Cultura

Al Museo del Libro in mostra i libri pregiati e due manoscritti di don Paolo Cappelluti

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
Sono due edizioni, a tiratura limitata, de "I promessi sposi" e sulla vita di San Paolo. ​La mostra è visitabile sino al 31 agosto, dal lunedì al venerdì, a Palazzo Caputi. Ingresso gratuito
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Il prezioso patrimonio librario del Museo del Libro-Casa della Cultura a Palazzo Caputi, a Ruvo di Puglia, si arricchisce delle quattro perle letterarie della “Donazione Cappelluti”: gli eredi del compianto Don Paolo Cappelluti, parroco di San Michele Arcangelo scomparso il 30 marzo 2012, hanno donato due libri di pregevole fattura, un taccuino e un quaderno su cui annotava consigli e riflessioni sul senso della vita e dell’Amore. I testi donati sono esposti nelle teche di una delle sale del Museo del Libro fino al 31 agosto e possono essere ammirati, dal lunedì al venerdì, durante gli orari di apertura della Biblioteca.

La mostra si è inaugurata nella ricorrenza dell'ordinazione sacerdotale di Cappelluti, avvenuta il 28 giugno 1962, alla presenza dei suoi parenti, della direttrice del Museo e curatrice della Mostra,Teresa De Francesco</strong>; del sindaco Pasquale Chieco e dell’assessora alla Cultura Monica Filograno.  

Di don Paolo Cappelluti uomo, parroco e amante dell’Arte è stato delineato un ritratto intenso. Rigore, etica e carisma nonché capacità di dialogare con tutti sono stati evidenziati da De Francesco. Sull’importanza della donazione per il Museo del Libro e per la Biblioteca Testini si è soffermata Filograno, puntando sulla vivacità di un luogo in cui accanto a una componente museale vive quella più dinamica dei prestiti. Inoltre, il Museo del Libro, in questo tempo di chiusura per lavori di ristrutturazione e adeguamento della Pinacoteca comunale e del Museo Jatta, è il punto di riferimento per la custodia nonché per la fruizione di opere della prima e, presto, del Vaso di Talos. Della donazione è grato il Sindaco che di don Paolo Cappelluti ricorda la bontà, ma intenso è il ricordo di Cleto Bucci, figura di spicco della Pro Loco nonché cultore della storia e dell’arte  ruvese.

Lui era uno dei ragazzi del Centro Turistico Giovanile “Torre del Pilota” che, tra il 1972 e il 1975, sotto la guida di don Paolo, inventariò preziose opere d’arte delle chiese di Ruvo di Puglia, in accordo con la Sovrintendenza (le schede di quegli inventarii possono essere consultate in biblioteca). Bucci ha ricordato di come Don Cappelluti abbia promosso, con una raccolta fondi, il restauro dell’organo a canne della seconda metà del Settecento, custodito nella chiesa di Sant'Angelo. L'organo tornò a diffondere i grevi suoni a partire dal 2010, con un ciclo di concerti. Attualmente non è più suonato: questo è grave perché si rischia il degrado della struttura di un prezioso strumento storico nonché di vanificare l'obiettivo raggiunto da don Paolo che amava l’arte, voleva che tutti potessero goderne tanto che si rammaricava di non essere riuscito a far aprire la sede ruvese del Museo Diocesano. A tal proposito, Sindaco e Assessora lasciano intendere che si sta valutando di intraprendere un iter verso la sua istituzione.

I libri e i taccuini, spiega De Francesco che ha curato i testi della mostra, sono esposti nella teca in modo tale che un gioco di luci e specchi consenta di goderne i particolari.

I libri saranno esposti al pubblico per un periodo limitato in quanto si intende procedere a una regolare rotazione, in mostra, di altri preziosi libri del Museo: ricordiamo che sono custoditi  libri della Biblioteca della famiglia Jatta e delle  antiche biblioteche dei Conventi di Ruvo di Puglia, dei Frati Scolopi, Frati Cappuccini e Frati Minori Osservanti; nonché  le Cinquecentine e le Secentine, oltre a libri del Seicento, Settecento e Ottocento donati dall’Istituto Salesiano. I libri della donazione Cappelluti sono consultabili solo in loco e con particolari accorgimenti, essendo capolavori di alto artigianato.

I libri e gli appunti di don Paolo. Esposta la copia 745 di un’edizione a tiratura limitata – in circolazione 1.925 esemplari – de “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni (Art’è Marilena Ferrara, Bologna 2002), con prefazione e commenti di Ferruccio Ulivi e illustrazioni di Alberto Sughi. Il volume contiene 10 tavole a colori, fuori testo, e 17 illustrazioni in bianco e nero nel testo, stampate con tecnica serigrafica, tratte da disegni originali realizzati da Sughi per questa edizione. Il volume è stampato in carta pregiata 100% cotone, 120 grammi. Cucitura, rilegatura e copertina in pelle di montone macchiata a mano in blu, con quattro nervature sul dorso e iscrizioni in oro, sono realizzate a mano dagli artigiani della Legatoria d’arte “L’Arte del Libro” di Todi. In copertina, un bassorilievo originale, eseguito a conio ricoperto in argento e patinato con procedimento manuale.

Accanto al capolavoro di Manzoni, un quaderno su cui sono riportati appunti sul matrimonio e sul rapporto di coppia: don Paolo vi attingeva per tenere i corsi prematrimoniali. Tra l'altro, come ha ricordato Bucci, pur rispettando i principi della Chiesa in merito al matrimonio, non era irrigidito in schemi angusti. Riteneva che anche un divorziato avesse il diritto di rifarsi una vita, amando un’altra persona: era comprensivo, essendo un acuto osservatore dell’animo umano.

L’altro volume esposto è la copia n. 212 di 699 esemplari numerati dell’edizione, in tiratura limitata, dell’opera di Benedetto XVI, “San Paolo. Le catechesi dell’Udienza generale”, scritta con la collaborazione scientifica dell’Istituto Veritas Splendor. L’opera fa parte della collezione Bibliotecha Benedictus PP XVI e contiene tre studi d’artista fuori testo, realizzati mediante tecnica serigrafica dal maestro spagnolo Julio López Hernández, che ha realizzato due sculture originali a bassorilievo, in bronzo patinato argento 800%, inserite in prima e quarta di copertina. Sono, rispettivamente, l’effigie di Papa Benedetto e la versione definitiva di uno dei tre studi sulla Santissima Trinità. La carta velata in puro cotone da 170 grammi è impreziosita da filigrana papale, realizzata manualmente a telaio. L’opera è stata concepita in unica edizione, in occasione dell’annuncio dell’anno Paolino, ed è stata compiuta il 19 aprile 2009, ricorrendo il quarto anniversario delle elezione di papa Benedetto XVI. Accanto un taccuino su cui, nel giorno del suo 31esimo compleanno (era il 20 luglio 1970) e a otto anni dalla sua ordinazione, don Paolo riflette sul valore della vita, ricevuta e donata.

Mostra "Donazione Cappelluti", Casa della Cultura-Museo del Libro, via De Gasperi 42. Da lunedì al venerdì ore 9-13; dal lunedì al mercoledì ore 16-18; giovedì ore 17-19. Ingresso gratuito. Saranno applicate le norme di sicurezza antiCovid.

domenica 4 Luglio 2021

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