Cronaca

Omofobia: al Tannoia incontro con Maria Lovito tra diritto all’identità di genere e discriminazione

La Redazione
Venerdì scorso, gli studenti delle quinte della sede ruvese dell'Itet hanno incontrato l'autrice di "Figlio unico" e la psicologa Celeste Petrelli del Centro antiviolenza "RiscoprirSi" di Corato​
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Venerdì 17 Dicembre, gli studenti delle classi quinte della sede ruvese dell'Itet "P.A.M. Tannoia" hanno incontrato l’autrice del libro “Figlio unico”, la dott.ssa Maria Lovito, e la psicologa Celeste Petrelli del Centro antiviolenza "RiscoprirSi" di Corato per discutere sul tema dell’omofobia.

«Partendo dal racconto appassionato e dal fluire della narrazione dell’autrice – scrivono dall'Itet – gli studenti hanno avuto la possibilità di riflettere sugli stereotipi culturali in cui tutti siamo ingabbiati, che ci limitano nell’accettazione delle differenze e che generano assenza di curiosità e paura. Paura che spesso attanaglia e, come ha avuto modo di affermare la psicologa del Centro antiviolenza, ci predispone a un atteggiamento di fuga o di attacco. L’importanza di discutere dell’omofobia, il lungo percorso  del riconoscimento dei diritti Lgbtqi e quindi la funzione di aiuto e sostegno che i centri antiviolenza svolgono sul territorio sono stati le tematiche che hanno animato il dibattito degli studenti con gli ospiti. Il testo presentato, concentrato sul rapporto madre-figlio, vuole offrire una “riflessione non urlata sul tema della omosessualità”, nel tempo della (sovra)comunicazione in rete, dove si rischia di rimanere imbrigliati nelle maglie di discorsi che portano all’odio. Il coraggio della rivelazione, della sofferta possibilità di  fare coming out costituisce una valida possibilità di arricchimento e allo stesso tempo di riscoperta dell’unicità. La stessa unicità che riecheggia nel titolo del libro e che rimanda al figlio unico in una famiglia di un piccolo paese del Sud Italia. Il coraggio di una mamma, Caterina, che deve compiere un viaggio scomodo dopo la rivelazione travolgente del suo unico figlio. Un viaggio nelle emozioni e nel travaglio di una madre che deve “ripartorire” suo figlio nel dolore e nella fatica fisica cercando un momentaneo conforto nella mano tesa di qualcuno. Parole che hanno aperto agli studenti la possibilità di identificarsi con i personaggi della storia attraverso una lettura partecipata ed emotiva sui temi dell’identità di genere e sul lungo cammino della legislazione contro le discriminazioni sessuali. Un grazie particolare alla dirigente scolastica, la professoressa Nunzia Tarantini, e al gruppo di lavoro per l’Inclusione che, cogliendo le sollecitazioni che giungono dalle associazioni del territorio, promuovono iniziative atte a sensibilizzare la comunità scolastica su temi tanto attuali della formazione dell’uomo e del cittadino nella piena consapevolezza del ruolo della scuola ha come comunità educante».

lunedì 20 Dicembre 2021

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