Cultura

Associazione Nazionale Bande da Giro: «Istituzioni politiche e religiose ci consentano di lavorare»

La Redazione
​Con il convegno "Sfide future delle bande da giro", l'Anbg chiude un primo ciclo di incontri live, importanti e formativi sulla salvaguardia dell'ente banda, patrimonio identitario del Sud
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Con il secondo appuntamento "Sfide future delle bande da giro", l'Associazione Nazionale Bande da Giro chiude un primo ciclo di incontri live, importanti e formativi sulla salvaguardia dell'ente banda, patrimonio identitario del Sud per il quale esponenti della musica e della cultura invocano una tutela incisiva.

Era il 2019 quando a Ruvo di Puglia, sede di una Scuola comunale di musica e di banda, fu consegnato  ufficialmente ad Aldo Patruno, direttore del Dipartimento turismo, economia della cultura e Valorizzazione del territorio della Regione Puglia, un protocollo d'intesa firmato da Amministrazioni locali, Conservatori musicali e festival – tra cui il Talos Festival – per dare vita a una rete di festival che promuova e valorizzi la banda e soprattutto per avviare l'iter che conduca alla emanazione di una legge regionale ad hoc.

E proprio Patruno è stato tra gli ospiti che hanno parlato del futuro di questo meraviglioso mondo che, a Ruvo di Puglia, ha come massimi esponenti i fratelli Antonio e Alessandro Amenduni; Basilio Giandonato; Gennaro Sibilano; Rocco Di Rella; Pino Caldarola; Pino e Livio Minafra. Un mondo "meraviglioso" che ha fatto sognare, nelle feste patronali, nelle piazze coloro che non potevano permettersi di frequentare i teatri blasonati dove si portavano in scena "Tosca" o "Cavalleria Rusticana". Per questo motivo, la banda è stato ed è un potente mezzo di divulgazione della cultura che va tutelato.

«C’è voglia di recuperare il tempo perduto. C’è voglia di riprendere in mano la situazione – dichiara nel live Benedetto Grillo, presidente dell’Anbg –. Qualche giorno fa un documento di alcune, per fortuna poche Diocesi della Puglia, vietava alle parrocchie di organizzare feste patronali e parrocchiale per tutto il 2021. 

È stato un fulmine a ciel sereno vedere il Governo centrale pensare a una, seppur minima, ripartenza e le Diocesi – consapevoli dell'indotto turistico-economico che in tali occasioni si crea- bloccare ancora una volta le attività che ci vedono tra i protagonisti, togliendo ascolto e speranza.

Lo scorso 25 febbraio – continua Grillo -, il presidente della Cep Puglia ci ha accolto per discutere insieme delle tematiche che Diocesi e bande vivono, cercando vie di uscita per i nostri dipendenti con l’attuazione di un protocollo comune che potesse consentire alle feste patronali di svolgersi ed ai nostri lavoratori di tornare a far risuonare il repertorio caro alle nostre terre. Il mio pensiero è subito tornato all’inizio della pandemia. L’Anbg è nata appunto per tutelare tutte le associazioni che fanno attività bandistica e hanno dipendenti. Dobbiamo cancellare l'idea che in Italia e, ancora meglio nelle nostre terre, colui che fa musica nelle bande lo faccia per eterna gloria. ll mio appello lo rivolgo a Istituzioni politiche e religiose affinchè si riuniscano e, di comune accordo, nella migliore e più consapevole forma, consentano a noi di lavorare e di lavorare in sicurezza. Noi non vogliamo vivere di ristori».

L’attenzione verso i professionisti del settore bande è ribadito da Giovanni De Robbio, segretario dell’Anbima Campania: «La banda è la carta d’identità della nostra storia e della nostra cultura. Noi di Anbima siamo contenti di sapere che Anbg persegue lo stesso obiettivo di salvaguardia del comparto. Un obiettivo importante e soprattutto storico. La pandemia ha solo accentuato il momento di difficoltà delle nostre bande già in essere da tempo. La banda da Giro deve assolutamente essere tutelata. La formazione dei nostri professionisti – continua De Robbio – è fondamentale e noi in Campania stavamo perdendo le cattedre relative ai licei musicali. L’idea che si possano tagliare questi posti, che molto spesso tolgono i ragazzi dalla strada, è assolutamente da escludere. È una benedizione, quindi, la nascita di una associazione come Anbg».

Aldo Patruno, rimarcando l'importanza della banda, dichiara: «La parola "Musicanti" mi riporta all'idea dei "Musicanti dei Brema", la fiaba dei fratelli Grimm. Nelle fiabe, così come nell'incubo pandemia, nessuno si salva da solo. Per farlo dobbiamo recuperare la nostra identità. La banda è parte strutturale del sistema culturale italiano e nasce al Sud, divenendo un genere assolutamente identificativo delle culture del sud, al centro dell'identità europea. La battaglia con e sulle bande risulta quindi una grande battaglia per la centralità del Mezzogiorno in questo paese e nell'Europa. Non c'è Europa senza Italia e non c'è Italia senza Mezzogiorno. Oggi la vera grande sfida è la riaffermazione della centralità Mezzogiorno tramite la cultura e la sua identità. Noi siamo pronti con tutti gli enti regionali a far rivivere nei luoghi, da questa estate, i suoni delle bande con i protocolli approvati l'anno scorso e con tutte le norme di sicurezza che abbiamo già ampiamente collaudato. Hanno funzionato l'anno scorso e funzioneranno quest'anno. Vi prego e vi chiedo di presentarci, il prima possibile, un grande progetto che consenta di dire che la banda è vita, la banda è comunità, la banda è Puglia».

giovedì 22 Aprile 2021

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Franco
Franco
2 anni fa

Tra un po' le bande invece che nelle feste religiose (in pratica abolite) dovranno chiedere di suonare negli hub vaccinali, gli unici posti dove al momento è consentito assembrarsi senza problemi.

Franco
Franco
2 anni fa

Vogliono ammazzare le feste religiose popolari e con esse pure le bande. Vogliono fare tutto in streaming.

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