Calcio

A tu per tu con Massimiliano Bellarte, dopo la qualificazione a Futsal Euro 2022

Giuseppe Tedone
Il tecnico ruvese: «Sono contento di aver aiutato la mia squadra in queste quattro gare, in modo da poter allungare il periodo di crescita e preparazione alla fase finale del campionato europeo»
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Martedì sera a Prato si è disputata la quarta giornata di calcio a 5 della Nazionale Italiana, valevole per le qualificazioni al prossimo Campionato Europeo, che si svolgerà in Olanda dal 19 gennaio al 6 Febbraio 2022. L’avversario dell’Italia era il Belgio che, nel primo tempo, è andato in vantaggio con Steven Dillien. Per gli azzurri le reti sono state siglate da Alex Merlim, Japa Vieria (doppietta per lui) e Tonidandel. Il mister ruvese Massimiliano Bellarte, con la quarta vittoria consecutiva, ha ottenuto così il pass per le qualificazioni a Euro2022. Lo abbiamo contattato per un'intervista.

Al fischio finale qual è stato il tuo primo pensiero?

«Il fischio non è stato un finale, per questo non ho avuto un pensiero definitivo. Ero contento perchè eravamo riusciti a vincere una partita difficile e lo avevamo fatto bene. Ero contento perchè avevamo fatto un altro passo nel processo che abbiamo iniziato qualche mese fa».

Quanto sei orgoglioso di  aver raggiunto l’obiettivo di Euro 2022?

«L'orgoglio che sostiene le persone nella vittoria è lo stesso che non dovrebbe tradirle nella sconfitta. Perciò non è un sentimento che mi assale in queste occasioni. Sono contento per aver aiutato la squadra a farlo in quattro gare, in modo tale da allungare il periodo di crescita e preparazione alla fase finale del Campionato d'Europa».

Hai ereditato una situazione non semplice al tuo arrivo in panchina: quanto sei soddisfatto del tuo gruppo?

«Ho pensato da subito a non tenere in conto il passato che ci aveva preceduti. Ci sono cose nel passato che possono stimolare più delle situazioni non semplici e sportivamente negative, come le vittorie dei campionati di Europa delle squadre di Alessandro Nuccorini e Roberto Menichelli, le medaglie ai mondiali degli stessi gruppi. E sono questi esempi, così come conoscere la storia tutta della squadra Nazionale, che mi stimolano e vorrei che stimolassero tutti i giocatori e chi farà parte del gruppo squadra».

La sfida contro il Belgio è stata una gara particolare: avendo allenato lì, quali ricordi porti con te?

«La gara non è stata semplice perchè loro sono tutti bravi giocatori. Ricordo con piacere il mio periodo belga per tante cose e non solo legate al mondo del Futsal ma che da questo sono nate. Anche in Belgio hanno una gran fame di Futsal e io ho contribuito per un tempo a cercare di apparecchiare una tavola ben imbandita. Ho notato anche come la squadra Nazionale belga sia molto più seguita rispetto a prima, quindi spero che questo possa aiutare tutto il loro movimento a crescere».

Per la tua città sei diventato un modello: cosa vorresti dire ai più giovani che si avvicinano al mondo del futsal?

«La mia città ha avuto tanti altri modelli sportivi: penso a Gianluca Basile prima di tutti. Spero che si ritorni nella mia città a investire sullo sport e a far sì che la competizione, alla base dello sport, diventi sempre più alta e allarghi la base, riportando entusiasmo nel Futsal, nel calcio, nel volley e nella pallacanestro stessa che continua a rimanere ad alti livelli».

Vorresti ringraziare qualcuno in particolare?

«Vorrei ringraziare la testata giornalistica per l’intervista. Gli altri li ringrazierò personalmente».

 

lunedì 15 Marzo 2021

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