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Vicenda Chieco-Pip, Ruvo Democratica e Cristiana sostiene il Sindaco: «Dalla Destra solo rumore»

La Redazione
Il presidente Salvatore Bernocco: «Il confronto politico deve avere ben altre caratteristiche, deve essere civile e rispettoso. È ovviamente una facoltà di certe forze politiche comportarsi diversamente, agitando i bastoni​»
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Con 10 voti negativi della maggioranza di Centrosinistra e 6 voti favorevoli dell'Opposizione è stata respinta ieri, in Consiglio comunale, la richiesta di dichiarazione di decadenza del sindaco Pasquale Chieco. Per i Consiglieri di Centrosinistra non sussiste alcun conflitto di interesse nella partecipazione del Primo cittadino alla discussione e votazione del punto n. 11 iscritto all'ordine del giorno del Consiglio comunale del 30 marzo scorso "Verifica quantità e qualità delle aree da destinarsi a residenza, nonché alle attività produttive e terziarie, che potranno essere cedute in diritto di proprietà o concesse in diritto di superficie, ai sensi delle leggi 167/1962 – 865/71 e 457/78 per l'anno 2022". Pasquale Chieco, quindi, non avrebbe violato l'art. 78, secondo comma del Tuel ("Gli amministratori di cui all'articolo 77, comma 2, devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado").

Sul caso interviene Salvatore Bernocco, presidente del movimento "Ruvo Democratica e Cristiana". «Lo diciamo con rammarico – scrive in una nota -. La destra ruvese e in genere tutte le destre europee e non hanno nel  loro Dna la violenza verbale e non soltanto quella. Un tempo si diceva che la demonizzazione morale dell’avversario politico, individuato come nemico da abbattere ad ogni costo, fosse una prerogativa esclusiva delle sinistre. Oggi accade il contrario: i violenti, i seminatori di zizzania sono dall’altra parte. Le persone moderate, le forze politiche moderate e ragionevoli mai sfodererebbero un simile linguaggio carico di odio e di dileggio dell’avversario, per giunta facendo affiggere sui pannelli del paese dei manifesti palesemente offensivi della dignità del Sindaco che resta, fino a prova contraria, il massimo rappresentante istituzionale della nostra città, la cui onestà ed integrità morale e intellettuale non può essere messa in discussione.

Un conto è dibattere in Consiglio Comunale; un altro conto è dare in pasto all’opinione pubblica ruvese una persona il cui operato contra legem non è stato affatto provato da chi ha la competenza per farlo. La questione ha risvolti non solo politici ma di legge, e la legge prevede che la presentazione di un’istanza di decadenza non equivalga a sentenza di condanna. Elevarsi al rango di giudici preventivi, con l’aggravante della diffamazione a mezzo di pubblici manifesti, la dice lunga sul modo di interpretare il conflitto politico da parte della destra locale. Pubblicizzare presunti atti contrari alla legge prima che essa abbia fatto il suo corso non è un atteggiamento responsabile, civile e prudente. È caccia alle streghe.

In politica ci vogliono tatto, intelligenza, onestà intellettuale e morale, prudenza, rispetto delle persone e delle istituzioni, e tutto questo non fa parte del bagaglio culturale delle destre. I fatti parlano chiaro: sparare ad alzo zero, seminare discordia,giacché, come recita un’aria molto nota del “Barbiere di Siviglia” (Libretto: Cesare Sterbini):

"La calunnia è un venticello
Un’auretta assai gentile
Che insensibile, sottile,
Leggermente, dolcemente,
Incomincia, incomincia a sussurrar.
Piano, piano, terra terra,
Sottovoce, sibilando,
Va scorrendo, va scorrendo
Va ronzando, va ronzando
Nell’orecchie della gente
S’introduce, s’introduce destramente
E le teste ed i cervelli
Fa stordire e fa gonfiar.
Dalla bocca fuori uscendo
lo schiamazzo va crescendo,
Prende forza a poco a poco,
Vola già di loco in loco,
Sembra il tuono, la tempesta
Che nel sen della foresta
Va fischiando, brontolando,
E ti fa d’orror gelar.
Alla fin trabocca e scoppia, si propaga, si raddoppia,
E produce un’esplosione
Come un colpo di cannone,
Come un colpo di cannone,
Un tremuoto, un temporale,
Un tumulto generale
Che fa l’aria rimbombar.
E il meschino calunniato,
Avvilito, calpestato,
Sotto il pubblico flagello,
Per gran sorte va a crepar".

L’obiettivo, quindi, è questo: spargere un sentimento di diffidenza e sminuire la persona del Sindaco agli occhi dei ruvesi che, però, non sono degli ingenui. Quando si suonano le trombe con così grande clamore, siate ben certi che si tratta solo di rumore, non di musica. Il confronto politico deve avere ben altre caratteristiche, soprattutto deve essere civile e rispettoso. È ovviamente una facoltà delle forze politiche – di certe forze politiche – comportarsi diversamente, agitando i bastoni, ma ciò non produce niente di positivo per quelle forze, anzi ne rivela la debolezza contenutistica, nonché la crisi.

Siccome l’opposizione, dopo la riconferma del Prof. Chieco alla carica di Sindaco, è stata lungamente silente ed inoperosa, ad un certo punto, per non perdere il contatto con la sua base e avendo la necessità di apparire, di dire “noi esistiamo”, ha tirato fuori dal cilindro una questione che, per quanto ne sappiamo, non ha nessun fondamento. Riteniamo che sarà un flop. Al Sindaco va la nostra solidarietà, augurandoci che certi politici ruvesi, manovrati da un Grande Vecchio, ne riscoprano il valore e l’alta funzione».

giovedì 12 Maggio 2022

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Michele Palmulli
Michele Palmulli
1 anno fa

La crescita democratica di una comunità si ottiene anche attraverso un'opposizione di qualità. E' triste ammettere che il livello dei contro-argomenti alla maggioranza è decisamente scadente, nella forma e nella sostanza. Ora che Chieco ha ottenuto nuovamente la fiducia numerica del proprio schieramento, spero sia arrivato il momento di passare al fronte giudiziario e diffamatorio della questione.

Tex willer
Tex willer
1 anno fa

Perfettamente ragione.Vediamo ora se sul piano giudiziario quanto affermato dalle opposizioni sia conforme alla verità oppure il tutto sia frutto di falsità. Speriamo che almeno questa volta il tutto sia portato avanti alla luce del sole e non diventi insabbiamento come al solito.Lo chiediamo fortemente noi cittadini di Ruvo di Puglia.

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