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Rifondazione Comunista Ruvo: «La Murgia non è una cartolina né uno sfondo per manifesti elettorali»

La Redazione
«La Murgia non è solo marketing turistico-commerciale: ha bisogno di cura, di una corretta tutela e manutenzione delle aree boschive, della salvaguardia delle specie protette»
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«Domenica sera abbiamo preso parte all'evento pubblico lanciato da Murgia Queer allo Jazzo del Demonio. La Murgia ha da sempre, per chi la frequenta, un valore simbolico: luogo dove camminare, pensare, rifugiarsi ma anche riconnettersi con le radici culturali del nostro territorio. Pertanto va sicuramente un plauso a Murgia Queer e alla volontà di porre apertamente i temi della comunità LGBT+». 

È l'incipit della nota della sezione ruvese del Partito di Rifondazione comunista.

«La Murgia, però – proseguono dal Partito -, è anche un ecosistema immenso da proteggere e salvaguardare. Negli ultimi giorni si sono verificati diversi eventi: la candidatura del Parco dell'Alta Murgia nella rete dei Geoparchi Unesco e il concerto del maestro Ludovico Einaudi a Jazzo Pantano. Due iniziative lodevoli che contribuiscono a promuovere la rete turistica, ricettiva e culturale che si snoda nel Parco dell'Alta Murgia.

Allo stesso tempo altri eventi stridono con questa rappresentazione idilliaca e da cartolina della nostra Murgia: i diversi incendi che hanno incenerito decine di ettari nel territorio del Parco e, infine, la ripresa delle esercitazioni militari nel Poligono di Torre di Nebbia. Si tratta di una situazione francamente insostenibile. Sono anni che ci battiamo affinché il Parco nazionale dell'Alta Murgia sia davvero un Parco di Pace: libero dalle servitù militari, libero da speculazioni e interessi, libero dai disastri ambientali. 

La Murgia non è solo marketing turistico-commerciale. La Murgia ha bisogno di cura, di una corretta tutela e manutenzione delle aree boschive, della salvaguardia delle specie protette. Gli episodi che si verificano, dagli incendi all'annosa presenza militare, non sono nuovi e meritano interventi profondi. La Murgia non è uno spazio vuoto da riempire di spot pubblicitari, ma un ecosistema la cui valorizzazione deve partire dalla tutela del suolo, della vegetazione e della popolazione animale».

martedì 10 Agosto 2021

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Calimero nero
Calimero nero
2 anni fa

Visto che siete così bravi ed amorevoli verso il territorio della Murgia in generale prendetevi cura delle specie protette come i cinghiali . Siete bravi a vendere parole al vento ma nella sostanza non vi frega niente se gli ungulati distruggono piante e quel po' di raccolto che rappresenta l ' unico sostentamento per le famiglie dei poveri agricoltori.Parlate di manifestazioni , parlate di tutela dell' ambiente parlate,di LGB ma, quando vi rimboccate le maniche per andare a pulire le erbacce e quant'altro infestano i nostri boschi?Forse bisogna aspettare secoli per vedervi sudare nel fare qualche cosa ammirevole invece di chiacchiere.ciao

Calimero nero
Calimero nero
2 anni fa

Caro Michele palmulli se dice che il sottoscritto parla per partito preso le dico che non sono un politico ne di destra né di sinistra e nemmeno un simpatizzante di alcun partito.Se oggi si verificano questi danni procurati dagli ungulati che sono aumentati in maniera sproporzionata dobbiamo dire “grazie” a quelli del suo partito che nonostante ci siano state sentenze che autorizzano ad un controllo selettivo di tale fauna non è stato fatto nulla perché come al solito gli animalisti sono i primi a bloccare tutto .Ora visto che lei paga le tasse chieda conto a queste organizzazioni di farsi carico del problema e solleciti il caro Emiliano a fare meno tavolate sui parchi è più fatti risolutori.Saluti a tutti voi cari compagni di merenda.

Murgiano
Murgiano
2 anni fa

Forse nessuno di Voi non ha ancora capito che la specie da proteggere è l'uomo che lavora presiede nel parco !
Nessuno si rende conto (o meglio non vede…) che gli allevamenti ovini si sono ridotti- chiusi. Altrettanto dicasi per quelli bovini. Nell'ultimo semestre 2.200 ovini venduti-macellati. Nemmeno la politica del ricambio generazionale ha portato effetti.
Giovani diplomati o laureati in veterinaria ed agraria hanno abbandonato le attività di famiglia…non c'è più niente: reddito e soprattutto la speranza!!!
Distaccati dalla realtà e dalle norme comunitarie. Ogni opera di miglioramento diventa un calderone di carte ed appesantimenti burocratici.
Allora, sapete che vi dico: continuate a fare fotografie e contare farfalle.
Ne parleremo tra 5 anni.
Saluti !!!

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