In ricordo dei Fratelli Cervi

La “pastasciutta antifascista” di Sinistra Ruvese

Pastasciutta antifascista: locandina
3 commenti 692
Nel corso dell'evento, si parlerà del significato della "pastasciutta antifascista" con materiale fornito dall'Istituto Cervi, si terrà un reading a cura di Raffaella Giancipoli e sarà proposta una selezione musicale antifascista
lunedì, 01 agosto 2022
Ruvo di Puglia
Via Cattedrale, 110mostra mappa

lunedì, 01 agosto 2022

La “pastasciutta antifascista” di Sinistra Ruvese

Si terrà lunedì 1° agosto, alle 20, in via Cattedrale 110, la Pastasciutta antifascista, a cura del Collettivo di Sinistra Ruvese, in collaborazione con l’Associazione nazionale Partigiani d’Italia e Istituto Cervi.

Prevista per il 25 luglio, era stata rinviata per onorare la memoria del poeta Pietro Stragapede, scomparso due giorni prima. Nel corso dell’evento, si parlerà del significato della “pastasciutta antifascista” con materiale fornito dall’Istituto Cervi, si terrà un reading a cura di Raffaella Giancipoli e sarà proposta una selezione musicale antifascista.

Origine della pastasciutta antifascista

La pastasciutta antifascista, evento organizzato in tutta Italia, si tiene il 25 luglio di ogni anno, nell’anniversario della destituzione e arresto di Benito Mussolini, avvenuti nel 1943 e salutati con entusiasmo da tutti coloro che avversavano fieramente il regime fascista. Tra loro la famiglia Cervi che con farina, burro e formaggio preparò tanti chili di pasta e la portò in piazza a Campegine (Reggio Emilia) per distribuirla alla gente del paese in festa per “l’inizio della fine” della dittatura.

domenica 31 Luglio 2022

(modifica il 25 Novembre 2023, 17:22)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
3 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
francesco amenduni
francesco amenduni
1 anno fa

iniziativa simpatica. sarà un caso che si parli (e si mangi) di antifascismo giusto prima di queste elezioni in cui le destre paiono, dico, sembrano avere il vento in poppa ? ma ancora in italia si può parlare di un “pericolo fascismo” tale da dover essere esorcizzato in extrema ratio a forchettate di tagliolini e nenie noiosamente strazianti?

Rocco Di Modugno
Rocco Di Modugno
1 anno fa

Siamo ancora a a chiederci se ci sia un pericolo fascista nel nostro paese, dopo il lugubre discorso reazionario di Giorgia Meloni in Spagna, con tutto il livore mostrato nel manifestare la contrarietà verso diritti acquisiti dalla società civile. Questa è gente di ultra destra e quindi pensano fascista, per niente democratica che vuole a tutti i costi imporre idee medievali a tutta la società. La libertà e la democrazia vanno conquistate quotidianamente non vanno mai date per acquisite e scontate. Qualsiasi manifestazione finalizzata a ricordare ed esorcizzare quel periodo oscuro è sempre opportuna.

francesco amenduni
francesco amenduni
1 anno fa
Rispondi a  Rocco Di Modugno

in realtà parmi di comprendere che qualsiasi manifestazione, anche la più popolare, ciavattara e pignattara serva Non ad esorcizzare “il periodo oscuro” ma l’avversario, lo Shatan, la controparte, il pensiero “altro”. nessuno mette in dubbio o in pericolo i diritti acquisiti della società civile, di cui tutti godono e a cui nessuno rinuncerebbe … ma la necessità di ricorrere a termini siffatti e la presunzione che chi la pensa un pò diversamente sia un demonio da abbattere anche a forchettate di maccheroni …beh, è un pensiero questo sì pericoloso, in quanto puerile, talebano e sicuramente non democratico.
salvezze tutte.

Le più commentate della settimana