoria dell’origine dei prodotti agroalimentari, fortemente voluta dalla Coldiretti che ha provveduto a raccogliere con una petizione popolare oltre 1 milione e 200mila firme.


 Per l’applicazione della suddetta legge- sottolinea Brillante- manca solo il Decreto di attuazione che il Ministro delle Politiche Agricole, Gianni Alemanno, non ha ancora formalizzato per la tutela di pane e pasta, passata di pomodoro, olio extravergine di oliva, mozzarelle, così come richiesto in maniera stringente dalla Coldiretti Puglia.


Provvedimento di attuazione già valido- conclude il Direttore della Coldiretti- invece, per la carne bovina, le uova, il miele e la carne di pollo e che permette al consumatore di avere la certezza di ciò che acquista e, quindi, di collegare il prodotto e la qualità dello stesso al territorio di provenienza”.


Nel frattempo, da Assindustria comunicano che le aziende molitorie e pastaie hanno tutti i requisiti necessari per garantire “la piena conformità alle norme nazionali e comunitarie”, oltre ad applicare da tempo un rigoroso sistema di autocontrollo per la verifica del processo produttivo, capace di garantire un accurato monitoraggio della qualità del prodotto.


 

venerdì 20 Gennaio 2006

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