Cultura

Restaurata “La Madonna degli Angeli” di Gaspar Hovic: il nuovo intervento della Pro Loco di Ruvo

La Redazione
​Dopo il restauro de "La cacciata degli Angeli ribelli" nel 2020, martedì 1° marzo, alle 19.30, la Pro Loco presenta il restauro di un'altra tela conservata nella chiesa di San Michele Arcangelo
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Martedì 1° marzo, alle 19.30, nella chiesa di San Michele Arcangelo a Ruvo di Puglia si terrà la presentazione della tela restaurata “La Madonna degli Angeli”, opera datata al 1598 e firmata dal noto pittore fiammingo, naturalizzato in Puglia, Gaspar Hovic (Oudenaarde, 1550 circa – Bari, 1627). L’iniziativa della Pro Loco di Ruvo di Puglia è patrocinata gratuitamente dal Comune di Ruvo di Puglia e dalla parrocchia di San Michele Arcangelo. La serata si aprirà con il saluto del parroco Don Michele Del Vecchio. In seguito, interverranno Rocco Lauciello, presidente della Pro Loco di Ruvo di Puglia; Domenica Gattulli, segretaria generale del Consiglio Regionale della Puglia; Mons. Domenico Cornacchia, vescovo della Diocesi di Molfetta-Ruvo Giovinazzo-Terlizzi; Grazia Di Bari, delegata alla Cultura della Regione Puglia; Pasquale Chieco, sindaco di Ruvo di Puglia; Mario Di Puppo, moderatore della serata.

La grande opera – 160 x 240 cm – appartiene a un trittico di quadri, diversi per autori e datazioni, che ritmano l’area absidale dell’aula liturgica della chiesa di San Michele Arcangelo. Il primo dipinto, in asse all’abside, è “La cacciata degli Angeli ribelli” attribuito alla schiera del Solimena: la tela fu oggetto di restauro nel 2020 grazie a una cordata di benefattori coordinati dalla Pro Loco. A destra del dipinto centrale, trova ubicazione l’opera del 1680 del pittore Nicola Gliri, rappresentante il "Beato Salvatore da Horta", dipinto necessitante di restauri. A sinistra del quadro posto al centro, entro una specchiatura mistilinea in stucco, è posta la tela della “Madonna degli Angeli”. L’opera mostra i segni di riadattamento subiti nel Settecento quando fu collocata nella posizione odierna, a seguito del rifacimento dell’impianto ecclesiale. Il dipinto apparteneva in origine alla cappella della Madonna degli Angeli di patronato della famiglia Carafa, feudatari della città di Ruvo di Puglia fin dal Cinquecento. La composizione pittorica è strutturata secondo una concezione piramidale: il vertice è occupato dalla Madonna che regge sul ginocchio sinistro Gesù Bambino, benedicente con la destra, mentre con la mano sinistra sostiene il globo terraqueo crocesignato. Intorno, una moltitudine di Angeli ritratti in diverse pose e atteggiamenti, intenti ad assistere alla scena del sacro che si compie; due di essi reggono la corona sul capo della Vergine. A sinistra, San Francesco d’Assisi che, attraverso il cordone del suo saio, sottrae dalle fiamme le anime defunti, colti nella nudità del peccato. A destra, San Giovanni Battista rivolge lo sguardo verso l’osservatore e indica con la mano destra la Vergine e il Cristo, la via di salvezza. In basso, a destra, il committente del dipinto, identificabile con Giulio Carafa, nobile che – sul finire del Cinquecento – aveva affidato ai migliori artisti del tempo il rifacimento del conditorio familiare, poi abbattuto nel Settecento per far posto all’ultima trasformazione del complesso conventuale. Il restauro è stato curato con grande perizia dalla ditta “ACHG Restauro Opere d’Arte” di Annamaria e Giuseppe Chiapparino, eseguito con la direzione scientifica del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico delle Province di Bari e Foggia, che ha preventivamente approvato, come da normativa, il progetto. Sono state eseguite operazioni di ripulitura, stuccatura, reintegro e riverniciatura della superficie pittorica. L’opera ha recuperato la profondità spaziale e le diverse tonalità originali, liberate dall’opacità creatasi dall’accumulo di polveri e dal nero fumo; nuovi dettagli sono emersi o sono stati resi più leggibili, quali – ad esempio – la capigliatura spettinata di Giulio Carafa o il ripensamento dell’artista nell’aggiunta delle mani del committente intento nel distogliere lo sguardo dalla lettura del libro. Il campo centrale, in basso, ha mostrato i dettagli dei paesaggi minuziosi della pittura fiamminga e la figura in miniatura di San Francesco che riceve le stimmate sul monte della Verna. Durante la serata il quadro sarà benedetto dal vescovo Domenico Cornacchia, prima di essere ricollocato nella sua posizione originaria. I fondi necessari per il restauro della tela provengono prevalentemente dalla destinazione del cinque per mille della dichiarazione dei redditi alle finalità della Pro Loco di Ruvo di Puglia. «L’invito – fanno sapere dall'associazione – è quello di continuare in tal senso affinché si possano restaurare i beni della nostra comunità e, con essi, le tracce della civiltà ruvese».

La cittadinanza è invitata, munita dei dispositivi di protezione individuale. I posti a sedere nella chiesa sono limitati, secondo le disposizioni vigenti in materia di contenimento del contagio da Covid 19. La serata sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook della Pro Loco.

domenica 27 Febbraio 2022

(modifica il 17 Maggio 2022, 16:15)

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anacleto
anacleto
2 anni fa

meravigliosa. commovente. ottimo lavoro.

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