Cronaca

Il doppio binario può attendere. L’avvio del servizio verso Ruvo e Andria slitta di altri tre mesi

La Redazione
Ferrotramviaria: «La pandemia ha tenuto bloccati i cantieri in tutta Italia. Di conseguenza, tutte le scadenze sono state traslate in avanti. Pertanto, la nuova scadenza è fissata per fine marzo»
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Slitta di almeno altri tre mesi l’avvio del servizio ferroviario su doppio binario sia lungo la tratta Corato-Ruvo che su quella Corato-Andria.

All’inizio di quest’anno, nel corso di un incontro pubblico a Palazzo di città, l’ing. Pio Fabietti di Ferrotramviaria aveva affermato che il doppio binario sarebbe stato attivato «a dicembre 2020».

«Ma in quella data – fa sapere la società che gestisce la linea ferroviaria interpellata dalla nostra redazione – non era ancora esplosa la pandemia da coronavirus che ha successivamente tenuto bloccati i cantieri in tutta Italia. Di conseguenza, tutte le scadenze sono state traslate in avanti di tre mesi. Pertanto, la nuova scadenza è fissata per fine marzo».

Un’altra opera già pronta ma ancora inutilizzata è il sottopasso di via Trani. «I lavori sono completati – conferma Ferrotramviaria – ora si attende solo la presa in carico da parte del Comune di Corato».

Una situazione particolare è poi quella relativa al passaggio a livello di via Bagnatoio. Nello stesso incontro pubblico in cui furono riferiti i tempi di avvio del doppio binario, Ferrotramviaria precisò che in questa tratta solo il passaggio a livello di via Giappone avrebbe continuato ad esistere dopo i lavori sui binari. Quello di via Bagnatoio non fu neppure nominato, ma oggi la società fa spere che per quel passaggio a livello «non è previsto alcun tipo di intervento».

Non una buona notizia per le decine di famiglie che vivono in quella zona a ridosso della ferrovia. Da diverso tempo, infatti, segnalano che non essendoci una strada alternativa per arrivare in città, rimangono spesso bloccati a lungo. «Il peggio si teme nei casi in cui a restare ferma sia un’ambulanza» dicono. «È inaccettabile che da mesi subiamo gli effetti del rallentamento del treno e, di conseguenza, l’allungamento dei tempi di attesa dietro le barriere. Ci sono state occasioni in cui il passaggio a livello è rimasto chiuso anche dopo il transito dei vagoni. Ci pare assurdo che nel 2020 – e soprattutto dopo il disastro avvenuto nel 2016 tra Corato e Andria – ci vogliano mesi per inserire un dispositivo di sicurezza al passaggio a livello in questione. A quanto pare esso richiede la marcia a vista che, tra le altre cose, non più ammessa dal nuovo Rct (Regolamento Circolazione Treni, ndr) in vigore dal 2013 su un passaggio a livello se non sono funzionanti i dispositivi di protezione lato strada che assicurino l’assenza di veicoli stradali».

lunedì 7 Dicembre 2020

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Tony
Tony
3 anni fa

Che strano. Il ponte di Genova invece é stato completato e inauguratoin piena pandemia. Vabbé….sará un altro caso…

Antonio Palmulli
Antonio Palmulli
3 anni fa

Non ho parole solo parolacce ,qui a Milano tra pochi mesi si inaugura la Metropolitana 4????????☹️☹️

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