Sarà la violenza di genere il tema al centro del quinto e ultimo appuntamento di "Attraversamenti", la rassegna dedicata ai diritti civili ideata dall’Assessorato alla Cultura e Pubblica istruzione.
Questa sera alle 20.30, Kuziba Teatro, con il sostegno dell’associazione Tra il dire e il fare, della compagnia La luna nel letto e di spazio PolArtis, presenta “Rita”, di e con Raffaella Giancipoli (assistente alla regia è Bruno Soriato, il disegno luci è di Tea Primiterra e la consulenza linguistica di Tommaso e Katia Scarimbolo).
Lo spettacolo
“Rita” è la storia di una ragazzina come tante che subisce la violenza del padre, ma decide di affrontare il suo destino e cambiarlo, abbandonando quella casa teatro di cattiveria e segreti.
E' uno spettacolo sulla violenza domestica, ma anche sul coraggio di rompere la catena di silenzi e rassegnazione. Ma è soprattutto la prova evidente del potere salvifico della testimonianza. La scelta di affrontare questo tema, delicato e facilmente retorico, ha permesso di trovare la chiave del racconto nella musicalità e nell’asprezza della lingua originaria delle genti delle Murge pugliesi. Lo spettacolo vive di un continuo scambio tra dialetto ruvese e italiano, al quale si aggiunge il potere evocativo del linguaggio corporeo. Ne risulta un dramma dalle tinte poetiche e grottesche, che mira dritto al petto di chi guarda.
La pièce, consigliata per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne. è stato finalista al premio nazionale Scenario 2017.
L'autrice e protagonista
Raffaella Giancipoli inizia la sua formazione a Ruvo, nel paese d'origine, dove nel 2000 frequenta un laboratorio teatrale con l'associazione Tra il dire e il fare condotto da Michelangelo Campanale.
Nel 2001 si trasferisce a Bologna, dove si iscrive al Corso di laurea Dams e frequenta un laboratorio tenuto da Angela Malfitano. Nel 2002 entra a far parte del gruppo di allievi del corso annuale "Siate voi passanti" organizzato da Ert e condotto da Stefano Vercelli e Sonja Abaunza Galvis con cui produce lo spettacolo sensoriale “La chiave dorata”. Nel 2003 partecipa al laboratorio di Cèsar Brie in Abruzzo e alla produzione dello spettacolo “Il cielo degli altri” . Nel 2005 partecipa all'allestimento di “Zio Vanja” per la regia di Isadora Angelini e lo stesso Cèsar Brie.
Nel 2006 torna a Ruvo, dove lavora con Tra il dire e il fare e la compagnia La luna nel letto. Oggi è impegnata in uno spettacolo d'attore e burattini: “Pinocchio a Sud” per la regia di Michelangelo Campanale.