Il I° Circolo Didattico “Giovanni Bovio” di Ruvo di Puglia, in collaborazione con il laboratorio politico-culturale RuvoLab e Ikos AgeForm –Istituto di comunicazione olistica sociale, organizza un ciclo di incontri di riflessione e formazione su prevenzione e contrasto a bullismo, cyberbullismo e abuso delle tecnologie digitali.
Agli incontri interverranno psicologi, psicoterapeuti, mediatori familiari e un giudice del Tribunale dei Minori di Bari.
Promotricedell’iniziativa nonché una dei relatori è Mariatiziana Rutigliani, avvocatessa, criminologa esperta in cybercrimes e nuove dipendenze nonché presidentessa dell’associazione RuvoLab.
Il primo incontro si terrà oggi, alle 17.30, nell’Aula Carrante dell’istituto in Largo Di Vagno.
Oltre a Rutigliani, interverranno Daniela Poggiolini, psicologa, sessuologa, ipnoterapeuta, trainer in Pnl e supervisore in Emd; Francesca Lafasciano, psicologa e psicoterapeuta, mediatrice familiare; Marco Magliozzi, psicologo; Gianluca Venneri, dattiloscopista forense e un giudice del Tribunale dei Minorenni di Bari.
Le date dei prossimi incontri sono lunedì 17 febbraio; lunedì 9 marzo e venerdì 3 aprile pp.vv.
«In questo momento, soprattutto per chi vive a stretto contatto con bambini e adolescenti – a casa come a scuola – è questione di primaria importanza quella di saperli guidare e formare sin da piccoli a un utilizzo consapevole delle nuove tecnologie digitali e, allo stesso tempo, intuire ed essere di aiuto di fronte ai problemi e pericoli che queste possono nascondere. Il bullismo, oggi, assume sempre più spesso la forma del cyber bullismo; si manifesta sui social network e ha effetti reali e dolorosiper i ragazzi e le ragazze che ne diventano bersaglio. Il I° Circolo Didattico “G. Bovio” organizza questi incontri essendo da sempre sensibile alle tematiche che riguardano la salute e il benessere dei bambini».
Sarebbe facilissimo per i genitori tenere lontano i propri figli dal cosiddetto cyberbullismo: limitare l'uso del cellulare.
In questo campo chi è causa del suo male pianga sé stesso, come diceva Dante. La risposta della scuola deve essere più cultura non più incontri a tema.