ragazzina in abiti settecenteschi
Giovanissima figurante in abiti del Settecento al corteo storico "Ruvo, Carafa e la leggenda" © Centro Studi Cultura et Memoria aps
Rerum Rubis - Carafa e la Leggenda

Uno spettacolo a cielo aperto: i protagonisti del corteo storico

Sabato 16 luglio si snoderà per le vie del centro antico di Ruvo di Puglia il corteo storico che rievoca i moti del 1799. L'evento, a cura del Centro Studi Cultura et Memoria aps, vede la partecipazione di gruppi provenienti da altre città
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È ormai da diversi anni uno dei momenti più sentiti dalla comunità ruvese, capace di attirare spettatori dalla provincia e dall’intera regione. “Rerum Rubis – Carafa e la leggenda” torna dopo due anni di sospensione forzata con l’ormai celebre corteo che può finalmente tornare a riallacciare i fili della tradizione, senza rinunciare all’innovazione. Un vero e proprio spettacolo a cielo aperto che sarebbe riduttivo considerare solo una costruzione storica ma, piuttosto, un’importante occasione di aggregazione, riconoscimento e orgoglio cittadino.

Rievocazione storica molto elaborata che, dunque, necessita di notevole cura e di un grande spirito di partecipazione da parte dei gruppi – locali e non – che in questa edizione andranno ad animare la giornata del 16 luglio. Tra questi i giovani timpanisti I Musican Talos della Città di Ruvo di Puglia e Fajanensis della Città di Fasano che con il loro ritmo travolgente trasporteranno gli spettatori in un quotidiano di 223 anni fa.

Danza affidata, invece, al Gruppo Folk della Città di Ruvo di Puglia che, senza deviare in nessun modo la missione principale di custodia e promozione degli usi e costumi tipici del territorio locale per cui è nato, si esibirà in due danze tipiche del XVIII Secolo: “Le Gavotte”.

Gradito ritorno, altresì, quello di AlGraMà, Associazione Culturale della Città di Altamura promotrice del territorio murgiano, delle tradizioni, dei prodotti enogastronomici, della storia e identità che, già nel febbraio 2019, rievocò i moti del 1799 e la piantumazione dell’olmo della libertà, dando vita a una rassegna tesa a ricordare gli Eroi ed i Martiri del 1799. Con lo stesso spirito partecipano alla manifestazione indetta a Ruvo esibendosi in danze dell’epoca per meglio conoscere i costumi del 1700.

Dalla Città di Bitonto, invece, arriva l’Associazione Accademia della Battaglia, da anni impegnata a rievocare, oltre agli usi e costumi del ‘700 bitontino, la battaglia di Bitonto del 1734, in cui l’esercito spagnolo, guidato dal generale di Montemar, sconfisse gli Austriaci, avviando così l’indipendenza del Regno delle Due Sicilie. La loro presenza al corteo è fortemente motivata e rintracciabile nella storia. Si narra, infatti, che nella Città di Bitonto ci fosse una guarnigione francese, e Ruvo – nonostante avesse accettato il nuovo regime – fu costretta a pagare una tangente. Quando il 19 aprile, passò da Ruvo una colonna di truppa francese proveniente da Bitonto, il comandante e gli altri ufficiali chiesero 1.200 ducati, che si raccolsero in fretta e furia.

Presente, infine, la Pro Loco di Alezio (LE), da 12 anni impegnata nel ricordare un avvenimento storico tanto importante quanto lontano: la visita del Re Gioacchino Murat e l’istituzionalizzazione della Festa della Lizza, festa patronale ancora oggi particolarmente sentita dalla comunità aletina. La loro partecipazione è tesa a rafforzare il sodalizio tra le Pro Loco e le realtà locali al fine di creare azioni proficue al rilancio dei temi legati alla storia, alla cultura locale e alle tradizioni; ma è, altresì, importante per ricordare la figura di Murat e la fine della feudalità.

mercoledì 13 Luglio 2022

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