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Terapia contro l’Alzheimer, l’Ema autorizza Itelpharma a produrre il radiofarmaco Florbetaben 18F

La Redazione
L'ad del gruppo Itel - Itelpharma, l'ingegner Michele Diaferia: «Itelpharma è pronta a far la propria parte: la produzione del Florbetaben 18F verrà avviata subito per fornire il radiofarmaco su scala nazionale»
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Itelpharma, divisione radiofarmaceutica del gruppo healthcare Itel, ha ottenuto da parte dell’Ema (European Medicines Agency) l’autorizzazione alla produzione del radiofarmaco “Florbetaben 18F”, impiegato nel percorso diagnostico di pazienti con decadimento cognitivo dovuto a malattia di Alzheimer (Alzheimer Disease).

Un risultato atteso a coronamento di un lungo percorso di gestazione, caratterizzato da un ampio programma di investimenti volti a incrementare le attività di sviluppo e ricerca in ambito radiofarmaceutico. L’agente radioattivo agisce nel rilevamento di placche neuritiche di beta-amiloide per confermare la patologia di malattia di Alzheimer in maniera specifica ed è uno degli unici due radio-traccianti disponibili per la diagnosi della malattia di Alzheimer, insieme al “Flutemetamol 18F”, prodotto e distribuito anch’esso da Itelpharma.

L’azienda pugliese, unica italiana specializzata in molecole radioattive impiegate nell’imaging diagnostico per l’indagine di patologie prevalentemente oncologiche e neurologiche, integra dunque la propria pipeline acquisendo il diritto a produrre il Florbetaben 18F nel sito di Ruvo di Puglia. La notizia giunge in concomitanza con il via libera negli Stati Uniti, da parte della Food and Drugs Administration (FDA), al primo farmaco per il trattamento della Malattia di Alzheimer, a base di anticorpo monoclonale “Aducanumab”. Nei trial clinici effettuati sulla molecola, è emerso che l’anticorpo avrebbe il ruolo di captare e distruggere le placche beta-amiloidi riducendo i danni cerebrali. Un traguardo scientifico che segna un passo storico verso una possibile terapia per una delle più diffuse patologie neurodegenerative.

Così l’amministratore delegato del gruppo Itel – Itelpharma, l'ingegner Michele Diaferia: «L’arrivo di una prima cura per l’Alzheimer è un’opportunità d’interesse collettivo che ci coglie preparati e ci colloca come avamposto d’avanguardia, grazie anche all’attività svolta dal nostro stabilimento farmaceutico e alla lungimiranza della nostra attività di ricerca scientifica. L’aspetto della diagnosi precoce dell’Alzheimer sarà quanto mai determinante, soprattutto con il nuovo farmaco terapeutico, che dovrà essere somministrato nelle fasi iniziali della patologia per incidere sul rallentamento del declino cognitivo. Itelpharma è pronta a far la propria parte: la produzione del Florbetaben 18F verrà avviata subito per fornire il radiofarmaco su scala nazionale».

Il biomarcatore, impiegato anche nella caratterizzazione appropriata dei soggetti arruolati negli studi clinici a supporto dello sviluppo di farmaci per la malattia di Alzheimer, può dunque contribuire a imprimere una svolta decisiva sul fronte dell’abbinamento fra una diagnosi precoce e la sperimentazione di cure efficaci per il rallentamento della patologia di Alzheimer, avvalorando l’impegno decennale condotto da Itelpharma nel coniugare sinergicamente gli sforzi della ricerca scientifica con lo sviluppo tecnologico nel farmaceutico.

lunedì 14 Giugno 2021

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