Nel Barese il tasso d’incidenza dal 25 aprile al 1° maggio torna a scendere rispetto al monitoraggio precedente. Il dato rilevato passa da 1.001,6 casi a 801,8 casi per 100mila abitanti, con un arretramento del 20 per cento. Un trend confermato anche a Ruvo di Puglia dove, nello stesso periodo, si registrano 142 casi positivi (tasso di incidenza 569.9 per 100mila abitanti) mentre nella settimana precedente i casi erano 178 (tasso di incidenza pari a 714.3 per 100mila abitanti). Si consideri, tuttavia, che le variazioni dei numeri dei casi e dei tassi settimanali, da un report all'altro, dipendono statisticamente dal continuo processo di consolidamento dei dati. Nell’ultima settimana sono state erogate circa 2.800 dosi di vaccino anti-Covid, per cui il totale complessivo cresce sino a 3 milioni e 36.195. Scendendo nel dettaglio dei dati, sono state somministrate 1 milione e 122.483 prime dosi, 1 milione e 86.519 seconde, 819.995 terze e 7.198 quarte dosi. A Ruvo di Puglia le dosi somministrate, in totale, sono 57.928; le prime dosi sono 21.220; le seconde dosi sono 20.241; le terze dosi sono 16.409; le quarte dosi sono 58 (destinate alle persone immunocompromesse).
I residenti di Bari e provincia dai 5 anni in poi che risultano aver ricevuto almeno due dosi sono 1 milione e 88.179, di cui 800.995 hanno effettuato anche la dose “booster” prevista a partire dai 12 anni di età. I livelli di copertura sono da tempo stabili e consolidati. Al netto della fascia non vaccinabile 0-4 anni, dai 5 anni in su è stato vaccinato il 92% dei residenti di Bari e provincia, mentre dai 12 anni la percentuale di persone protette dal vaccino è fissata al 94%. La copertura con la terza dose, da eseguire sempre a distanza di quattro mesi dal completamento del ciclo primario, riguarda attualmente l’83,6% dei residenti over 12 (84% nella sola città di Bari), con una adesione più marcata tra gli ultracinquantenni, gruppo ampio in cui si sfiora il 90% (89,3%). A Ruvo di Puglia su una popolazione residente over 12 vaccinabile (22.396) il 91% ha ricevuto la prima dose; il 91% ha completato il ciclo e l'88% ha ricevuto la dose booster.
L’allentamento progressivo delle misure fisiche e amministrative di contenimento del virus va accompagnato con la consapevolezza che è necessario proteggere la comunità e i singoli individui attraverso il completamento della schedula vaccinale costituita da tre e quattro dosi, a seconda delle categorie di età e delle condizioni di fragilità. Un segnale positivo, in tal senso, arriva dalle quasi 2mila quarte dosi erogate dal 29 aprile al 5 maggio, con un contributo rilevante da parte dei medici di Medicina generale (805).