Cronaca

Tragedia al Liceo, Chieco: «Dolore e disperazione. Siamo vicini alla famiglia e alla scuola»

La Redazione
​«Il solo impegno che ognuno di noi può prendere è quello di interrogarci sempre e con sincerità sulle fragilità nostre come su quelle di chi ci sta accanto, restare vicini, restare solidali. E, naturalmente, non dimenticare»
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Sulla pagina istituzionale Facebook, il sindaco Pasquale Chieco esprime cordoglio e stringe in un abbraccio la famiglia del giovanissimo studente del Liceo "O. Tedone" che ha perso la vita questa mattina. «Dolore e disperazione – scrive -. Spente le sirene, passato il brusio delle mille voci, tornate nel silenzio le urla e le grida, chiusa la porta dell'ufficio di un Sindaco, non restano che dolore e disperazione. Una vita giovanissima si è interrotta improvvisamente, con ancora intatti tutti i desideri, con il mondo intero ancora da  conoscere. Esprimo la vicinanza di tutta la nostra città alla famiglia di questo ragazzo alle prese con una sofferenza ingiusta e insostenibile. Siamo vicini anche ai suoi insegnanti, ai suoi compagni, alla Dirigente delle liceo, impegnati, come tutti noi, nel tentativo di decifrare questo indecifrabile rompicapo. È difficile riprendere la vita quotidiana con un simile fardello addosso. Il solo impegno che ognuno di noi può prendere è quello di interrogarci sempre e con sincerità sulle fragilità nostre come su quelle di chi ci sta accanto, restare vicini, restare solidali. E, naturalmente, non dimenticare».

 

 

mercoledì 1 Dicembre 2021

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Ciccio Kim
Reb
2 anni fa

Purtroppo, non si può tornare indietro. Quando accadono simili tragedie, immancabilmente si finisce in un intrico di “se”, funzionali solo ad acuire i sensi di colpa di chi, nel raccogliere i cocci, si ritrova a pensare che magari si poteva stare più attenti ai segnali, magari si poteva essere meno duri, magari si poteva essere più presenti quando occorreva, magari tante altre cose. Sappiamo che gli adolescenti sono fragili fiori che sbucano di colpo dalla confortevole terra, un'esperienza che può risultare destabilizzante e traumatica. Per questo siamo pazienti e se anche se la giornata è dura, troviamo sempre momenti per loro, non lasciamo mai che si chiudano dietro porte che un genitore non sappia riaprire in qualsiasi momento. Tuttavia, evidentemente, talvolta, tutto ciò non basta.