“Mò ca la precessiaune/s-è retrote/ ind-u Carmene/ u Calvarie/ piènze a quanda giènde/ u è chiamote ad ognè strode e spendaune. Re prèghire/ le rengraziaminde/le chiande/se le puorte/ddà/ ind-a la nicchie/ e u fascene sendèie mène Criste e cchiù uomene/le duonne la cèrtièzze/ ca nan è na statue/ ma nu attone[…]”. Sono i primi versi di “Duoppe la Precessiaune”, una delle liriche in vernacolo contenute nella silloge “La Semmona Sande a Rìuve” di Pietro Stragapede (2017), dedicata alla processione dei Misteri che, dopo due anni di stop a causa della fase più acuta della pandemia Covid, si è snodata ieri, Venerdì Santo, dalla chiesa di Maria Santissima del Carmelo, dal “Carmine” per percorrere le vie della città, accompagnata dalle solenni marce funebri. Una teoria di nove statue ha narrato la Passione e Morte di Cristo: dal Cristo che prega nell'Orto degli ulivi sino alla croce contenente il Legno Santo, una scheggia della croce su cui Cristo è stato trafitto. Quella stessa Croce che ha benedetto le statue radunate, a tarda sera, poco prima del rientro, dinanzi alla Cattedrale per salutare la Madonna Addolorata, sotto il portale centrale. Il padre spirituale Monsignor Vincenzo Pellegrini, accanto ai sodali dell’Arciconfraternita del Carmine, ha pregato con la comunità, invocando la pace, in terra e nei cuori. Una preghiera che il Cristo al Calvario, seguito da devoti a piedi nudi, porta con sé, insieme alle tante preghiere di ringraziamento, alle invocazioni di grazie, ai pensieri rivolti a chi non c’è più, porterà con sé nella nicchia, come narra Stragapede il quale immagina un Cristo che, a notte fonda, scenderà dalla nicchia e da solo percorrerà le vie della città per benedire i ruvesi. Oltre alle parole, la narrazione del ritorno della processione dei Misteri è affidata a foto e video.
Cultura
Venerdì Santo, emozioni e preghiere riaccolgono la processione dei Misteri
Dalla chiesa del Carmine, ieri, Venerdì Santo, si è snodata la teoria di nove statue che narrano la Passione e Morte di Cristo. Intensa la sosta delle statue dinanzi alla Cattedrale, prima del rientro
Questo dimostra quanto i fedeli siano affezionati alle processioni della settimana Santa nonostante il tentativo di trasformare la Quaresima e la Pasqua solo in manifestazioni per la pace.