«Non deve essere sempre Roma, Firenze o Napoli. Questa volta non ci occupiamo di alcun capolavoro di Botticelli, Michelangelo o Caravaggio. Non bisogna trascurare la provincia! Nei piccoli centri, a volte, puoi trovare musei che si rivelano davvero grandi. Mi sono imbattuto in un contesto dell'entroterra pugliese e sono rimasto sbalordito: tanta antichità, tante cose straordinariamente belle in un piccolo spazio. E tutto è rimasto completamente intatto per 200 anni: il Museo Jatta di Ruvo di Puglia è un doppio viaggio nel tempo». Così Manfred Schuchmann alla radio tedesca Deutschland Funk su Ruvo di Puglia, la sua storia, le sue tradizione. Il giornalista tedesco ha intervistato Claudia Lucchese, direttrice del Museo Nazionale Jatta; la marchesa Rosamaria Faenza-Jatta e Pino Minafra, musicista, fondatore e direttore del Talos Festival e de La Banda.
Proprio quest'ultima e l'omonimo doppio cd per Enja Records, hanno incuriosito, sul finire degli anni ’90, Schuchmann. Uno dei cd conteneva estratti d’opera (Verdi, Rossini, Puccini..); l’altro un innovativo repertorio basato su composizioni di Michel Godard, Willem Breuker, Bruno Tommaso autore di "Sacra Romana Rota", dedicato a Nino Rota. «Manfred non conosceva Ruvo di Puglia – scrivono Pino e Livio Minafra-, anche se ama l’Italia. Da quel giorno nel suo orizzonte la nostra cittadina prese sembianza». Di seguito il link al reportage in podcast: https://www.deutschlandfunk.de/museum-der-adelsfamilie-jatta-in-apulien-dlf-1fe5ed61-100.html.