In sessione ordinaria

Consiglio comunale: focus sulla sicurezza stradale nell’agro ruvese

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
Ponte, strada, alberi, cespugli
La Strada provinciale 231 passa sulla strada vicinale Patanella © Google Maps
Tra gli altri punti di rilievo, l'approvazione del rendiconto di gestione per l'esercizio 2021 da cui risulta un avanzo di oltre 200mila euro, e l'approvazione delle tariffe Tari 2022
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La precaria stabilità del ponte sulla Strada provinciale 231 nel tratto che passa sulla strada vicinale Patanella è al centro della questione preliminare posta dal consigliere Vito Cantatore (Alleanza civica per il bene comune) nell’ultimo Consiglio comunale. Il consigliere di opposizione ricostruisce una vicenda che risale al 2006, quando la viabilità sul ponte fu interrotta per criticità strutturali. Nel 2012 l’Amministrazione di allora (Vito Ottombrini) annunciò che, grazie a un accordo con la Provincia, era stato stanziato per i lavori di demolizione e ristrutturazione del tratto ruvese un finanziamento di 1.600mila euro, di cui 240mila da contributo del Comune di Ruvo di Puglia. Nel 2019 arrivano annunci di finanziamenti pari oltre 2milioni di euro, ma al 2022 la situazione non è cambiata. Invita quindi l’Amministrazione a interloquire con la Città Metropolitana attraverso l’iscrizione urgente di un ordine del giorno ad hoc: l’incolumità delle persone è a rischio.

Un’altra questione riguarda il contratto d’appalto della manutenzione del verde, stipulato tre anni fa per 332mila euro e quindi in fase di cessazione. Cantatore sottolinea la scarsa quantità di manodopera: due operai impiegati quotidianamente, massimo quattro in caso di potatura. Critico, poi, lo stato in cui versano i marciapiedi invasi da erbacce, soprattutto in periferia. «A quando la disinfestazione? E perché la spazzatrice non funziona?». Tra gli altri punti preliminari emergono la richiesta circo lo stato del pagamento del canone di affitto da parte della cooperativa Medihospes che gestisce, in concessione, la Rsa “M.M.Spada” e a che punto siano i lavori di manutenzione delle strade per i quali è stato riconosciuto un finanziamento di 862mila euro grazie al piano regionale “StradaxStrada”.

La consigliera Simona Summo (Fratelli d’Italia) porta all’attenzione dell’Assise le lamentele dei residenti della ex zona mercatale di via Scarlatti, tra l’altra scarsamente illuminata, per schiamazzi notturni. Richiede pattugliamenti delle Forze dell’ordine. Il consigliere Piero Paparella (Fratelli d’Italia) segnala la scarsa illuminazione sul Ponte Magna Grecia e sul tratto dell’estramurale Pertini direzione Corato. Si chiede, quindi, a che punto sia il bando per la pubblica illuminazione. Il sindaco Pasquale Chieco assicura che si è nella fase della valutazione delle anomalie delle offerte di chi ha partecipato allo stesso. Nel caso in cui le giustificazioni siano accolte favorevolmente, si procederà all’aggiudicazione. Rileva, inoltre, che la ricostruzione del consigliere Cantatore sulle vicissitudini del ponte sulla Sp 231 è carente: a tal proposito interviene il consigliere Biagio Mastrorilli (Biagio Mastrorilli Sindaco) che fa una ricostruzione di quanto avvenne in quegli anni. In sintesi fu stanziato un finanziamento di 1.600mila euro di cui 240mila provenivano dal Comune di Ruvo di Puglia, ma occorrevano altre somme che non erano disponibili per cui il progetto di ristrutturazione venne meno. Di conseguenze i 240mila euro ritornarono nella disponibilità del Comune di Ruvo di Puglia.

Si passa alla discussione dell’ordine del giorno. Sono approvati rispettivamente a maggioranza e all’unanimità i verbali delle sedute Consiliari del 5 e 11 maggio (punti 1 e 2 odg).

Il punto 3 odg riguarda l’approvazione del  rendiconto della gestione per l’esercizio 2021. L’assessora al Bilancio, Mariantonietta Curci, fa una relazione sul tema, annunciando che, per la prima volta e dopo sette anni, si registra un avanzo di 202.590 euro. Un risultato lusinghiero se si considera che l’anno scorso il disavanzo ammontava a 1.497mila euro. Migliorano anche tutti gli altri indici: il fondo dei residui attivi di dubbia esigibilità (Rade) cala ancora di ulteriori 420.250 euro fermandosi a 10.408.000 euro, mentre il risultato finale di amministrazione passa da 12.200.000 dell’anno scorso ai 13.200.000 di quest’anno. Ricorda come, nel 2015,, sul Comune di Ruvo di Puglia gravasse un disavanzo di oltre cinque milioni che si prevedeva di ripianare in trent’anni accantonando ogni anno 170mila euro; questo è avvenuto in sette anni, invece. Il ripiano integrale del disavanzo consente, pertanto, di liberare i 170mila euro e tutte le  somme accantonate. Sarà possibile utilizzare 645mila euro del fondo contenzioso accantonato e tutte quelle somme che sono state erogate da Regione e Governo e accantonate per far fronte alla crisi da pandemia Covid. Queste cifre avranno comunque l’uso per le quali erano destinate a meno che non intervenga il Governo per destinarle a uso diverso, come la transizione ecologica.

La consigliera Mariatiziana Rutigliani (Forza Italia) oltre a rilevare che la Commissione consiliare bilancio è stata convocata qualche ora prima del Consiglio per cui non è stato possibile visionare i documenti, ritiene che l’avanzo di bilancio sia frutto dei pagamenti derivanti dalle conciliazioni giudiziali. Inoltre, i residui attivi di dubbia esigibilità riflettono l’assenza di razionalizzazione della spesa pubblica; ci sono, per esempio, soldi non spesi per il verde pubblico pari a 31mila euro; somme destinate allo sport e non spese pari a 9mila euro; per “Ruvo sicura” non risultano spesi 10mila euro. In sintesi, si impegnano somme che rimangono poi nei residui. L’assessora Curci fa notare che i capitoli sullo sport si riferiscono alla situazione al 31 dicembre 2021. Le fa eco l’assessora alle Politiche di Comunità, Monica Filograno: i 9mila euro che risultano nei residui attivi risultano da somme che erano state impegnate per un bando destinato alle società e associazioni sportive amatoriali ruvesi per compensare alle criticità derivanti dalla pandemia. Ora questi 9mila euro sono stati destinati a igienizzare le palestre dove le associazioni svolgono la propria attività.  Tra le criticità, Rutigliani sottolinea anche la gestione antieconomica di uno spazio sportivo pubblico, il Palazzetto dello Sport di viale Colombo, da parte della Ruvo Servizi, società in-house del Comune. Si registrano 24mila euro di perdite. Eppure c’è stata una ricapitalizzazione della società di oltre 100mila euro per le perdite subite dalla società nel 2020: perché non si provvede al recupero di almeno il 20% della ricapitalizzazione? Il Sindaco risponde che quelle somme non vanno recuperate perché non sono state erogate, ma solo vincolate per il principio prudenziale. Intanto, si deve approvare il bilancio della Ruvo Servizi. Il rendiconto è approvato con 10 voti favorevoli e cinque negativi (assente Cantatore) e diventa immediatamente esecutivo con 10 voti favorevoli e quattro astensioni (assenti Cantatore e Rutigliani).

La Tari è al centro del quarto punto all’ordine del giorno. Il costo complessivo del servizio è, come lo scorso anno, pari a circa 4.000.000 euro. Le tariffe Tari per l’anno 2022 tengono conto del costo complessivo del servizio validato dall’Agenzia regionale Ager sulla base delle indicazioni di Arera, l’Autorità nazionale che regola il metodo di calcolo delle tariffe. Il principio “chi inquina paga”, adottato da Arera, fa sì che i costi  della Tari gravino maggiormente sulle utenze domestiche che riguardano le famiglie più numerose. Ma, sottolinea Curci, si tratta di aumenti di poco più pari a una decina di euro. Tuttavia «per mitigare gli aumenti derivanti da questa nuova distribuzione, soprattutto a vantaggio delle famiglie numerose e fragili, saranno messi a disposizione  123.125 euro di avanzo di amministrazione. Questo vale anche per le attività che hanno subito gli effetti più impattanti della pandemia: esse vedranno un abbattimento della Tari grazie a un fondo di 17.200 euro». Se, ancora una volta, il consigliere Piero Paparella sottolinea la mancanza di un contratto con la Sanb, la consigliera Rutigliani mette in evidenza la scelta politica di rinunciare all’implementazione del servizio di spazzamento manuale e automatico delle strade e di lavaggio delle stesse. Il consigliere Mario Paparella (Partito Democratico) replica che sarà compito dell’Amministrazione pungolare sulla necessità di stipulare un contratto che sarà la base per controllare tutte le filiere di pulizia. Allo stato attuale, la Sanb non è tenuta al diserbo meccanico; inoltre, una volta che saranno finite le selezioni del personale tramite concorso, ci saranno diversi addetti a diversi rami di nettezza e decoro urbani e, di conseguenza, il servizio migliorerà. Un ruolo importante nell’abbattimento dei costi delle tariffe, ricorda Paparella, è svolto dagli utenti: purtroppo, dai rifiuti differenziati emerge un 5% di differenziato impuro, sporco, che nel 2021 è costato alla comunità 162mila euro.

Il consigliere Mastrorilli fa notare che il decoro e la pulizia sono garantiti anche dando l’appalto della nettezza urbana ad aziende private e teme che nella Sanb, società pubblica, si creino situazioni tali per cui i Comuni con maggiori dotazioni di mezzi e infrastrutture dedicate, quali Corato e Molfetta, nella sostanza acquisiscano un peso maggiore nei processi decisionali. Il Sindaco esclude che si verifichino squilibri di potere. Intanto si attendono gli esiti elettorali di quei Comuni che fanno parte della Sanb , impegnati nelle consultazioni amministrative del 12 giugno  (Terlizzi, Molfetta e Bitonto, ndr). Inoltre, una volta che tutti i Comuni approveranno il contratto nei rispettivi Consigli comunali, si potrà assistere a un miglioramento nel servizio perché gli investimenti saranno impiegati per acquistare mezzi e strumenti. Si ricordi che la Sanb ha chiuso il bilancio 2021 con un utile netto di 700mila euro. Tutto questo anche con la previsione di una diminuzione dei costi di conferimento. Alla fine, le tariffe Tari per il 2022 sono approvate con 10 voti favorevoli e cinque contrari (immediata eseguibilità con 10 voti favorevoli e cinque astensioni).

Si passa alla discussione del punto 5 odg relativo alla modifica dei regolamenti per l’organizzazione e il funzionamento della Giunta, del Consiglio comunale e delle Commissioni. Emerge la necessità di garantire la partecipazione da remoto alle riunioni a quegli assessori e soprattutto ai consiglieri, impossibilitati a intervenire in presenza. La consigliera Summo fa notare che sono indispensabili strumenti tecnologici ad hoc, attualmente non in dotazione al Comune, e che sia comunque necessario consentire la partecipazione da remoto solo in presenza di dettagliati casi certificati;  il consigliere Piero Paparella, invece, teme che si creino precedenti pericolosi da parte di chi, per pigrizia o per motivi futili, non garantisce la propria presenza in Assise. La consigliera Lia Caldarola (Sinistra Ruvese) replica che la tecnologia, utilizzata con razionalità, consente a tutti, e soprattutto alle donne, spesso in difficoltà nel conciliare lavoro e famiglia, di avere maggiori garanzie di partecipazione alla vita pubblica. Problemi più pratici solleva il consigliere Mastrorilli: la presenza da remoto rende difficoltosa la consultazione di tavole, piani, progetti e altri documenti indispensabili per esprimere un parere, per intervenire. Dell’importanza di garantire la partecipazione in modalità mista è convinta la consigliera Emanuela Caifasso (Partito democratico) che ricorda come la sua assenza in un Consiglio comunale, dovuta a motivi di salute, fosse stata malamente interpretata come segnale di una precisa strategia politica. Le modifiche sono approvate con 10 voti favorevoli e cinque contrari (immediata eseguibilità con 10 voti favorevoli e cinque astensioni).

Approvati all’unanimità i punti 6 e 7 odg (servizio di asilo nido comunale – approvazione regolamento comunale; gestione asilo nido comunale di via C. Stasi– affidamento in concessione).

Si procede poi alla nomina, per elezione, dei componenti della quinta Commissione consiliare permanente  “Politiche sociali, pari opportunità, sicurezza sociale, formazione professionale” a seguito delle dimissioni del componente consigliere Mastrorilli. Con 11 schede bianche e 2 preferenze, viene eletto il consigliere Luciano Lorusso (Alleanza civica per il bene comune).

Parzialmente soddisfatto il consigliere Vito Cantatore per le interrogazioni presentate da Alleanza Civica per il bene comune relativamente agli interventi di risistemazione del manto sulla strada vicinale Mangiaricotta  e al mancato ripasso della segnaletica stradale di cui all’Allegato B del Capitolato di appalto. Si sollecita un maggior controllo da parte dell’Amministrazione. La seduta termina alle 18.02.

domenica 5 Giugno 2022

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