Cronaca

L’Ottavario della Solennità del Corpus Domini nel segno della “speranza”

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
Infiorata in piazza Matteotti © RuvoLive.it
Parola evocata dal Comitato Feste Patronali di Ruvo di Puglia nel predisporre il programma della "Festa", nel secondo anno della pandemia Covid, col supporto di Istituzioni, associazioni e privati​​
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La speranza è la parola chiave della due giorni dell’Ottavario della Solennità del Corpus Domini a Ruvo di Puglia, dal 12 al 13 giugno: si aveva l’impressione che l’aria in città ne fosse pervasa.

D’altronde è stata evocata dallo stesso Comitato Feste Patronali di Ruvo di Puglia nel predisporre il programma della “Festa”, nel secondo anno della pandemia Covid, col supporto dell’Amministrazione Comunale di Ruvo di Puglia, in collaborazione con la Pro Loco di Ruvo di Puglia e dell’Ordinario diocesano, nonché delle aziende locali e dei cittadini che hanno contribuito con sponsorizzazioni e oboli.

E di speranza si vuole che tornino a illuminarsi gli occhi di tanti che sono rimasti indietro nel corso della pandemia. La crisi economica generatasi ha creato nuove fragilità che hanno trovato e trovano sostegno con l’operato dell’associazione “Stola e Grembiule” e dell’Emporio solidale “Legàmi”, in sinergia con l’Amministrazione comunale. Significativa è stata la lettura dei ringraziamenti, alla fine della Pontificale, in piazza Matteotti, rivolta a chi si prodiga perché nessuno resti indietro.

Abbiamo scritto di “speranza”: questa si è nutrita dello spettacolo delle luminarie musicali dei Fratelli Faniuolo, trine di colori, luci e legno intagliato; della musica della banda cittadina; delle due infiorate realizzate dalle Pro Loco di Patù (Lecce) sul sagrato della Cattedrale e dalla Pro Loco di Volturino (Foggia) in piazza Matteotti. Entrambe a tema religioso, sono anche parte preziosa del patrimonio identitario di una comunità da tutelare e da far conoscere: rientrano, infatti, nel progetto “La città e/è la festa”, finanziato dal programma straordinario Cultura e Spettacolo 2020 della Regione Puglia. Non solo petali, ma anche semi, legumi, pomodori secchi (il sangue che sgorga dalla fronte del Cristo al cospetto della Cattedrale): arte effimera realizzata con i tradizionali prodotti del territorio

La tradizionale fiera non si è svolta nel rispetto delle normative antiCovid così come la periferia della città non è stata illuminata dal rutilante mondo delle giostre, fortemente penalizzato in questa pandemia.

Intatta la rituale processione del Santissimo, nel sontuoso Ostensorio sorretto dal vescovo Domenico Cornacchia, sotto l’ombrello processionale portato dal sindaco Pasquale Chieco, a ricordo dell’atto riparatore del conte Carafa, nel XVI secolo, nei confronti della pietas ruvese e del clero. Un episodio avvolto nella leggenda, dal quale è nata una festa “ruvese”, tipica, entrata anche nel linguaggio comune locale, a cui la Pro Loco di Ruvo di Puglia dedicherà una pubblicazione sulle sue tradizioni e storia.

lunedì 14 Giugno 2021

(modifica il 5 Giugno 2022, 12:58)

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Franco
Franco
2 anni fa

Non sarà facile spiegare ai fedeli perché le processioni e feste tradizionali sono state cancellate mentre le “processioni” della movida serale sono tranquillamente tollerate.

Marco
Marco
2 anni fa

A quelli che vieta o le processioni religiose con la motivazione delle restrizioni da Covid vorrei rivolgere umilmente l'invito a guardare quanto avvenuto a Taranto per la promozione in serie C oppure il 2 giugno a Roma per la Festa della Repubblica. In subordine a guardare la movida serale. Perché da certe parti si e qui no? Difficile spiegarlo.

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