A seguito degli allarmanti scenari di guerra che nelle ultime ore si stanno verificando nella regione del Donbass in Ucraina, accogliendo l’appello di papa Francesco, il vescovo Domenico Cornacchia invita la Comunità diocesana, le civiche amministrazioni e tutti a «riunirsi in preghiera per invocare da Dio il dono della Pace». Pertanto, sabato 26 febbraio, alle 20, in ciascuna delle quattro città della diocesi si terrà una veglia di preghiera: a Molfetta, nella chiesa della Madonna della Pace; a Ruvo di Puglia, nella chiesa di San Domenico; a Giovinazzo, nella chiesa di San Domenico; a Terlizzi in Concattedrale. A questo primo momento, seguirà la giornata del 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, da dedicare alla preghiera e al digiuno per la Pace, «come invocato dal Santo Padre al termine dell’udienza di mercoledì scorso. La nostra Chiesa di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, quale erede della testimonianza e del messaggio profetico del Venerabile Antonio Bello, si senta particolarmente coinvolta nella difesa e nella diffusione della cultura della pace».
Cronaca
Ucraina, veglia di preghiera per la pace nella chiesa di San Domenico
Sabato 26 febbraio, alle 20. Seguirà la giornata del 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, da dedicare alla preghiera e al digiuno per la Pace come invocato da Papa Francesco
Temo per invece che questo digiuno per la pace ci faccia dimenticare che la Chiesa digiuna da sempre il Mercoledì delle Ceneri per ricordare l'inizio della Quaresima. E quindi prega per tutto, compresa la pace ma non solo per quello. Rischiamo di identificare la fede col pacifismo anni '70.
I Vescovi pugliesi devono ancora spiegarci perché non si possono fare le processioni (all'aperto) mentre si può, anzi si deve, partecipare alle marce della pace.
La frase della Chiesa era più completa: “non c'è pace senza giustizia”. Ovvero bisogna capire da quali ingiustizie nasce la guerra sennò il pacifismo arcobaleno è sterile.