La foto circola in rete insistentemente da questa mattina. Un manifesto pubblicitario di dimensioni 6×3, di un noto negozio di elettrodomestici cittadino, che propone per l’imminente 14 febbraio “A San Valentino mettila a 90°”. Nell’immagine una lavatrice, ma il doppio senso non è particolarmente velato. «Delicatissimi proprio», per dirla con Inchiostro di Puglia.
L’immagine si è guadagnata numerosi articoli giornalistici (forse più di quanti ne meritasse), una citazione sulla pagina Facebook Commenti memorabili 2.0, valanghe di condivisioni tra l’indignato e l’ironico, commenti e comunicati stampa di associazioni e partiti politici. Insomma, la discutibile azione di marketing di bassa lega, tra l’altro a quanto pare neanche originale, ha raggiunto in pieno il suo scopo: “L’importante è che se ne parli”. Per questo abbiamo deciso scientemente di non occuparcene, evitando anche di pubblicare la foto per intero, perché – in ogni caso – saremmo stati al gioco. E no, non ci volevamo stare.
Ne parliamo adesso che la cosa ha un risvolto ufficiale: un’ordinanza sindacale di rimozione. L’ha emessa in queste ore il primo cittadino Pasquale Chieco, intimando alla ditta proprietaria degli impianti pubblicitari di via Pertini e piazza Libertà e alla ditta responsabile del messaggio pubblicitario di togliere entro le 20 di questa sera i cartelloni ritenuti lesivi della dignità delle donne e indecorosi per la città.
L’ordinanza, che riprende il “Divieto di esposizione al pubblico di manifesti, locandine e materiale in genere a contenuto osceno a salvaguardia della pubblica decenza e del decoro urbano”, fa riferimento anche alla “Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza”, che contiene il divieto di divulgazione di immagini offensive del pudore o della pubblica decenza e attribuisce all’autorità locale di pubblica sicurezza il potere di sequestro, oltre che alle “Disposizioni concernenti l’affissione e l’esposizione al pubblico di manifesti, immagini, oggetti contrari al pudore o alla decenza”, che punisce chiunque fabbrica, introduce, affigge o espone in luogo pubblico immagini destinate alla pubblicità che offendono il pudore o la pubblica decenza, considerati secondo la particolare sensibilità dei minorenni e le esigenze della loro tutela morale, consentendone il sequestro a opera dell’Autorità giudiziaria previa denuncia al Procuratore della Repubblica territorialmente competente.
La mancata rimozione comporterà, oltre al sequestro degli impianti, anche le sanzioni previste dal codice penale.
la pruderie c'est la pruderie…
Ecco perché Ruvo continua e continuerà ad essere retrograda e bigotta ancora per anni e anni. L’Amministrazione ha 1000 problemi da risolvere subito altro che cartelloni pubblicitari. Provveda a bitumare l’extramurale Pertini e a sistemare la segnaletica sulle “rotonde” che non si capisce chi ha diritto di precedenza! Vergogna!
Se il “primo cittadino” ed i suoi coriferi, avessero tanta solerzia nel dare decoro alla città, come sono interessati a queste stupidate……….. (e, badate bene, io li ho votati)
Mi sono vergognato a portare in giro dei colleghi, e farli transitare sul tratto dell'Estramurale tra il Cimitero e la strada per Corato (quella sorta di sparti corsie, è da cinquecentesimo mondo), e non parliamo del manto stradale (quello è di un mondo che non esiste, invece). Però, abbiamo le strisce blu!!!!!
Ma un ironico cartellone, suscita risentimento ed è ritenuto sessista, e subito si interviene!!!!!
E' proprio il politico e la politica, in Italia, che non funzionano. Unico scopo non è la cosa comune, ma esclusivamente, il proprio interesse.
Complimenti a tutta l'amministrazione per questa lodevole iniziativa. Probabilmente lo hanno trovato ironico e divertente “i compagni di clava” di questo negozietto che dovrebbe vendere prodotti tecnologici, di avanguardia e invece, con questa pubblicità, ci riporta al medioevo.
Una cittadina come Ruvo di Puglia, che si è distinta per tante belle iniziative culturali, non poteva tollerare un manifesto così lesivo della dignità della donna.
Bravissimi, continuate così.