Cronaca

Due progetti di riqualificazione turistica in città: dal Gal Murgia Più stanziati 420mila euro

La Redazione
Un intervento riguarda la realizzazione di un percorso ciclopedonale lungo la via Traiana. L'altro la riqualificazione e la rifunzionalizzazione del piano terra di Palazzo Avitaja
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Due nuovi progetti per riqualificare zone importanti della città, due possibilità per potenziare i servizi al turismo, creare infrastrutture per la mobilità lenta e migliorare l’accessibilità degli spazi pubblici nel centro cittadino.

Il Gal Murgia Più ha finanziato per complessivi 420.000 euro due progetti presentati dal Comune di Ruvo di Puglia per il sostegno alle infrastrutture turistiche e per la ristrutturazione di edifici pubblici di interesse storico.

Il primo intervento prevede la realizzazione di un percorso ciclopedonale che ripercorre il tracciato della antica via Traiana: dalla attuale via Alberto Mario attraversa via Corato, largo Di Vagno, via Cotugno e, dopo avere attraversato il nucleo antico, da piazza Bovio imbocca via Madonna delle Grazie fino a raggiungere l’estramurale Pertini. Un percorso complessivo di 1 chilometro e 300 metri con la realizzazione di 850 metri di pista ciclopedonale in sede propria. Nel progetto anche la creazione di due punti attrezzati di sosta in Largo Di Vagno e Piazza Bovio, con spazio informativo, arredo urbano e pavimentazione rinnovati e potenziamento dell’accessibilità.

In entrambe la piazze sono previste panchine, zone d’ombra, fontane, materiale informativo turistico e rastrelliere per biciclette; in particolare Piazza Bovio sarà anche oggetto di una riqualificazione e di un adeguamento strutturale che porterà alla rimozione di tutte le barriere architettoniche.

Una riqualificazione pensata dunque con l’obiettivo di sostenere la mobilità alternativa e rendere gli spazi pubblici “utili”, vivi e fruibili tutelando e valorizzando al contempo l’unicità del centro storico ruvese. Per questa azione, che verrà realizzata con criteri di sostenibilità ambientale e risparmio energetico, sono a disposizione 370.000 euro.

Il secondo progetto prevede, invece, la riqualificazione e la rifunzionalizzazione degli ambienti al piano terra di Palazzo Avitaja, oggi chiusi e particolarmente carenti dal punto di vista dell’accessibilità e della fruibilità. Le stanze del piano terra ospiteranno un Info Point, uno spazio museale con pannelli didattici e teche per lo studio delle essenze vegetali autoctone. Nel progetto sono previsti anche il restauro della balaustra monumentale di collegamento dal piano terra al primo piano e una nuova dotazione di servizi igienici.

L’intervento mira alla rivalutazione di palazzo Avitaja non solo come edificio amministrativo, ma anche come monumento di valore storico culturale e attrattore turistico. Al fine di migliorare la fruibilità turistica del palazzo una particolare attenzione verrà riservata alle persone con disabilità motoria, sensoriale e intellettiva, a cui sarà garantita la possibilità di visitare a tutti i locali del piano terra.

Proprio nei giorni in cui sta per ripartire il cantiere per il miglioramento sismico del Palazzo, questo nuovo finanziamento Gal di 50.000 euro complessivi consente di pensare, per una struttura parte così importante per la città, un futuro diverso.

sabato 19 Dicembre 2020

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Francesco tedone
Francesco tedone
3 anni fa

Buon giorno a tutti .I nostri amministratori comunali non sanno più cosa inventarsi per togliere sempre più spazio alla libera circolazione delle auto.Ora fanno anche la pista ciclabile su principali arterie comunali per pochi cittadini dimenticando che noi poveri automobilisti paghiamo bollo auto, assicurazione ,parcheggi e altri balzelli vari il cui ricavato va a finire nelle casse statali regionali o comunali.Ora alla luce di quanto sopra esposto non è possibile privare il nostro sacrosanto diritto di utilizzare le auto in città anche perché siamo la maggioranza nei confronti di 4 ciclisti che non versano il becco di un quattrino . Cari amministratori datevi una mossa una volta tanto perché per quanto promesso il manto stradale non è stato ancora riparato dalle innumerevoli buche.